SCIENZA

La strana città in cui tutti gli abitanti vivono in un unico palazzo

La piccola cittadina di Whittier, in Alaska, conta solo 200 abitanti. E tutti popolano lo stesso edificio, in cui è presente tutto il necessario per vivere.

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Fonte: 123RF

Si chiama Whittier, ed è una piccola cittadina dell’Alaska. Molti la conoscono perché è raggiungibile attraversando uno dei tunnel più lunghi degli Stati Uniti, ma c’è un’altra caratteristica che la rende così speciale, tanto da aver attirato l’attenzione dei media e del popolo del web.

Sì perché, il freddissimo stabilimento conta soltanto due grandi edifici a comporre la sua area urbana. Uno, il Buckner Building, è praticamente in stato di abbandono da molti anni a causa dei danni strutturali riportati dopo il forte terremoto degli anni ’60 e per la presenza di amianto che rende tossici i suoi dintorni. Al momento è popolato solo dalla fauna locale – soprattutto orsi! Il secondo, conosciuto come le Begich Towers, è invece l’unico abitato, e di conseguenza ospita la quasi totalità dei cittadini – circa 200 abitanti. Si tratta per la maggior parte di condomini privati, mentre il piano terra ed alcuni piani superiori sono riservati agli esercizi commerciali, al commissariato di polizia, ad una clinica, ad un ufficio postale e ad una scuola – dall’asilo al liceo. Tutto il necessario per condurre una vita senza mai dover uscire dal grande edificio.

Il nome Whittier viene dal vicinissimo ed imponente ghiacciaio, che definisce l’intero orizzonte della città. La fondazione è invece datata durante la Seconda Guerra Mondiale, quando il luogo venne scelto come punto di riferimento militare per le forze alleate. Ai tempi era conosciuto come Camp Sullivan, e qui si riunivano i soldati a stelle e strisce dell’Alaska prima di partire per il fronte. I militari sono rimasti a Whittier fino all’inizio degli anni ’60, quando divenne un porto peschereccio indipendente.

Oggi Whittier è la dimostrazione vivente dei tanti luoghi curiosi e affascinanti che esistono al mondo, come il buco più profondo mai scavato dall’uomo o l’isola dell’Indonesia che ospita la più antica opera d’arte dell’umanità – e che ora sta purtroppo sparendo per via del cambiamento climatico.

Oltre che in nave, l’unico modo per sbarcare nella città tra i ghiacci è quello di attraversare l’Anton Anderson Memorial Tunnel, un collegamento sotterraneo da record che si estende per oltre 4 chilometri nel cuore della montagna. E che al momento è il tunnel più lungo di tutto il Nord America.

Andrea Guerriero

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