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Erosione delle spiagge in Sicilia preoccupa, a causa della crisi climatica la costa potrebbe sparire

Una spiaggia rischia di sparire in Sicilia, ma non si tratta di un caso isolato: tutta la regione subisce una grave erosione delle coste

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Spiaggia che rischia di sparire Fonte foto: 123RF

In Sicilia c’è una spiaggia che rischia di sparire già da quest’estate a causa dell’erosione costiera: si tratta della celebre riva su cui si erge la Scala dei Turchi, ma non è la sola. A essere minacciati sono gran parte dei litorali più famosi della regione.

Sicilia, la spiaggia che rischia di sparire

La Sicilia sta vivendo una drammatica trasformazione del suo paesaggio costiero, una crisi silenziosa ma inarrestabile che rischia di cancellare le sue spiagge più celebri. L’erosione delle coste, aggravata dalla crisi climatica e dalle azioni umane, sta accelerando a un ritmo preoccupante, mettendo a rischio l’integrità del territorio e il futuro delle comunità che vi abitano.

Le tempeste marine, un tempo eventi rari e circoscritti, sono diventate una costante stagionale, con onde che si abbattono sulle coste con una forza distruttiva senza precedenti. Il cambiamento climatico ha intensificato questi fenomeni, innalzando il livello del mare e aumentando la frequenza delle mareggiate, che ogni anno rosicchiano metri di spiaggia.

Le immagini parlano chiaro: la celebre Scala dei Turchi di Realmonte è sempre più vulnerabile. Non è la sola, però: le spiagge delle Eolie stanno scomparendo e il lungomare di Capo d’Orlando è ormai un emblema della lotta contro il mare.

Anche l’urbanizzazione selvaggia ha modificato profondamente l’equilibrio costiero. La costruzione d’infrastrutture lungo il litorale e l’alterazione del corso naturale dei fiumi hanno ridotto drasticamente l’apporto di sedimenti che un tempo alimentavano le spiagge. Un esempio lampante è il fiume Himera, un tempo ricco di detriti, che ora non riesce più a compensare la perdita di sabbia lungo le coste agrigentine. Questo fenomeno si ripete in molte altre aree della regione, dove la riduzione dei flussi fluviali ha contribuito a un’erosione sempre più evidente.

Le altre spiagge minacciate dall’erosione

Le conseguenze di questo processo sono visibili in diverse località siciliane. In particolare a San Leone la pista ciclabile e la strada del Viale delle Dune sono a rischio crollo. Nelle isole Eolie, la spiaggia di Pollara, resa celebre dal film Il Postino, è quasi completamente scomparsa. A Lipari, la frazione di Acquacalda attende dal 2019 un intervento per proteggere il lungomare dalle mareggiate. La situazione è critica anche a Campofelice di Roccella, dove le strutture turistiche sono minacciate dall’inesorabile avanzata del mare.

Di fronte a questa emergenza, le istituzioni hanno cercato di mettere in campo soluzioni, seppur con lentezze burocratiche che ne rallentano l’efficacia. Alcuni progetti, come quello studiato dall’amministrazione di Capo d’Orlando in collaborazione con esperti di geologia, prevedono il ripascimento delle spiagge, ossia il prelievo di sabbia dai fondali marini per riportarla sulla costa, protetta temporaneamente da barriere artificiali. Ma si tratta di misure tampone che non affrontano il problema alla radice.

Il rapporto di Legambiente Erosione costiera in Sicilia ha evidenziato numeri allarmanti: il 76,5% della costa isolana è a rischio erosione, con il 43,6% classificato a rischio elevato e il 32,9% a rischio molto elevato. Si tratta di un dato che non lascia spazio a dubbi: senza interventi concreti e tempestivi, gran parte del litorale siciliano potrebbe scomparire nel giro di pochi decenni.

Le strategie di contrasto all’erosione devono includere una gestione sostenibile delle risorse idriche, la protezione delle dune naturali e il ripristino degli equilibri fluviali. Serve una pianificazione territoriale che tenga conto dell’innalzamento del livello del mare e che limiti nuove edificazioni lungo le coste. Inoltre, è fondamentale accelerare l’attuazione dei progetti di difesa costiera già finanziati e promuovere studi approfonditi su soluzioni innovative e durature.

La Sicilia è un patrimonio naturale e culturale unico, e la sua bellezza è legata indissolubilmente alle sue spiagge e al suo mare. La loro scomparsa non è solo una questione ambientale, ma anche economica e sociale: il turismo, uno dei pilastri dell’economia regionale, rischia di subire un duro colpo, così come le comunità locali che vivono grazie alle attività legate al mare. Agire ora è una necessità, per evitare che il mare si riprenda ciò che gli è stato tolto, lasciando dietro di sé un paesaggio irriconoscibile e un futuro incerto per la Sicilia e i suoi abitanti.

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