SCIENZA

Un nuovo rapporto Usa fa luce sugli oggetti volanti non identificati: si tratta davvero di Ufo?

Il governo americano fa chiarezza sui tanti avvistamenti Ufo nel corso dei decenni: i complottisti non ci crederanno ma ecco la risposta

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È stato reso noto un nuovo rapporto del dipartimento della Difesa degli Stati Uniti. Il tema cardine? Ipotetiche attività extraterrestri. In queste pagine, infatti, si fa chiarezza su quelli che sono dei presunti avvistamenti Ufo, relativi agli ultimi decenni.

Ufo, i documenti USA

Il tema degli Ufo, ovvero gli oggetti volanti non identificati, è alla base di numerose teorie complottiste da ormai decenni e decenni. In tanti ritengono che alcune tecnologie avanzate, così come grandiose opere del passato, siano in realtà frutto dell’ingegno di creature extraterrestri.

Ci sono state epoche nelle quali gli avvistamenti presunti hanno superato la media, come negli anni Cinquanta e Sessanta, ad esempio. Nel corso degli ultimi anni, però, si è tornati a un regime alquanto elevato di segnalazioni. A causarlo è soprattutto l’enorme diffusione dei droni, così come dei palloni aerostatici e dei nuovi tipi di satelliti. Le luci in cielo, dunque, sono triplicate rispetto al passato, il che lascia libera la fantasia di alcuni di vagare.

Un nuovo rapporto del dipartimento della Difesa degli Stati Uniti, però, si concentra proprio sul fenomeno degli Uap, ovvero degli eventi aerei non identificati. Il documento ha concluso che non esistono prove di vita, tecnologie o velivoli di vario genere extraterrestri sulla Terra.

Per quanto i complottisti non ascolteranno mai le parole di soggetti governativi, questi spiegano inoltre come non ci siano indicazioni di eventuali insabbiamenti su presunti resti di soggetti alieni o relativi mezzi individuati e secretati. Qualcuno ha detto Area 51? Il dipartimento sottolinea come si tratterebbe di credenze derivanti soprattutto dalla cultura pop.

Cosa sappiamo del rapporto Ufo

Il rapporto del dipartimento della Difesa è stato presentato al Congresso degli Stati Uniti. A realizzarlo è stato l’All-domain Anomaly Resolution Office, abbreviato in Aaro. Si tratta di un ufficio che si occupa di indagare e verificare gli Uap. Un totale di 63 pagine, basate su una serie di analisi di documenti d’archivio, indagini del governo dal 1945 in poi e file riservati.

Stando alle valutazioni degli esperti, non è stata trovata alcuna prova del fatto che i presunti avvistamenti possano poggiarsi su qualcosa di reale e concreto. Al tempo stesso non ci sarebbero evidenze di un insabbiamento governativo.

Nel corso della conferenza stampa, il generale Pat Ryder ha spiegato come il dipartimento della Difesa ha affrontato la questione senza alcun preconcetto, su base scientifica. Semplicemente non sono state trovate prove a sostegno di possibili programmi segreti. La maggior parte degli avvistamenti segnalati non facevano riferimento ad altro che a oggetti comuni: aerei spia, palloni aerostatici, sonde e non solo.

Tutto farebbe riferimento alla cultura pop, che ha spinto il pubblico verso una narrativa particolarmente insistente in tal senso. Il dito viene dunque puntato contro “la proliferazione di programmi televisivi, libri, film, e l’enorme quantità di contenuti su Internet e sui social media basati sugli Uap, che hanno molto probabilmente influenzato il dibattito pubblico su questo argomento e rafforzato queste credenze in una parte della popolazione”.

Come detto, però, tale fonte non è di certo autorevole per i complottisti, che continueranno a segnalare la “loro verità”. Si pensi che nel 2021 il 41% degli adulti statunitensi credeva nell’arrivo di veicoli alieni sulla Terra. L’8% in più rispetto al 2019.

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