SCIENZA

Riemersa un'antica città greca dall'acqua. Perché non è un buon segno

Il bacino artificiale di Mornos ha calato il proprio livello tanto da mostrare la sommersa Kallio. L'antico villaggio appare nelle situazioni d'emergenza

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Quanto accaduto in Grecia è in minima parte decifrabile come una curiosità che, comprensibilmente, ha fatto il giro del mondo. La notizia della ricomparsa di un villaggio sommerso, però, è decisamente allarmante. Getta infatti luce su quanto sia devastante la situazione nel Paese e, del resto, in tutta l’Europa e nel resto del mondo.

Ogni angolo del pianeta sta reagendo con estremi di vario genere, a seconda delle caratteristiche del territorio. Detto ciò, la situazione del bacino artificiale di Mornos non dovrebbe di certo scatenare curiosità e/o ilarità. Dinanzi all’ennesimo campanello d’allarme, infatti, occorre agire.

Siccità in Grecia

In Grecia perdura una condizione di siccità gravosa. Nel corso delle settimane, in cui in tantissimi hanno preso d’assalto le tante isole, in primis Mykonos e Santorini, il Paese ha fronteggiato (e prosegue) una crisi di siccità atroce. Tanti gli incendi segnalati, al netto di alcuni sospetti d’interventi umani atti a peggiorare lo stato delle cose.

Tutto ciò ha portato a una riduzione notevole del livello idrico del lago di Mornos. Questo bacino artificiale trova spazio a circa 200 km da Atene. Nelle sue profondità nasconde un segreto che i locali ben conoscono. Le acque infatti normalmente avvolgono un vecchio villaggio, abbandonato nel corso degli anni ’80.

Si tratta di Kallio, insediamento che vanta circa 80 edifici, comprese scuole e una chiesa. In seguito alla conclusione dei lavori del bacino, i residenti dovettero andarsene, e ora si ritrovano a guardare da lontano quella che era la loro casa. Il tutto in nome della principale riserva idrica della capitale Atene, alimentata dalle acque dei fiumi Mornos ed Evinos. Il livello così basso e la crucialità di quest’area, dovrebbero far ben comprendere quanto grave sia la situazione.

Un villaggio riemerge in Grecia

Ecco nel dettaglio cos’è accaduto in Grecia che, di certo, ricorda un po’ le scene cinematografiche. Apostolis Gerodimos è il presidente della comunità di Kallio e ha spiegato come esista una procedura in casi del genere. Nel momento in cui si iniziano a intravedere le case, occorre suonare le campane. Ciò segnala l’abbassamento dell’acqua.

Non è qualcosa che avviene di frequente, certo, ma soprattutto non è abituale che l’intero villaggio, o quasi, riemerga. Ciò che sta accadendo segnala un serio problema di approvvigionamento idrico. Ecco le parole del vicesindaco, Kostas Koutsoumbas: “Nel caso in cui la carenza d’acqua dovesse continuare in questo modo, sarà una situazione da incubo”.

Tutto ciò non giunge esattamente come una totale sorpresa. La siccità non è un fulmine a ciel sereno, considerando come in questa zona sia stata vissuta la stagione invernale più calda mai registrata. Non soltanto temperature elevatissime ma, ovviamente, anche scarsità di precipitazioni durante i periodi primaverili ed estivi. Il tutto ha portato a un netto calo del livello del lago.

Nel corso degli ultimi due anni quest’ultimo ha subito un abbassamento ben visibile, di 35 metri nello specifico. Per quanto i vecchi residenti, oggi spostatisi a 390 metri di altitudine, siano commossi nel rivedere ciò che un tempo era la loro casa, tutti sperano che questa emergenza possa avere fine a breve. Il rischio, però, è che il livello resti molto basso ancora a lungo.

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