SCIENZA

In Sardegna un fiume rosso ha attraversato le dune: cosa sappiamo del disastro ambientale in Costa Verde

Un fiume inquinato ha colorato le dune e le acque di Piscinas di un preoccupante colore rosso: cosa sappiamo del disastro ambientale in Sardegna.

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Fonte: ANSA

Le immagini del Rio Irvi a Piscinas, in Sardegna, in poche ore hanno fatto il giro del web. Vedere quel fiume sfociare in uno dei bacini più belli e cristallini della Costa Verde tingendolo di un preoccupante colore rosso ruggine fa sicuramente un certo effetto. Ma cosa è successo esattamente e perché tutti hanno gridato al "disastro ambientale"?. Facciamo chiarezza.

Le acque di Piscinas si tingono di rosso

Piscinas è una delle spiagge più belle della Costa Verde, nel territorio di Arbus in Sardegna. Siamo nella parte a sud-ovest dell’Isola, dove ogni anno durante la bella stagione sono tantissimi i turisti che accorrono per godere di queste bellezze naturali. È anche in vista della stagione turistica – anche se, a onor del vero, dovrebbero avere la priorità la salute dell’ambiente e dei cittadini – che la notizia del "disastro ambientale" di Piscinas ha fatto il giro del web e dei giornali in men che non si dica.

Le immagini parlano chiaro: nei vari video condivisi sui social si vede chiaramente il Rio Irvi attraversare le dune della spiaggia, inerpicandosi fino alla foce dove, infine, tinge le acque del mare di un colore rosso ruggine piuttosto intenso. Nulla a che vedere con le acque cristalline per cui questo luogo è diventato celebre nel tempo.

La mancata bonifica delle miniere abbandonate

Se è vero che Piscinas si è affermata nel tempo come una delle spiagge più peculiari di tutta la Sardegna (in verità le sue dune sono celebri in tutto il mondo), suona strano che improvvisamente sia diventata scenario di quello che in molti hanno definito un vero e proprio "disastro ambientale".

In verità il problema non è nuovo e ha a che vedere con la mancata bonifica di miniere e cave abbandonate di cui la zona è colma. Un problema che risale a 40 anni fa, non proprio a queste ultime ore. "Miniere e cave non sono state mai bonificate: si è preferito imporre divieti di balneazione e mettere a rischio l’ecosistema piuttosto che procedere con le bonifiche", scrive La Nuova Sardegna riportando le proteste degli ambientalisti locali.

Non è la prima volta che si forma un’enorme chiazza rossa nelle acque di Piscinas, semplicemente col trascorrere degli anni il fenomeno diventa sempre più visibile e preoccupante. Quel che accade è molto semplice: il Rio Irvi trascina le scorie delle vecchie miniere verso il mare provocando uno sversamento preoccupante a livello ambientale. Si parla di metalli pesanti e veleni altamente inquinanti che puntualmente finiscono in mare.

Rientrato l’allarme inquinamento

"Sta rientrando l’allarme inquinamento nel mare di Piscinas, nel sud Sardegna, interessato nei giorni scorsi dallo sversamento di fanghi rossi", ha fatto sapere CagliariPad a poche ore dalla notizia del disastro ambientale. "Oggi [25 marzo 2024, ndr] la Capitaneria di Porto di Oristano ha eseguito un sopralluogo nella spiaggia interessata per verificare la presenza di fenomeni di inquinamento marino dovuti alla vicinanza del Rio Irvi nel cui greto sono depositate residui di lavorazioni minerarie misti a terra. Dall’esito dell’attività, fanno sapere dalla Guardia costiera, non sono rilevati fenomeni visivi di inquinamento marino".

Tecnicamente l’allarme inquinamento sarebbe rientrato, ma è fuor di dubbio che vi sia l’esigenza di monitorare ulteriormente la situazione, prendendo provvedimenti effettivi per risolvere il problema dello sversamento, destinato a peggiorare. Occorre anche un’analisi accurata delle acque, così da conoscere il reale stato delle stesse e le possibili conseguenze per la salute dell’ambiente e dei cittadini.

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