SCIENZA

Ondata di caldo anomalo in Spagna: dove sono attesi fino a 36 gradi e perché non è un buon segno

In Spagna è già estate a causa di un'ondata di calore dall'Africa. Un caso straordinario? Non proprio, considerando gli ultimi anni. Il clima è mutato ed ecco i rischi

Pubblicato:

Fonte: 123RF

La Spagna è alle prese con una potente e anomala ondata di calore. La Penisola Iberica è di fatto finita nella morsa del caldo africano, che tra fine maggio e inizio giugno ha portato e porterà le temperature a livelli record per la stagione.

Estate anticipata

Dopo settimane di profonda instabilità atmosferica, la Spagna si ritrova a fronteggiare un’improvvisa escalation termica. L’estate è già alle porte, eccome, considerando l’arrivo di una massa d’aria subtropicale in risalita dal Nord Africa. Tra il 30 maggio e il 1° giugno 2025 si verificherà un’ondata di calore che spingerà i termometri ben oltre i valori medi del periodo. Si arriverà in alcune aree fino a 36°C.

Stando ai principali modelli meteo, si tratta di un’anomalia termica, con temperature tra i 10 e i 12 gradi sopra le medie stagionali. Un segnale decisamente chiaro di un clima che fatica a seguire le “regole” della stagionalità. Ecco quali saranno le zone più colpite:

  • altopiano settentrionale (massime fino a 30°C);
  • valle dell’Ebro, Madrid, Castiglia-La Mancia, Estremadura e Murcia (valori tra 31 e 33°C);
  • Andalusia occidentale, ovvero Siviglia, Cordoba, Ciudad Real, Jaén e Badajoz (temperature fino a 35-36°C).

Una situazione fuori norma, certo, ma non senza precedenti. La memoria infatti va indietro di pochi anni, fino agli episodi record di maggio 2022 e 2023. Di fatto si può dire come questo allarme, che tra qualche anno sarà purtroppo normalità, vada a confermare un trend climatico di precoce riscaldamento primaverile.

Le cause del caldo record

Alla base di questa ondata di calore che sta per travolgere la Spagna troviamo un promontorio anticiclonico africano. Qualcosa che appare sempre più frequentemente nelle previsioni dei mesi primaverili in una parte d’Europa. Di fatto, aria rovente viene trascinata dal Sahara verso la Penisola Iberica e il Mediterraneo occidentale. L’estate meteorologica risulta quindi anticipata, letteralmente.

Un tempo l’espansione di queste strutture africane in primavera erano decisamente occasionali. Oggi si può parlare purtroppo di una costante in crescita. Il risultato? Una transizione stagionale sempre più sfumata, con primavere che somigliano sempre più a estati vere e proprie.

Le conseguenze

Oltre al caldo anomalo che le persone dovranno sopportare, le implicazioni di questa ondata improvvisa sono molteplici e, occorre comprenderlo, trasversali:

  • salute pubblica – Gli anziani, i bambini e tutti i soggetti fragili risultano essere tra i più esposti. Nelle città si subirà l’effetto isola di calore urbana, che può aggravare ulteriormente il già preoccupante disagio termico, con aumento dei ricoveri ospedalieri e della mortalità, in casi estremi;
  • agricoltura – Temperature tanto elevate e totalmente fuori stagione possono compromettere il naturale ciclo vegetativo delle colture. Ciò andrà ad aggravare la siccità, mettendo in pericolo la produttività, in un contesto che risulta essere già molto fragile, considerando la scarsità di piogge;
  • rete elettrica – Le autorità temono un sovraccarico del sistema energetico, con picchi di domanda dovuti all’utilizzo in massa di climatizzatori e sistemi di raffreddamento, già alla base di blackout in casi simili sia in Spagna che in Portogallo.

© Italiaonline S.p.A. 2025Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963