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Alcuni pianeti "spariranno" per qualche mese: cosa sta succedendo

Il cielo notturno dei prossimi mesi sarà ricco di configurazioni planetarie ma non saremo in grado di osservarle dalla Terra: non succedeva dal 2018

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Due mesi senza pianeti nel cielo Fonte foto: 123RF - tifonimages

I pianeti del nostro Sistema Solare lasceranno per qualche mese l’orizzonte del cielo stellato. Il cielo notturno degli ultimi giorni di Febbraio è stato caratterizzato da un certo affollamento planetario – con Venere, Marte, Mercurio e Saturno osservabili in alto nel cielo – ma quella che sta per iniziare è una stagione di “silenzio”: non ci saranno pianeti visibili in cielo di notte per qualche mese. Ed è la prima volta che accade dal 2018.

I pianeti nel cielo di Marzo

L’equinozio di primavera si avvicina, ed il cielo stellato sopra le nostre teste segue il corso del pianeta che ci ospita. Orione e le altre costellazioni osservabili nel cielo d’inverno lasceranno presto spazio all’Orsa Maggiore e alla configurazione tipica del cielo stellato d’estate, il cosiddetto triangolo estivo formato dalle stelle Deneb, Vega e Altair.

L’avvicinarsi dell’equinozio, che quest’anno avverrà il 20 Marzo alle ore 15.33, è caratterizzato da una particolare concentrazione di pianeti nel cielo, che però saranno visibili soltanto alle prime luci dell’alba.

Venere, l’oggetto più luminoso del cielo dopo la Luna, è conosciuta sin dall’antichità come la “stella del mattino” e “la stella della sera” proprio perché è osservabile soltanto appena dopo il tramonto oppure appena prima dell’alba. È in questo periodo dell’anno che il pianeta che “luccica” dà il suo meglio alle prime luci del giorno: “la stella del mattino” sarà perfettamente visibile già due ore prima dell’alba. Nei giorni che seguiranno, Venere sarà insieme a Marte tra i pianeti più alti all’orizzonte, sarà perciò piuttosto facile da osservare rispetto agli altri pianeti, che saranno sempre più sfuggenti alle nostre latitudini.

Mercurio, vicinissimo al Sole e da non osservare mai senza le adeguate protezioni ottiche, sarà appena visibile soltanto per i primi giorni del mese, dopodiché andrà gradualmente sparendo – nella sua via per la congiunzione con il Sole, che avverrà il prossimo 2 Aprile. Insieme a Saturno, Mercurio si troverà molto basso sull’orizzonte.

Saturno, che attraversa la costellazione del Capricorno, andrà a formare un terzetto con Marte e Venere che sarà osservabile anch’esso, guardando verso oriente, prima dell’alba.
Giove, in questi giorni non ancora osservabile causa congiunzione con il Sole, si aggiungerà verso la fine del mese ai pianeti osservabili alle prime luci del mattino.

Perché i pianeti “spariranno”

Ed eccoci alla “sparizione” dei pianeti: inizierà nei prossimi giorni un lungo periodo, che si protrarrà fino al mese di Agosto, in cui non ci saranno pianeti visibili nel cielo notturno dopo il tramonto.

È un fenomeno che non avviene dal 2018: il cielo sarà sì dominato dalle grandi costellazioni invernali, ma nessun pianeta sarà visibile nel cielo se non al termine della notte, in prossimità del sorgere del Sole.

Le configurazioni planetarie dei prossimi mesi saranno in parte visibili dalle zone vicine all’equatore, dove Mercurio e Saturno saranno più alti all’orizzonte prima di sparire inghiottiti dalle luci dell’alba.

In ogni caso, le affascinanti configurazioni dei pianeti nel cielo dei prossimi mesi, a partire dal suggestivo terzetto Marte-Venere-Saturno in allineamento all’orizzonte, non saranno osservabili ad occhio nudo, e certo non di notte.

I pianeti sorgeranno tra le 4 e le 9 del mattino per tramontare prima che il cielo diventi buio, tra le 14 e le 18. Soltanto Urano rimarrà alto nel cielo notturno fino a circa le 23, ma l’avvicinarsi della prossima congiunzione con la nostra stella rende anche questo pianeta inosservabile per tutto il mese.