SCIENZA

Per la prima volta possiamo vedere il lato oscuro di Giove

La sonda Juno ci mostra per la prima volta il lato oscuro di Giove: per differenti ragioni è impossibile vederlo dalla Terra, anche con un telescopio

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Fonte: NASA/JPL-Caltech/SwRI/MSSS

Nell’ormai lontano 2011, la NASA inviò una grande e innovativa sonda, chiamata Juno, ad esplorare il campo magnetico e l’atmosfera di Giove. Quella di Juno è la seconda missione che raggiunge l’orbita del gigante gassoso del nostro Sistema Solare, e da qualche tempo regala quasi quotidianamente spettacolari immagini inedite del pianeta.

Giove come non l’abbiamo mai visto

La sonda Juno ha raggiunto l’orbita gioviana nel 2016, e si prevede continuerà ad osservare Giove e le sue lune almeno fino al prossimo anno. Poi, per evitare la contaminazione delle lune ghiacciate del pianeta, potenziali habitat di forme di vita, verrà lasciata “cadere” nell’atmosfera di Giove, per essere distrutta.

Da quando ha iniziato il suo lavoro, Juno pubblica regolarmente le immagini raw, cioè in formato grezzo, su un portale web a libero accesso: questo consente a scienziati ed appassionati di tutto il mondo di scaricare, lavorare e pubblicare immagini di Giove sempre più dettagliate.

Una delle foto più impressionanti, recentemente pubblicata dal citizen scientist Kevin M. Gill su Twitter e ripresa anche dalla NASA, mostra l’ombra gigantesca del satellite Ganimede sul fianco del pianeta.
Lo stesso Gill, che non è un citizen scientist qualunque ma fa l’ingegnere e il fotografo al Jet Propulsion Laboratory della NASA, si è occupato di processare altre spettacolari immagini del pianeta, poi pubblicate dall’Agenzia Spaziale Americana.

Risale allo scorso mese la serie di immagini inedite della superficie di Ganimede, la luna più grande di Giove, ed ogni giorno ne vengono rese pubbliche diverse altre del pianeta, che mostrano il gigante del Sistema Solare come non lo avevamo mai visto.

Stiamo guardando sempre più da vicino la Grande Macchia Rossa e indagando con sempre maggiore dettaglio l’atmosfera del pianeta, con la speranza di capire meglio le caratteristiche di Giove e raccogliere importanti indizi sugli esopianeti che gli somigliano ma sono troppo distanti per essere osservati dai telescopi.

Il lato oscuro di Giove

Tra le foto pubblicate da Kevin M. Gill e riprese dalla NASA, una colpisce in particolare i tecnici dell’Agenzia Spaziale. Si tratta di un’immagine molto scura, che mostra il profilo di Giove appena illuminato – o meglio, retroilluminato.

È il lato oscuro di Giove, che dalla Terra non è possibile vedere e che soltanto il lungo viaggio di Juno ci consente di osservare per la prima volta. Come spiega la NASA, “a differenza di quanto accade con la Luna o Venere, la vista di Giove in fase crescente è impossibile da vedere dalla Terra, anche usando un telescopio”.

Ciò è dovuto al fatto che l’orbita di Giove è molto più larga rispetto a quella che disegna il nostro pianeta intorno al Sole: dalla Terra, quindi, possiamo vedere soltanto il lato di Giove illuminato dal Sole. È il motivo per cui lo vediamo sempre “pieno”, mentre Marte e Venere, in questo periodo alle prime luci dell’alba in basso all’orizzonte, sono visibili anche in fase calante o crescente.

Il lato oscuro del pianeta quindi ci si mostra così per la prima volta, grazie all’elaborazione di 7 diverse immagini prodotte da Juno e messe insieme da Gill. Ed è appunto per la prima volta che vediamo Giove per come appare dalla regione esterna del Sistema Solare, per come si mostra alle comete e agli asteroidi che arrivano dalle più remote regioni dell’Universo. Un po’ come avvenne per le “foto di famiglia” del Sistema Solare volute da Carl Sagan e scattate negli anni Novanta dalla sonda Voyager 1, le nuove immagini di Giove ci ricordano che siamo tutti sospesi sopra un pallido puntino blu, nel silenzio sconfinato dell’Universo.

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