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Netflix: la notizia che fa tremare la piattaforma

Secondo una società d'analisi la stretta alla condivisione delle password ha avuto un pesantissimo effetto collaterale per Netflix, che ora rischia anche in Italia

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Migliaia di abbonati italiani di Netflix, da alcune settimane, guardano alla Spagna per provare a capire cosa succederà al loro abbonamento e il motivo è semplice: in Spagna Netflix ha iniziato a bloccare la condivisione delle password introducendo la possibilità di pagare per avere uno o due membri extra, che vedono i contenuti da altre case.

Adesso, proprio dalla Spagna, arriva una notizia decisamente preoccupante per Netflix. A riportarla è Kantar, società di analisi dei dati e del mercato, secondo cui lo stop alla condivisione delle password non sarebbe stato positivo per Netflix. Al contrario, se è vero quanto riporta Kantar, bloccare Netflix condiviso è stato un bagno di sangue.

Netflix perde 1 milione di utenti

Il numero fa paura: secondo Kantar, in poco più di un mese, almeno 1 milione di utenti Netflix hanno disdetto l’abbonamento. Tutti questi utenti, precedentemente, dividevano i costi mensili della piattaforma con un amico o parente, con il quale condividevano la password dell’account.

Evidentemente, però, il prezzo che questi utenti erano disposti a pagare per vedere La Casa di Carta, Squid Game, Stranger Things e tutti gli altri contenuti di Netflix era esattamente la metà di quello chiesto dalla piattaforma. Tanto è vero che, non appena sono stati costretti a pagare la cifra intera, sono scappati da Netflix in massa.

Prime Video guadagna mezzo milione di utenti

C’è un secondo dato, riportato ancora da Kantar, che fa paura a Netflix: oltre metà degli abbonati che hanno disdetto Netflix sono passati al concorrente diretto Amazon Prime Video.

In Spagna Prime Video e Netflix hanno gli stessi identici prezzi che hanno qui in Italia. Prime Video (cioè Amazon Prime, che include Prime Video) costa 4,99 euro al mese o 49,99 euro l’anno mentre Netflix parte da 5,49 euro per il piano Base con pubblicità e arriva a 17,99 euro per il piano Premium, con possibilità di aggiungere utenti extra solo ai piani Standard (da 12,99 euro) e Premium.

Appare molto evidente, quindi, che in Spagna gli utenti sono disposti a pagare non più di 5-6 euro al mese per vedere contenuti in streaming.

Che succederà in Italia

In Italia il blocco della condivisione delle password di Netflix non è ancora in vigore, ma molto probabilmente lo sarà a brevissimo: nell’ultima lettera agli azionisti Netflix ha comunicato che inizierà a bloccare le condivisioni entro fine secondo trimestre (quindi entro fine giugno), quantomeno in USA.

Spagna e Italia sono due mercati praticamente gemelli: gusti molto simili, reddito medio paragonabile, età media della popolazione non molto diversa. E’ dunque ipotizzabile che la Spagna faccia da test anche per l’Italia e, in generale, tutto il sud Europa.

Non è affatto da escludere che, anche nel nostro Paese, quando non potranno più condividere password e costi, centinaia di migliaia di utenti Netflix passino dritti dritti ad Amazon Prime Video o ad altri servizi disponibili. Se ciò dovesse succedere, allora per Netflix sarebbe una ulteriore, pericolosissima, batosta.

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