SCIENZA

Risolto il mistero dell'esplosione più potente dell'Universo: ma ora ci sono due nuovi enigmi

Una violentissima esplosione, la più potente che sia mai stata osservata nello spazio: ora sappiamo cosa l'ha provocata. Ma emergono due nuovi misteri.

Pubblicato:

Fonte: 123RF

È passato relativamente poco tempo da quando, nell’ottobre 2022, i telescopi spaziali hanno avvistato una violentissima esplosione di luce: visibile praticamente in tutte le frequenze, è stata tuttavia l’emissione di raggi gamma ad aver sorpreso gli scienziati. Mai prima d’ora si era osservato qualcosa di simile, un fenomeno così potente da aver suscitato grande curiosità – e moltissimi dubbi. Oggi sappiamo che cosa ha provocato tale esplosione, risolvendo così un mistero. Ma sono emersi due nuovi enigmi che stanno facendo impazzire gli astronomi.

Spiegata la causa dell’esplosione violenta

Nell’ottobre 2022, alcuni scienziati hanno avvistato una potentissima esplosione avvenuta a circa 2,4 miliardi di anni luce di distanza. Si è trattata di un’emissione di raggi gamma di tale intensità da lasciare sorpresi gli esperti. L’evento è stato rinominato GFB 221009A, ma è conosciuto anche con l’acronimo BOAT (“Brigthest Of All Times”, ovvero “la più luminosa di tutti i tempi”). Nonostante l’immensa distanza, il lampo di raggi gamma è riuscito ad attraversare lo spazio e a raggiungere la Terra, generando un fotone di 18TeV (elettronvolt) – qualcosa di davvero sensazionale.

Gli astronomi hanno sempre associato fenomeni di questo tipo a due particolari eventi: l’ipernova che accompagna la fusione di due stelle di neutroni o la nascita di un buco nero, provocata dalla morte violenta di una stella massiccia che causa una supernova. In un primo momento, gli scienziati non hanno potuto studiare quanto avvenuto nello spazio, per via dell’immensa luminosità scatenata dall’esplosione. Quando questa si è attenuata, gli strumenti a bordo del telescopio spaziale James Webb hanno potuto sbirciare quello che è successo. Ed è emerso un dettaglio sorprendente.

Lo studio condotto dall’astrofisico Peter Blanchard della Northwestern University (Stati Uniti) e dal suo team, pubblicato su Nature Astronomy, ha infatti rivelato che l’esplosione è stata causata da una normalissima supernova, non più luminosa di quelle già avvistate in precedenza. “Ci si potrebbe aspettare che la stessa stella che collassa producendo un GRB molto energetico e luminoso produca anche una supernova molto energetica e luminosa. Ma non risulta così” – ha spiegato Blanchard, stupito dagli esiti dell’analisi. Ciò apre la porta a due nuovi misteri.

I due nuovi misteri nello spazio

Il primo enigma riguarda il lampo di raggi gamma che è giunto sino a noi: come poteva essere così potente, se la supernova che l’ha causato è invece di normale intensità? Gli scienziati non lo sanno, ma ipotizzano che sia un po’ come la luce di una torcia, che viene puntata in un fascio strettissimo e appare così molto più intensa. In questo caso, il fascio sarebbe stato puntato dritto verso la Terra – e, in effetti, il lampo è stato uno dei getti più stretti finora mai visti per un lampo di raggi gamma. Forse è questo ad aver provocato tale luminosità.

Il secondo mistero è ancora più affascinante: gli scienziati hanno sempre ipotizzato che, quando una stella massiccia collassa, produce elementi pesanti come l’oro e il platino. Tuttavia, niente di tutto ciò è stato ritrovato dopo GFB 221009A. O la teoria è sbagliata e gli elementi pesanti vengono prodotti in qualche altro modo, oppure vengono prodotti solo da supernove che presentano determinate caratteristiche: “Dobbiamo tornare indietro per capire perché un evento come BOAT non produce elementi pesanti quando teorie e simulazioni prevedono che dovrebbe” – ha concluso Blanchard.

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963