Lucertole giganti, l'ultimo avvistamento per strada: dove si trovano e quanto vivono
Avvistate in Florida delle lucertole giganti lungo una strada: cosa sappiamo sui varani che, in realtà, sono originari dell'Asia
Le lucertole giganti stanno invadendo la Florida? Non si tratta di un nuovo film catastrofico, ma di un video diventato virale sul web.
Cosa sappiamo sui cosiddetti draghi di Komodo? Perché sono così grandi? Si tratta di animali pericolosi?
L’avvistamento delle lucertole giganti
La notizia che ha dell’incredibile riguarda una donna, di nome Renee Aland, che è rimasta sbalordita quando ha avvistato una lucertola enorme ai bordi di una strada a North Port, in Florida.
L’animale, lungo circa un metro e mezzo, si aggirava in tutta tranquillità vicino alla carreggiata. Aland, incredula di fronte a quella scena decisamente insolita, ha subito contattato la Florida Fish and Wildlife Conservation Commission per segnalare l’esemplare.
Le autorità le hanno richiesto un video dell’animale per poter pianificare un intervento adeguato. Renee, allora, ha preso lo smartphone e ha registrato un filmato che mostra la lucertola gigante mentre attraversa un sentiero. Com’era prevedibile, le riprese sono presto diventate virali in Rete.
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Cosa sapere sulla specie
La specie avvistata da Renee Aland in Florida è un Varanus komodoensis. Queste lucertole giganti sono note anche con il nome di varano di Komodo, o drago di Komodo: si tratta di esemplari che vivono presso alcune isole indonesiane, tra cui Komodo, Rinca e Flores. Con una lunghezza che può raggiungere i 3 metri e un peso di circa 70 kg, è la più grande specie di lucertola esistente. La sua notevole taglia è stata attribuita al gigantismo insulare, fenomeno che si verifica in ambienti distaccati dal continente, proprio come le isole.
Ricerche più recenti, tuttavia, indicano che il Varanus komodoensis potrebbe anche essere l’ultimo rappresentante di una linea evolutiva di grandi varanidi, diffusi un tempo tra Indonesia e Australia e perlopiù estinti alla fine del Pleistocene.
I fossili di animali simili, risalenti a 3,8 milioni di anni fa, sono stati trovati in Australia, mentre sull’isola di Flores le dimensioni dei varani di Komodo sono rimaste invariate per circa 900.000 anni, nonostante l’estinzione della megafauna e l’arrivo dei primi ominidi.
Grazie alle sue notevoli dimensioni, il drago di Komodo è il predatore dominante nei suoi habitat, abituato a cacciare animali come cervi, uccelli e piccoli mammiferi. Cattura le sue prede sia tendendo imboscate, sia inseguendole: gli studi hanno rivelato che può attendere giorni interi al fine di lasciar morire una preda ferita, per poi divorarla.
Il varano di Komodo possiede anche ghiandole velenifere nella mascella inferiore, la cui scoperta ha recentemente messo in discussione l’ipotesi che la pericolosità del suo morso fosse dovuta esclusivamente ai batteri presenti nella saliva.
L’accoppiamento dei varani avviene tra maggio e agosto, con la deposizione delle uova verso il mese di settembre. Queste ultime si schiudono ad aprile e i giovani esemplari, vulnerabili ai predatori e ad azioni di cannibalismo, trascorrono i primi anni di vita sugli alberi.
Il drago di Komodo è stato avvistato per la prima volta da alcuni scienziati occidentali nel 1910. Oggi, a causa della riduzione del suo habitat, è considerato una specie in pericolo e gode di protezione legale, con un parco nazionale ufficialmente istituito per preservare la specie.