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Un trucchetto dell'AI può cambiare per sempre le videoconferenze

Il software Nvidia Broadcast, destinato alle videoconferenze e ai live streaming, si migliora con due interessanti novità ma una di esse ha dei risvolti che faranno discutere

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Fonte: Shutterstock

Nvidia ha rilasciato l’ultimo aggiornamento per il suo software Broadcast, nato per supportare chi fa live streaming o videoconferenze tramite un PC o laptop dotato di scheda grafica del produttore californiano. Alcuni notebook di Acer, Asus, Gigabyte, MSI, Lenovo e Razer hanno già preinstallato questo software.

Per tutti gli altri, che soddisfano i requisiti di cui sopra è possibile scaricalo gratuitamente dal Centro Download di Nvidia, cercando “Broadcast” e selezionando la versione 1.4. Ma perché dovrebbero farlo? Perché con la nuova versione è possibile attivare una funzione in grado di cambiare moltissimo il modo in cui stiamo davanti la webcam.

Il gigante della grafica ha infatti inserito in Broadcast 1.4 due interessanti novità che si basano entrambe sull’adozione dell’intelligenza artificiale in specifiche situazioni che si verificano durate le trasmissioni live in streaming o nelle videoconferenze. L’azienda afferma che ciascuna di queste funzionalità è stata anche integrata in più di 20 di applicazioni di live streaming tra cui OBS, Streamlabs e Elgato Camera Hub.

Videoconferenze con Nvidia: a me gli occhi

La prima di queste novità si chiama “Eye Contact“, che tradotto in italiano diventa “Contatto visivo“. In pratica chi passa molte ore davanti una webcam (sia per lavoro che per divertimento), non dovrà più guardare fisso nella webcam per avere un contatto visivo con il suo interlocutore come se fosse una conversazione dal vivo.

L’intelligenza artificiale nella funzione Eye Contact, in pratica, modifica in tempo reale l’immagine trasmessa per far sembrare che l’utente guardi sempre in direzione dell’interlocutore: non solo regola la posizione degli occhi in modo che corrisponda alla posizione della webcam, ma garantisce anche che i bulbi oculari simulati siano dello stesso colore di quelli reali. Allo stesso tempo l’Ai si pccupa persino di simulare il battito delle ciglia.

Questa funzione è utile, ad esempio, quando è necessario leggere degli appunti o perché si tende più a guardare verso il monitor piuttosto che verso la webcam ma, allo stesso tempo, è necessario o auspicabile guardare negli occhi l’interlocutore. Ad esempio durante un colloquio di lavoro svolto da remoto, o durante un esame online.

E’ chiaro che, come tutte le incredibili novità rese disponibili dall’intelligenza artificiale negli ultimi anni, anche Nvidia Eye Contact può essere usato per scopi positivi, ma anche negativi.

Al momento questa funzione è in beta, quindi in fase di miglioramento fino alla versione finale, ma si può già provare per avere un assaggio di quanto di buono è già in grado di fare.

Nvidia migliora l’effetto bokeh

Un’altra novità, con risvolti assai meno preoccupanti, riguarda gli effetti Vignetta e Background Blur. L’effetto Vignetta fornisce un filtro colore più forte, in stile Instagram. Allo stesso modo con Background Blur, lo sfondo si sfocherà e produrrà un effetto bokeh sulla figura davanti alla fotocamera.

Per quest’ultimo effetto, Nvidia si affida all’abilità dell’intelligenza artificiale che è in grado di mantenere la sempre la stessa qualità visiva dell’effetto durante la videoconferenza o il live streaming.

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