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SCIENZA

C'è un pianeta in cui piovono rubini e zaffiri: come è possibile

Wasp-121b: le osservazioni di Hubble rivelano un'atmosfera infernale, con venti di oltre 18mila km/h e piogge di rubini e zaffiri liquidi

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Piogge di rubini liquidi su un esopianeta Fonte foto: ANSA

Su Wasp-121b, un pianeta più grande di Giove che si trova a 850 anni luce da noi, potrebbero esserci piogge di rubini e zaffiri liquidi. Sono i risultati di una ricerca appena pubblicata su Nature Astronomy da un team internazionale guidato da Thomas Mikal-Evans dell’Istituto Max Planck per l’astronomia in Germania.

Wasp-121b, il gigante infernale

Il pianeta in questione si chiama Wasp-121b, è stato scoperto nel 2015 ed è molto studiato. Si tratta di un pianeta gioviano caldo, ovvero di un pianeta di dimensioni paragonabili a quelle di Giove ma con un’orbita molto stretta intorno alla sua stella. A differenza del gigante gassoso del nostro Sistema Solare, che orbita a una distanza media di quasi 800 milioni di chilometri dal Sole, questi grandi pianeti bollenti orbitano molto vicini alla propria stella: gli anni durano poche ore o pochi giorni, e le temperature raggiungono picchi inimmaginabili.

Wasp-121b, nel novero dei gioviani caldi, è particolarmente interessante perché presenta condizioni davvero estreme: non soltanto per la vicinanza con la sua stella, di appena 3,7 milioni di chilometri, ma anche perché il pianeta rivolge al suo sole sempre la stessa faccia, come fa la Luna con la Terra. Se un anno su Wasp-121b dura appena 30 ore e le temperature possono raggiungere i 3000 gradi, c’è un lato del pianeta che non conosce la luce del giorno, e in cui le condizioni atmosferiche danno vita a fenomeni ancora più “estremi”.

Grazie ai dati di alcune osservazioni del Telescopio Hubble avvenute tra il 2018 e il 2019, lo studio ha analizzato per la prima volta l’atmosfera del pianeta nel corso di due rivoluzioni complete intorno alla sua stella, potendo cioè indagare cosa succede di giorno ma anche cosa avviene sul lato oscuro di Wasp-121b.

I dati consegnano l’immagine di un gigante infernale, un mondo alieno in cui le temperature possono variare anche di 2000 gradi tra il giorno e la notte, e su cui soffiano venti di una potenza inaudita, così forti da “spostare” la parte più calda dell’atmosfera rispetto allo zenit della stella. Su Wasp-121b i venti raggiungono i 18mila chilometri orari: sono così forti che, spiega Mikal-Evans “il gas si riscalda nel punto substellare, ma viene espulso verso est prima che possa irradiare nuovamente nello spazio”.

Piogge di rubini e zaffiri

L’atmosfera di Wasp-121b è molto studiata: una ricerca del 2020 indicava “chiari segni di vanadio”, e tracce di altri vapori metallici come quelli di ferro e cromo nell’atmosfera del pianeta – evaporati a causa delle altissime temperature. Le molecole non resistono a lungo sul lato caldo del pianeta, e riescono a comporsi soltanto con l’avvicinarsi della sera, quando attraversano le temperature più basse del lato notturno di Wasp-121b.

Le ultime indagini di Hubble mostrano che nell’atmosfera del pianeta siano presenti nuvole di ferro, titanio e corindone, l’elemento di cui sono fatti rubini e zaffiri, ma anche alcuni topazi e ametiste. Quando le nubi metalliche migrano dal lato oscuro verso quello illuminato del pianeta, quello che raggiunge i 3000 gradi, evaporano. Ed è nella fase di transizione tra la notte e il giorno, forse all’alba di ogni giorno su Wasp-121b, che potrebbero verificarsi le piogge di metalli e gemme preziose.

Le piogge di rubini e zaffiri sono soltanto l’ultima affascinante “istantanea” del mondo alieno Wasp-121b: le indagini sull’atmosfera dell’esopianeta non sono finite, “lo osserveremo con il telescopio spaziale James Webb nel primo anno della sua attività”, hanno dichiarato gli autori dello studio.