SCIENZA

Un'altra scoperta eccezionale in Egitto: ecco cosa è riemerso

Gli archeologi hanno scoperto qualcosa di sensazionale presso il sito di El Matariya, in Egitto: gli scavi hanno riportato alla luce dei reperti preziosissimi.

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El Matariya è un quartiere periferico della città de Il Cairo, la capitale egiziana: è qui che gli scavi hanno portato alla luce importanti testimonianze archeologiche. Secondo gli esperti, nell’area oggi occupata dal distretto sorgeva un tempo Eliopoli, una delle città più antiche d’Egitto. Di recente, una nuova campagna ha permesso di ritrovare altri preziosissimi reperti di notevole valore storico.

La scoperta presso il sito di El Matariya

Ormai diversi anni fa ha avuto inizio la missione archeologica tedesco-egiziana, condotta dal Consiglio Supremo delle Antichità d’Egitto e dall’Università di Lipsia. I lavori, alla ricerca di testimonianze risalenti all’epoca di Eliopoli, sono cominciati nel 2012 e hanno già permesso agli esperti di ottenere importanti risultati: sono state trovate due statue della XIX dinastia, un busto del Faraone Seti II e un altro che probabilmente rappresenta il Faraone Psameticus I. Una delle scoperte più importanti fatte a El Matariya è però la statua di Ramses II, alta ben 8 metri. Gli scavi ora continuano, e da sottoterra è di recente emerso qualcosa di incredibile.

Gli archeologi si sono concentrati nella regione a ovest di El Masalla, dove si trovano i resti del Tempio del Sole: l’edificio era dedicato al culto del Dio del Sole Atum, che in seguito venne identificato con la divinità Ra e, successivamente, con Horus. È qui che si erge, magnificente, l’obelisco costruito da Senusret I in granito rosso, alto ben 21 metri e ancora situato nella sua posizione originale. Dai nuovi scavi in quest’area sono tornati alla luce altri reperti appartenenti al Tempio, e i lavori non sono ancora finiti. Il dottor Mustafa Waziri, segretario generale del Consiglio Supremo delle Antichità, ha spiegato che la missione continuerà le ricerche per studiare e documentare quanto scoperto finora. Ma quali sono le testimonianze riemerse a Eliopoli?

Cosa hanno trovato in Egitto

Una delle scoperte più suggestive presso il sito di El Matariya riguarda il basamento di una statua di Ramses II, accanto al quale sono poi stati ritrovati frammenti di una sfinge rappresentante lo stesso Faraone, realizzata in pietra di quarzo. Inoltre sono emersi pezzi di una statua raffigurante Ramses IX e un frammento di granito rosa con alcune iscrizioni: probabilmente era la sommità di un obelisco, rivelano gli esperti che stanno studiando l’incisione. Infine, dagli scavi sono tornate alla luce alcune parti di una statua reale il cui proprietario deve ancora essere identificato. Parrebbe tuttavia risalire al Medio Regno o al Secondo Periodo Intermedio.

I lavori a El Matariya hanno permesso agli archeologi di documentare alcune pavimentazioni davvero sensazionali: quelle in malta bianca, rinvenute assieme a diversi edifici di mattoni crudi, potrebbero indicare la presenza di un insediamento d’epoca tolemaica o romana. Altri pavimenti ritrovati sono quelli in piastrelle di pietra calcarea, alcuni dei quali risalenti all’incirca al 1.300 a.C., mentre i restanti appartengono all’epoca del Re Psamtik II, che ha regnato tra il 595 e il 589 a.C. Naturalmente, la scoperta di questi nuovi reperti incentiva gli esperti a proseguire con gli scavi. “Speriamo di ottenere altri risultati con i lavori nell’area circostante l’obelisco, che contribuiranno a una migliore comprensione della storia di questa regione” – ha affermato Waziri.

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