Il Fisco comunica via PEC: come ricevere gli avvisi
Da aprile 2025 è possibile ricevere avvisi, atti e comunicazioni dall'Agenzia delle Entrate direttamente nella propria casella di Posta Elettronica Certificata. Ecco come si fa.

Dite addio alle ormai iconiche buste verdi delle raccomandate o agli avvisi di tentata consegna da parte del postino. Da marzo 2025 i contribuenti possono eleggere un domicilio digitale e ricevere tutte le comunicazioni da parte del Fisco all’interno della loro casella di Posta Elettronica Certificata.
Continua dunque il processo di digitalizzazione intrapreso dall’amministrazione tributaria del nostro Paese negli ultimi anni. Con quest’ultima novità, in particolare, l’Agenzia delle Entrate vuole semplificare la vita dei contribuenti, offrendo modalità di comunicazione più semplici e sicure.
Chi deciderà di avere il domicilio digitale sulla PEC potrà infatti ricevere tutte le comunicazioni dell’Amministrazione Tributaria direttamente nella sua casella di posta elettronica certificata. E, come detto inizialmente, dire addio alle raccomandate sigillate nelle buste verdi o agli avvisi di giacenza.
La procedura per eleggere il proprio domicilio digitale è semplice e veloce. Inoltre, seguendo lo stesso iter, sarà possibile anche revocare o modificare il domicilio. Ma procediamo con ordine e capiamo insieme quali sono le implicazioni di questo nuovo servizio e chi è interessato.
Novità Agenzia delle Entrate: avvisi e comunicazioni via PEC
La possibilità di eleggere un domicilio digitale speciale è stata ufficializzata dall’Agenzia delle Entrate con una comunicazione datata 12 marzo. La possibilità di eleggere la PEC come domicilio digitale speciale, spiega l’Erario nel comunicato, era già prevista nel Decreto Legislativo n. 13 del 2024 e trova ora attuazione.
I contribuenti potranno eleggere il domicilio digitale speciale seguendo una procedura semplificata dal sito dell’Agenzia delle Entrate.
Secondo quanto previsto dallo stesso D.Lgs 13/24, sono escluse tutte le comunicazioni e tutti gli avvisi per cui è previsto l’obbligo di notifica. Questi, infatti, continueranno a essere inviati via posta cartacea.
Chi può eleggere il domicilio digitale sulla PEC
Come si legge nella comunicazione dell’Agenzia delle Entrate, il servizio può essere utilizzato da tutti quei contribuenti che non hanno obbligo di iscrizione a un albo professionale o a un ordine. Nello specifico, il domicilio digitale per ricevere comunicazioni via PEC può essere indicato da:
- Persone fisiche;
- Professionisti senza obbligo di iscrizione;
- Enti non obbligati a utilizzare PEC istituzionale.
Insomma, possono aderire all’iniziativa tutti coloro che, per il ruolo ricoperto o la professione svolta, non avevano già l’obbligo di avere un indirizzo di Posta Elettronica Certificata registrato nell’Indice Nazionale degli Indirizzi PEC di imprese e professionisti (INI-PEC).
Come comunicare il domicilio digitale speciale al Fisco
Come accennato inizialmente, la procedura per comunicare la propria PEC all’Agenzia delle Entrate è piuttosto semplice. Tutto quello di cui si ha bisogno è uno SPID attivo (o la Carta d’Identità Elettronica abilitata) per accedere alla propria area personale sul sito dell’Agenzia delle Entrate e, ovviamente, un indirizzo di Posta Elettronica Certificata.
Entrati nell’area personale, sarà sufficiente accedere alla sezione dedicata all’elezione del domicilio per la notifica degli atti e cliccare sul pulsante “Vai al servizio” all’interno del box del domicilio digitale speciale.
Nella schermata che compare potrai inserire il tuo indirizzo PEC da eleggere come domicilio digitale speciale sul quale ricevere avvisi e comunicazioni da parte dell’Erario. Proseguendo con la procedura, verrà chiesto di inserire un codice di conferma ricevuto direttamente all’interno della casella PEC indicata.
Dalla stessa schermata sarà possibile revocare l’indirizzo o comunicarne uno nuovo.
Assicuratevi di aver inserito l’indirizzo di Posta Elettronica Certificata corretto, onde evitare problemi futuri. Il domicilio digitale speciale su PEC, infatti, sostituisce l’indirizzo fisico per la ricezione delle comunicazioni da parte dell’Agenzia delle Entrate, incluse le notifiche degli atti della riscossione.
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