Netflix punta tutto sui giochi, ma è davvero una buona notizia?
La piattaforma continua a puntare, e a spendere, nella divisione gaming e sta per raddoppiare il catalogo di videogiochi: cosa c'entra questo con film e serie TV?
Netflix ha inaugurato la sua sezione Games a fine agosto 2021 e, da allora ad oggi, l’ha riempita con 55 titoli a disposizione degli abbonati alla piattaforma, che possono usarli senza costi aggiuntivi. Una mossa che, inizialmente, non ha convinto molti osservatori e analisti, ma va riconosciuto a Netflix di averci creduto e di crederci ancora tanto è vero che il numero dei videogiochi disponibili sta per crescere ancora. Anzi: sta per crescere talmente tanto che potrebbe diventare uno dei pilastri della nuova strategia di Netflix.
Netflix: nuovi giochi ogni mese
Con un comunicato stampa Netflix ha annunciato l’arrivo di altri 40 giochi entro la fine del 2023, con uscite costanti ogni mese. E non è tutto: in lavorazione sono ben 70 giochi, alcuni in collaborazione con i partner di Netflix, mentre altri 16 giochi sono stati commissionati agli studios interni per un totale, quindi, di 96 titoli.
“Il nostro obiettivo – spiega Netflix – è sviluppare un ampio portafoglio di giochi, in diversi generi e formati, perché crediamo che tutti possano trovare gioia nei giochi se scoprono quello (o quelli!) che fa per loro“.
Nella pratica ciò si tradurrà in nuovi titoli in uscita ogni mese, di vari generi e per vari tipi di pubblico: “Quest’anno continueremo a costruire il nostro portfolio, e questo significa nuovi giochi ogni mese. I membri scopriranno tesori indie, successi pluripremiati, giochi di ruolo, avventure narrative, giochi di puzzle e tutto il resto, e stiamo lavorando con gli studi più importanti del mondo per offrirti questi giochi“.
Netflix: i giochi in arrivo
A dire il vero è da gennaio 2023 che Netflix ha ripreso a pubblicare giochi originali, arricchendo il suo catalogo. Il primo è stato Valiant Hearts: Coming Home, uno dei tre titoli che Ubisoft sta realizzando in esclusiva per Netflix (il prossimo sarà Mighty Quest: Rogue Palace, in arrivo ad aprile).
Nel 2024 gli abbonati a Netflix riceveranno Monument Valley 1 e Monument Valley 2 e un gioco ancora segreto che sta realizzando lo studio Super Evil Megacorp.
Già disponibile, invece, il gioco Highwater mentre il 28 marzo arriva Terra Nil. Il primo ha una storia affascinante: in un mondo devastato da un’alluvione e nel bel mezzo della catastrofe climatica i più ricchi si sono rifugiati in una città fortificata e si stanno organizzando per fuggire su Marte. Il protagonista dovrà tentare di sopravvivere e provare a salire sul razzo per garantirsi un futuro.
Terra Nil è un videogioco ecologista, in cui l’utente deve piantare foreste, pulire il suolo e gli oceani, curare i terreni e fare in modo che torni la vita in luoghi devastati. Quando avrà reso fertili e rigogliosi i terreni prima aridi, potrà godersi il risultato con la modalità “Ammira“.
Netflix Games: è questo il futuro?
Un anno e mezzo fa nessuno credeva in un reale impegno di Netflix nel mondo dei videogame per smartphone e, invece, la piattaforma ha stupito tutti e oggi ha un catalogo ricco e variegato che, come appena visto, sta per raddoppiare.
Da una parte va notato che molti giochi sono collegati a film e serie TV in catalogo su Netflix. Ad esempio i giochi su Stranger Things, o Too Hot to Handle: Amare è un gioco, tratto dal reality Too Hot to Handle. Con questi titoli Netflix punta a prolungare la narrazione su un altro tipo di media, il videogioco, per continuare a offrire contenuti al fan che ha apprezzato la serie o il film.
Molti altri, invece, sono titoli completamente originali o, addirittura, sviluppati in esclusiva per Netflix. In questo caso Netflix va all’attacco, provando a offrire qualcosa che le altre piattaforme non hanno al fine di attrarre nuovi utenti, ovviamente giovani e giovanissimi.
Il tutto, però, ha dei costi per Netflix e neanche tanto piccoli. Da ciò possiamo intuire la direzione in cui sta andando la piattaforma: un servizio premium, che coccola gli abbonati con una montagna di contenuti di vario tipo e di varia forma. Contenuti che, prima o poi, l’utente pagherà.