Libero
SCIENZA

Scoperta una nuova specie di dinosauro, identificata grazie allo studio di fossili antichi

Il Khankhuuluu è l'antico antenato del tirannosauro ma molto più piccolo: ecco cosa sappiamo di questa specie affascinante, che colma dei buchi storici

Pubblicato:

Scheletro di un dinosauro Fonte foto: iStock

Sono riemersi da uno sito in Mongolia, decenni dopo il primo scavo, dei fossili di Khankhuuluu mongoliensis. Di fatto, viene gettata luce su nuove tappe dell’evoluzione dei tirannosauri: una creatura più piccola, rapida e soprattutto antica del temuto T-Rex.

L’antenato del tirannosauro: snello e veloce

Se pensiamo a un tirannosauro, è innegabile che Jurassic Park abbia preso possesso del nostro immaginario, spingendoci a pensare a un predatore gigantesco. Nella nostra mente aggiungiamo anche dei dettagli, come la mascella poderosa e gli arti anteriori ridotti.

L’ultimo antenato conosciuto del T-Rex è stato però appena identificato dagli scienziati e il suo aspetto è ben diverso. Sappiamo che era snello, agile e con un peso di “appena” 750 kg. Se vi sembra tanto, pensate che il suo più celebre discendente pesava ben 8 tonnellate.

La “nuova” specie è stata ribattezzata Khankhuuluu mongoliensis. Un nome decisamente particolare ed evocativo, considerando come significhi: “Principe dei Draghi della Mongolia”.

La sua descrizione dettagliata è stata pubblicata sulla rivista scientifica Nature. Il tutto grazie all’analisi di due scheletri, risalenti a ben 86 milioni di anni fa. Entrambi scoperti negli anni ’70 nel deserto mongolo, e da allora conservati presso l’Istituto di Paleontologia dell’Accademia delle Scienze della Mongolia.

A lungo sono stati erroneamente attribuiti a un’altra specie, l’Alectrosaurus olseni. Soltanto ora, grazie a tecniche moderne e un confronto filogenetico più ampio, gli esperti sono stati in grado di posizionarli correttamente nell’albero evolutivo dei tirannosauri.

Stando a quanto riportato dagli autori, la creatura mostra alcune caratteristiche tipiche dei tirannosauri. Ne mancano però altre. Si può dire che l’aspetto è più simile a quello di un velociraptor, per quanto su scala maggiorata:

  • 4 metri di lunghezza;
  • corpo muscoloso;
  • grande rapidità.

Un mix ottimo per cacciare piccoli animali: “Se aveste vissuto al suo tempo, sareste stati la sua preda preferita”, ha commentato il paleontologo Jared Voris.

L’eredità dei tirannosauri plasmata dalle migrazioni

Questa scoperta ha inoltre consentito di rivedere quella che è la storia evolutiva dei tirannosauri, tenendo conto anche delle migrazioni della specie, nello specifico tra Asia e Nord America. Sfruttando un modello computerizzato, capace di incrociare posizionamento geologico e dati fossili, i team di esperti coinvolti hanno ricostruito come svariate specie di tirannosauri si siano spostate lungo i ponti di terra tra i continenti.

Di fatto, Khankhuuluu e i suoi simili avrebbero originato in Asia i primi grandi tirannosauri. In seguito sarebbero poi migrati in Nord America, evolvendosi in forme gigantesche, come il T-Rex, appunto.

Alcuni di questi predatori sarebbero poi tornati in Asia, dando origine ad altri esemplari imponenti, come il Tarbosaurus, noto per il suo collo allungato. Come ha spiegato il paleontologo dell’Università di Edimburgo, Steve Brusatte (non coinvolto nello studio), si tratta di una scoperta cruciale. Il motivo? Colma un vuoto temporale importante nel registro fossile. Conferma al tempo stesso che a guidare l’evoluzione di questo gruppo furono pochi e grandi eventi migratori.