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Nuova ondata di caldo anomalo a ottobre: ecco quando e quanto durerà

Il caldo record di ottobre è destinato a terminare. Ecco le previsioni meteo da Nord a Sud: un nuovo rigurgito estivo ma sarà l'ultimo

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Il gran caldo non sembrava proprio aver voglia di abbandonare le nostre coste. In alcune regioni si continua ad andare al mare, ad esempio, nonostante siano state registrate alcune turbolenze in tutt’Italia a metà mese.

Poco conta, dal momento che le temperature sono ancora elevate. Qualcosa però sta per cambiare e, di colpo, ci si ritroverà a fronteggiare l’inverno. Ennesima riprova dell’impatto devastante del cambiamento climatico. Laddove oggi si gode di un’estate prolungata, in futuro si faticherà a trovare refrigerio, a gestire le coltivazioni e, una volta giunto il freddo, a gestirne la grande violenza.

Autunno in ritardo

La seconda metà di ottobre vanterà un clima ben diverso da quanto sperimentato fino a oggi. Ha già avuto inizio, infatti, un raffreddamento evidente nel Nord Italia, con un clima decisamente più in linea con il periodo.

Hanno fatto ritorno, inoltre, le perturbazioni nel Mar Mediterraneo, il che porterà giornate di pioggia, anche molto intensa, su tutta la penisola, in maniera sporadica. Scendendo nel dettaglio, giovedì 19 ottobre sarà caratterizzato da una perturbazione di media intensità, soprattutto al Nord e marginalmente al Centro.

Differente invece il discorso per il prossimo fine settimana. Venerdì 20 e sabato 21 ottobre, infatti, il discorso si amplierà a tutt’Italia, con un netto peggioramento e forte maltempo. Anche in questo caso, però, i risultati peggiori saranno al Nord, oltre che sulla costa adriatica. Al Centro-Sud, però, c’è da aspettarsi un ulteriore rigurgito estivo. L’intensa corrente meridionale che affiancherà le perturbazioni citate, infatti, genererà una breve fase di caldo anomalo molto intensa. Si potrebbero superare nuovamente i 30 gradi, fino ad arrivare a quota 35 in Sicilia.

Il caldo è piacevole, fin quando non lo sarà più

La fase attuale è probabilmente l’ultima nella quale il cambiamento climatico risulta essere tema di discussione. Nel prossimo futuro la crisi avrà un impatto devastante sulla popolazione di massa e non si tratterà di vacanze prolungate, bensì di una trasformazione radicale delle proprie abitudini di vita.

Basti pensare all’esempio di Roma e alle temperature estreme percepite. Procedendo di questo passo, vedremo prima di tutto modificarsi il mercato immobiliare in maniera radicale. Città oggi considerate fredde, avranno un clima temperato, soppiantando i grandi centri del sud del mondo, fin troppo caldi e opprimenti per essere godibili.

Ciò fino a quando non ci sarà più spazio dove spingerci, alla ricerca di un angolo con “condizioni ideali”, dal quale osservare il resto del mondo boccheggiare e ricercare acqua e refrigerio, così come tregua dalle piogge devastanti.

Restando con i piedi ben saldi in Italia, ecco come sarà la situazione nel 2050. Dovremo fare i conti con un innalzamento della temperatura notevole. Ben due gradi di media in più rispetto a oggi. Ancora peggiore la situazione in zona alpina, con un incremento previsto di 5 gradi, così come in alcune aree estreme del Sud Italia. Basti pensare alla Sicilia, ad esempio.

Il caldo torrido potrebbe costringerci a barricarci in casa in piena estate, aggrappati al condizionatore, il che non farà che peggiorare la condizione climatica generale, oltre che aumentare le spese in un’economia prevedibilmente ben più complessa e al limite.

Ciò perché in strada la temperatura effettiva potrebbe superare i 50°C, per non parlare di quella percepita e del tasso d’umidità. Le piogge saranno prevedibilmente meno frequenti e, al loro arrivo, l’impatto sarà così intenso da provocare danni e non garantire i necessari benefici alle coltivazioni.

Torniamo a fare l’esempio di Roma, che raggiungerà i livelli di un clima tropicale. Molte produzioni agricole dovranno spostarsi a nord, anche estremo, per condizioni accettabili. Pensiamo ad esempio ad alcuni celebri vitigni, che potrebbero dover cambiare residenza. E Milano? I giorni con temperature al di sopra dei 30 gradi rappresenteranno il 50% in più rispetto a oggi. Il tutto in poco più di 27 anni.

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