PEC, come usarla per buste paga, certificazione unica e dimissioni
Comunica in modo veloce e sicuro col tuo datore di lavoro, grazie alla PEC invia e ricevi dimissioni, buste paga, certificazione unica e altri documenti
La PEC o Posta Elettronica Certificata rappresenta uno dei migliori strumenti per comunicare online. I motivi sono tanti, ma il principale è che le email inviate tramite PEC hanno lo stesso valore legale della classica raccomandata con ricevuta di ritorno. Quindi lo strumento è l’ideale per inviare e ricevere messaggi formali della Pubblica Amministrazione, ma anche per scambi tra privati e aziende.
La PEC può essere usata anche per tutte le comunicazioni con il proprio datore di lavoro. In questo modo, si ha la garanzia che tutti i messaggi siano inviati e ricevuti correttamente e che non arrivino brutte sorprese in futuro. Per esempio, la posta certificata può essere usata per inviare le certificazioni uniche o le buste paga ai dipendenti, nonché le lettere di licenziamento. Questi ultimi possono usarla per inviare le dimissioni, la richiesta di congedo o altre informazioni importanti all’azienda. Non ci sarà bisogno di consegnare a mano un documento oppure inoltrarlo con raccomandata, ma basteranno pochi clic. Chi desidera raggiungere questi obiettivi può affidarsi alla Libero Mail PEC, uno strumento appositamente studiato per rispondere alle esigenze dei cittadini.
PEC, come viene usata per licenziamenti e dimissioni
Pratiche e procedure che disciplinano il licenziamento sono contenute nella Legge n.604/1966, secondo cui il datore di lavoro deve inviare una comunicazione scritta al dipendente in cui si indicano le motivazioni dello scioglimento del contratto. L’imprenditore può utilizzare diversi mezzi: consegnare a mano la lettera di licenziamento, tramite raccomandata con ricevuta di ritorno o e-mail, ma addirittura tramite WhatsApp o SMS.
Il requisito fondamentale è dimostrare che il dipendente abbia effettivamente ricevuto e letto la comunicazione. Ma per avere questa certezza, il mezzo migliore a cui affidarsi è la posta elettronica certificata.
Se, invece, fosse il dipendente a voler abbandonare il lavoro? Dal 12 marzo 2016, tramite il Jobs Act, si è stabilito che le lettere di dimissioni devono essere inviate esclusivamente in modalità telematica tramite l’apposita procedura presente nel sito del Ministero del Lavoro oppure rivolgendosi a un patronato o altro soggetto abilitato. Non è possibile inviare le dimissioni in modo autonomo tramite PEC ma è molto importante conoscere l’indirizzo di posta elettronica certificata del datore di lavoro che dovrà essere inserita nell’apposito modulo presente nel sito del Ministero.
Come usare la PEC per richiedere l’invio della busta paga
La busta paga è uno dei documenti più importanti che il datore di lavoro invia ai dipendenti e può essere trasmessa in formato cartaceo, via e-mail, pubblicata in un’area privata del sito web aziendale oppure via PEC. Secondo il Tribunale di Milano (sentenza n.1092/2019) se il dipendente non ha competenze informatiche, il datore deve consegnare la busta paga in formato cartaceo e a mano.
Se la busta paga tarda – e quindi lo stipendio – ad arrivare, il dipendente può inviare un sollecito via PEC all’azienda. Nel messaggio può essere inserita anche la firma dell’avvocato e relativo avviso di azioni legali in caso di irregolarità prolungate, anche perché la Legge prevede sanzioni in caso di omissione o ritardo legate all’invio del cedolino e del pagamento.
Come richiedere la certificazione unica con la PEC
La certificazione unica è un documento cruciale perché permette di creare e trasmettere la dichiarazione dei redditi all’Agenzia delle Entrate entro la scadenza prevista. Chiamata anche CUD, la certificazione del 2023 certifica i redditi relativi al 2022 di dipendenti, freelance e pensionati.
Può essere richiesta al proprio sostituto d’imposta che, cioè il datore di lavoro nel caso sia un dipendente privato, che è comunque tenuto all’invio senza esplicita richiesta. Nel caso non arrivasse, si può inviare un sollecito via PEC.
Dal 16 marzo 2023, la Certificazione Unica è disponibile sul sito dell’INPS per dipendenti e pensionati. Tra le diverse opzioni messe a disposizione dall’ente previdenziale, spicca anche l’uso della posta elettronica certificata. Infatti, è possibile richiedere la certificazione al seguente indirizzo PEC: richiestacertificazioneunica@postacert.inps.gov.it
I vantaggi di avere la PEC per lavoro
La PEC offre enormi vantaggi, non solo ad aziende e liberi professionisti, ma anche ai lavoratori dipendenti e pensionati. Questo strumento, infatti, permette di comunicare in modo più semplice e veloce con diversi tipi di destinatari come la Pubblica Amministrazione, imprese, professionisti e anche cittadini privati. La PEC può essere usata anche per partecipare ai concorsi.
Il vantaggio principale è sicuramente il valore legale, che è lo stesso di quello in possesso dalla raccomandata con ricevuta di ritorno. Contrariamente a quest’ultima, la PEC garantisce una comunicazione immediata e meno costosa. Quando si invia una raccomandata con ricevuta di ritorno bisogna preparare tutta la documentazione cartacea, recarsi agli sportelli, pagare l’invio, attendere diverso tempo in file e inviare la raccomandata, aspettando poi diversi giorni la ricevuta di ritorno.
Con la PEC non si spreca carta, non si deve spendere per ogni invio e non è necessario fare fila o attendere la ricevuta cartacea. Allo stesso tempo, si risparmia tempo presso i diversi uffici pubblici, come il CAF o il patronato.
Tutti i documenti lavorativi possono essere gestiti con successo tramite posta elettronica certificata. Ma per sfruttare davvero i vantaggi di questo mezzo è cruciale scegliere molto bene il servizio, che deve avere un ottimo rapporto qualità-prezzo ed essere studiato per le proprie esigenze.
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