No, non è una lucertola: si indaga sul rettile misterioso. La scoperta
Era l'ultimo di un gruppo di rettili un tempo enorme, che ormai è stato quasi del tutto soppiantato dalle lucertole: cosa sappiamo del Tuatara, che visse con i dinosauri
Pare fosse lungo circa 16 centimetri, con una coda molto estesa, e che si muovesse agevolmente vicino ai dinosauri. Anche se l’aspetto potrebbe suggerirlo, non si tratta però di una lucertola, ma un rettile misterioso, la cui esistenza è stata scoperta da un gruppo di ricercatori dello Smithsonian Institution. Gli scienziati hanno ribattezzato questo rettile con il nome di Tuatara e, attualmente, sono dell’idea che rappresenti un altro importante passo della storia dell’evoluzione sul pianeta Terra.
Infatti, anche se i resti rinvenuti dagli scienziati sembrano quelli di una “semplice” lucertola, la presenza del Tuatara nel Giurassico del Nord America, circa 150 milioni di anni, incarnerebbe un’enorme epopea evolutiva, che risale a più di 200 milioni di anni fa.
La scoperta del rettile misterioso
Com’è stato rinvenuto questo rettile misterioso? In sostanza un team di scienziati, tra cui il curatore della sezione Dinosauria del National Museum of Natural History Matthew Carrano e il ricercatore associato David DeMar Jr. stavano svolgendo degli scavi nell’area interna-occidentale degli USA (a ridosso del Wyoming settentrionale). Gli scavi erano finalizzati a rinvenire nuove informazioni sui dinosauri, con ricerche di scheletri e fossili.
In particolare, il team era al lavoro su quello che è stato identificato come un antichissimo nido di Allosauri. E, in effetti, è stato rinvenuto proprio un fossile. Solo che non era ciò che ci si aspettava: lo scheletro, perfettamente conservato, somigliava un po’ a quelli di un’iguana particolarmente robusta. Tuttavia, dopo le prime analisi, è apparso chiaro che fosse più vicino alle caratteristiche dell’ordine dei rincocefali, che si è discostato dalle lucertole almeno 230 milioni di anni fa.
Il tuatara e la storia evolutiva
Più vicino, però, non significa che appartenesse alla stessa specie. Come Carrano e DeMar hanno spiegato nella loro ricerca, pubblicata sul Journal of Systematic Palaeontology, il rettile misterioso presentava delle sostanziali differenze con i rincocefali. Questi ultimi, infatti, erano diffusissimi in tutto il mondo. Svolgevano ruoli “ecologici”, cacciando pesci acquatici, parassiti e piante infestanti.
I rincocefali sono apparentemente scomparsi quando rettili come lucertole e serpenti sono diventati comuni, ed ecco qui il ruolo chiave del tuatara: è l’anello mancante, che giustificherebbe lo spazio evolutivo “vuoto” tra i rincocefali e le lucertole. Come i primi, il tuatara infatti, non avrebbe avuto problemi a sopravvivere accanto ai dinosauri più diffusi, grazie anche alla particolare conformazione della mascella e alle particolari membrane che lo avrebbero aiutato a sopravvivere sia al caldo che al freddo.
Le ipotesi sulla scomparsa del tuatara
Ma cosa ha causato la scomparsa del tuatara? E cosa ha permesso, di conseguenza, la diffusione così ampia di lucertole e serpenti? Stando a Carrano e DeMar, questo rettile misterioso potrebbe essere scomparso a causa del cambiamento degli habitat e, di conseguenza, delle risorse alimentari e riproduttive. Molto probabilmente, per altro, il tuatara si nutriva di insetti e vegetali che sono, poi, diventati il “menu” delle lucertole e dei serpenti, rendendo la competizione sempre più spietata.
«È affascinante osservare il passaggio di predominio di uno spazio da un gruppo all’altro – ha detto Carrano – così come è interessante supporre che, in qualche modo, una specie sia scomparsa per far posto a qualcosa di nuovo e più “efficace” evolutivamente parlando. Servono però delle altre ricerche per sapere se ci sfugge dell’altro. E sono sicuro che sia così».