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SCIENZA

Una scoperta incredibile è stata fatta analizzando le molecole dei denti dei rinoceronti

L'analisi delle proteine nei denti fossili di un rinoceronte antico hanno svelato dettagli che cambiano la storia della specie e della paleontologia: cosa sappiamo?

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Proteine dei denti fossili del rinoceronte Fonte foto: 123RF

Una scoperta sulle proteine dei denti di rinoceronte sta rivoluzionando la paleontologia moderna. Analizzando le molecole dei denti fossili, un team di scienziati ha riscritto la storia evolutiva di questi giganti della savana. Grazie alle nuove tecniche di sequenziamento delle proteine fossili, i ricercatori hanno svelato dettagli nascosti da milioni di anni, aprendo scenari affascinanti per lo studio di animali estinti, forse persino i dinosauri.

Le proteine più antiche mai scoperte

Fino a pochi anni fa, l’idea di recuperare proteine antiche dai denti di un rinoceronte sembrava fantascienza. Ma la paleoproteomica, la scienza che studia le proteine conservate nei resti fossili, ha spinto questa frontiera molto oltre. Un gruppo di studiosi è riuscito a estrarre frammenti di smalto dai denti fossili di un rinoceronte vissuto oltre 20 milioni di anni fa. In particolare, un esemplare rinvenuto nell’Alto Artico canadese nel 1986 ha svelato nuove informazioni genetiche su un parente estinto, l’Epiaceratherium itjilik.

Grazie alla spettrometria di massa, i ricercatori hanno potuto ricostruire sequenze di proteine presenti nello smalto dei denti, dimostrando che queste molecole possono sopravvivere molto più a lungo di quanto si pensasse, anche in condizioni climatiche estreme.

Un albero genealogico riscritto

Grazie a queste nuove analisi, la storia evolutiva dei rinoceronti è stata completamente ridisegnata. Le relazioni tra le varie specie si sono rivelate più complesse di quanto si pensasse, con rami dell’antico lignaggio che si sono separati molto prima rispetto a quanto ipotizzato in passato. I reperti recuperati nell’Artico canadese hanno fornito un tassello decisivo per chiarire l’origine di questi grandi erbivori, da sempre simbolo di forza e resistenza.

La scoperta delle antiche proteine contenute nei denti fossili apre scenari ancora più interessanti. Alcuni frammenti di smalto, infatti, sono legati a caratteristiche genetiche che possono rivelare il sesso dell’animale grazie alla presenza del cromosoma Y. Non solo: lo studio degli isotopi di azoto presenti negli amminoacidi permette di ricostruire le abitudini alimentari di questi colossi preistorici, offrendo una prospettiva inedita e straordinariamente accurata sulla loro vita quotidiana.

Dall’Artico al Kenya: la sfida del clima

Non è solo il freddo artico a favorire la conservazione delle proteine antiche: un secondo gruppo di ricercatori ha dimostrato che queste molecole possono sopravvivere anche in ambienti estremamente caldi. Nel Bacino del Turkana, in Kenya, sono stati recuperati frammenti di smalto risalenti a 18 milioni di anni fa, nonostante le temperature al suolo possano raggiungere i 70 °C.

L’analisi di questi denti fossili ha confermato le ipotesi degli esperti di anatomia, aprendo nuove strade per comprendere l’evoluzione di ippopotami, elefanti e altri grandi mammiferi africani.

Il Bacino del Turkana è noto anche per i ritrovamenti di antichi ominidi: alcuni scienziati sperano che in futuro sia possibile isolare proteine dai denti di questi nostri antenati, per far luce su aspetti ancora sconosciuti della storia umana.

Le proteine nei fossili dei dinosauri

Oggi l’obiettivo più ambizioso resta lo studio delle proteine nei fossili di dinosauro. La sfida è enorme: lo smalto dei denti dei dinosauri è molto sottile e le proteine si degradano facilmente con il calore e il tempo. Tuttavia, se fosse possibile recuperarle, si potrebbero chiarire misteri ancora aperti sulle relazioni evolutive di diverse specie preistoriche.

La recente scoperta sulle proteine dei denti di rinoceronte non è solo un primato tecnico: è un nuovo punto di partenza per rispondere a domande mai affrontate prima. Un piccolo frammento di smalto può raccontare storie incredibili, custodite per milioni di anni tra i denti di un antico gigante.