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Milioni di smartphone suoneranno insieme: ecco quando e perché

La tecnologia può salvare migliaia di vite in caso di catastrofe naturale: ecco perché la Protezione Civile, nei prossimi giorni, farà suonare milioni di smartphone contemporaneamente

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Tutti, o quasi, hanno uno smartphone e, in linea di massima, è quasi impossibile oggi trovare una casa, un negozio, un ufficio o qualunque altro luogo in cui non ci sia almeno un telefono cellulare acceso e funzionante. Ecco perché il Governo ha deciso di farli suonare tutti insieme, milioni alla volta, in determinati giorni.

E lo farà per un validissimo motivo: testare il nuovo sistema di allerta nazionale per le emergenze IT-Alert, gestito dalla Protezione Civile.

IT-Alert: come riconoscere l’SMS vero ed evitare le truffe

Cos’è IT-Alert e come funziona

IT-Alert è un sistema di avviso pubblico che sfrutta la tecnologia “cell broadcast“, che permette di inviare un messaggio SMS a tutti i telefoni agganciati ad una cella telefonica. Nel caso specifico, IT-Alert invia il messaggio ai cellulari agganciati a tutte le celle di una determinata area geografica, quella interessata da una catastrofe naturale in corso o in arrivo.

Con questo sistema, quindi, è possibile inviare informazioni salvavita in caso di:

  • maremoto generato da un sisma
  • collasso di una grande diga
  • attività vulcanica (Vesuvio, Campi Flegrei, Vulcano e Stromboli)
  • incidenti nucleari o situazione di emergenza radiologica
  • incidenti rilevanti in stabilimenti soggetti al decreto legislativo 26 giugno 2015, n. 105 (Direttiva Seveso)
  • precipitazioni intense

Il sistema IT-Alert prevede che i telefoni squillino tutti contemporaneamente, con un suono diverso dalla suoneria standard e sempre uguale per tutti, e che continuino a farlo fino a quando l’utente non legge il messaggio.

La trasmissione del messaggio ha la priorità sul traffico di rete, perché si dà per scontato un forte aumento del traffico in caso di catastrofe già avvenuta.

Il messaggio, però, non arriverà nelle zone in cui non c’è copertura telefonica e, poiché le celle telefoniche hanno una copertura che non corrisponde esattamente con le delimitazioni amministrative, potrebbe capitare che un messaggio destinato ai cittadini di un Comune sia ricevuto anche da quelli di un Comune limitrofo.

IT-Alert: come riconoscere l’SMS vero ed evitare le truffe

I test IT-Alert

IT-Alert non è ancora attivo, ma è in fase di sperimentazione. Il sistema è conforme allo standard internazionale “Common Alerting Protocol” (CAP), quindi potrà dialogare con altri sistemi simili di altri Paesi, ma il suo funzionamento dipende anche dal modello e dal sistema operativo del telefono.

Per questo motivo la Protezione Civile sta testando IT-Alert: durante i test emergono i limiti e i problemi e, solo così, è possibile superarli. I test sono già partiti e sono svolti per gruppi di Regioni, con Toscana, Sardegna, Sicilia, Calabria ed Emilia Romagna che li hanno già svolti.

Nei prossimi giorni, tra il 12 settembre e il 13 ottobre, milioni di telefoni squilleranno per i test di IT-Alert secondo questo calendario:

  • 12/09 – Campania, Friuli-Venezia Giulia, Marche
  • 14/09 – Piemonte, Puglia, Umbria
  • 19/09 – Basilicata, Lombardia, Molise
  • 21/09 – Lazio, Valle d’Aosta, Veneto
  • 26/09 – Abruzzo, Provincia Autonoma di Trento
  • 27/09 – Liguria
  • 13/10 – Provincia Autonoma di Bolzano

I test si svolgeranno alle ore 12:00 del giorno previsto e il messaggio inviato sarà standard:

AVVISI DI EMERGENZA – Questo è un MESSAGGIO DI TEST del sistema di allarme pubblico italiano. Una volta operativo ti avviserà in caso di grave emergenza. Per informazioni vai sul sito www.it-alert.it e compila il questionario.

All’utente viene dunque chiesto di compilare un questionario, dal quale la Protezione Civile potrà capire se il messaggio è stato ricevuto correttamente e se l’utente ha ben compreso di cosa si trattasse.

Vista l’importanza di questo sistema, e la sua capacità di salvare vite in futuro, consigliamo a tutti di collaborare con la Protezione Civile e spendere un po’ del proprio tempo per rispondere alle domande.

La Protezione Civile afferma di aver già ricevuto circa 800 mila questionari compilati, provenienti dalle 5 Regioni in cui il test si è già svolto, un grande segno di civiltà da parte degli italiani che hanno capito di vivere in un territorio a rischio e che, grazie alla tecnologia, possono rischiare un po’ meno.

IT-Alert: occhio alle truffe

IT-Alert è, dunque, un sistema che quando saràà messo a punto potrebbe effettivamente fare la differenza tra la vita e la morte di migliaia di persone. Ma è anche un’ottima occasione per i truffatori, che proveranno ad imitare il logo e i messaggi per far cadere in trappola le potenziali vittime.

Per questo motivo vi consigliamo di leggere la nostra guida su come evitare le truffe a tema IT-Alert.