SCIENZA

È riapparso in Italia: non lo si vedeva da 500 anni

Il castoro è tornato a popolare l'Italia dopo la bellezza di mezzo millennio: a individuarlo sono stati alcuni operai sulle sponde del Tevere

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Denti affilati e pronunciati e una passione sconfinata per il legno. Il castoro è forse uno degli animali che risultano più simpatici per questi suoi tratti distintivi, peccato che nel nostro paese sia stato impossibile ammirarne uno dal vivo. Ci si è sempre dovuti accontentare di film o buffi cartoni animati, ma non bisogna disperare.

Questa specie, infatti, è tornata improvvisamente a popolare le sponde del fiume Tevere, un evento che non accadeva da ben mezzo millennio. Come è stato possibile un cambiamento del genere? Anzitutto, bisogna precisare che l’avvistamento è avvenuto nei pressi di Arezzo ed è stato quasi casuale.

La difficile sopravvivenza del castoro

Il castoro di cui si sta parlando è stato notato dagli operai di un consorzio di bonifica che dovevano effettuare un intervento proprio in prossimità della parte toscana del Tevere. Sono poi arrivate delle conferme da parte dell’ANBI (Associazione Nazionale Consorzi di gestione e tutela del territorio e acque irrigue). Occorre ora intervenire con la massima cautela perché si tratta di una specie protetta, in base a quanto previsto dalla direttiva europea “Habitat”. Finora la sua sopravvivenza è stata messa a repentaglio dal continuo sfruttamento. A fare gola sono stati la sua pelliccia, di valore inestimabile, la carne e persino l’olio.

La diffusione nel nostro paese, in particolare nelle zone centrali e meridionali, è alquanto incerta, dunque non si possono azzardare statistiche ufficiali da questo punto di vista. Il ritorno del castoro è comunque una notizia da interpretare in maniera positiva. Fatta eccezione per alcune parti dell’Italia centrale, al Nord diversi esemplari sono giunti in modo naturale, come conseguenza dell’espansione delle varie popolazioni presenti in altre nazioni (la confinante Austria in primis). Spesso si è puntato sulle immissioni non pianificate, ma questo ritorno improvviso è la conferma che bisognava soltanto pazientare. Ma di quale specie si tratta nello specifico?

Dove vive oggi il castoro

Il castoro che è tornato a popolare le sponde aretine del Tevere non è altro che un Castor fiber, tra i più grandi roditori in assoluto per quel che concerne l’Europa e il continente asiatico. Questo mammifero è presente da ben tre milioni di anni sulla Terra, con una diffusione marcata nel nostro paese a partire dal XVII secolo. All’inizio del ‘900, però, era rimasto soltanto in Francia, Norvegia e Bielorussia, un declino che ha reso inevitabile la reintroduzione. Al giorno d’oggi, le zone in cui è maggiormente presente sono quelle del Rodano, del Danubio e parte della Scandinavia. Tra i programmi più intensi di questo tipo ci sono quelli che riguardano nazioni britanniche, come ad esempio il Galles e la Scozia.

Tra l’altro, le abitudini di questo animale sono a dir poco particolari. Di solito il castoro ama vivere in coppia e ogni singolo esemplare riesce a occupare 13 ettari di territorio, per la precisione in un’area umida. Sceglie un “partner” per tutta la vita a differenza di altre specie. La prudenza e la riservatezza sono due tratti caratteristici del suo comportamento e di solito lo si può vedere in azione di notte. In realtà il legno e i rametti non sono il suo pasto principale come si potrebbe credere, visto che preferisce cibarsi di una importante varietà di piante.

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