SCIENZA

Uno strano suono è arrivato da un'altra galassia: è un segnale radio

I ricercatori dell'università cinese di Nanchino hanno identificato un lampo radio veloce proveniente da una galassia a 30mila anni luce dalla Terra

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Lampi Radio Veloci: è questa la traduzione letterale di un fenomeno astrofisico tra i più affascinanti in assoluto, quello degli FRB (per l’appunto i Fast Radio Burst), tornati in maniera prepotente d’attualità dopo che uno strano suono è stato captato nei giorni scorsi da un’altra galassia. Che cosa è successo e perché questi segnali sono così misteriosi?

Spesso sono gli aloni di luce a testimoniare la presenza di qualcosa di inesplorato nelle galassie. Stavolta, invece, un gruppo internazionale di ricercatori dell’università cinese di Nanchino ha deciso di andare a fondo della questione relativa a un segnale radio identificato per la prima volta nel 2020.

Il lampo radio veloce di cui si sta parlando, proveniente da un’altra galassia, è stato denominato FRB 200428, il primo in assoluto mai rilevato nella Via Lattea. Di solito questi fenomeni sono di due tipi: il primo consiste in un singolo episodio, spesso difficile da captare, mentre il secondo è caratterizzato da pulsazioni a intervalli regolari, ragione per cui l’FRB viene chiamato “ripetitivo”. Il lampo del 2020 era appunto ripetitivo e ora gli scienziati hanno capito qual è la sua fonte. Si tratta niente meno che di una magnetar, vale a dire una stella di neutroni che vanta un campo magnetico molto forte. Nel caso di specie, la stella “responsabile” ha anche un nome, SGR 1935 + 2154.

Una galassia avvolta dal mistero

Volendo essere ancora più precisi, l’oggetto celeste si trova a 30mila anni luce dal nostra pianeta. Nonostante questo incoraggiante passo in avanti, la galassia a cui fare riferimento e tutti gli altri dettagli principali della scoperta rimangono avvolti dal mistero. Le galassie sanno sempre come dare spettacolo nello spazio e c’è da scommettere che anche quella che si è fatta “ascoltare” con un lampo radio veloce non sarà da meno. I ricercatori cinesi hanno chiarito qualche dubbio grazie a un telescopio di dimensioni eccezionali, il FAST. Quest’ultimo dispositivo ha un diametro di 500 metri e si trova nella provincia cinese del Guizhou.

I segnali provenienti dalla lontana galassia

Grazie a una delle ripetute osservazioni, il segnale radio è stato replicato per quasi 2mila volte nel giro di 82 ore (1.863 per la precisione). Le informazioni sono state preziose, al punto che la galassia di provenienza è stata identificata con una buona approssimazione. Tra l’altro, l’FRB di cui si sta parlando è diverso da quelli captati in passato. In effetti, il suo campo magnetico non risulta essere stabile, ma a dir poco fluttuante. L’intensità, poi, varia di volta in volta, come poche altre volte era stato possibile osservare.

I ricercatori cinesi hanno aggiunto altri particolari interessanti in merito alla scoperta. Sembra che il segnale radio proveniente da un’altra galassia sia caratterizzato da qualche altro oggetto celeste nelle vicinanze, non solo la già citata magnetar. Potrebbe trattarsi (il condizionale è ovviamente d’obbligo) di una stella blu, il cui nome dipende per l’appunto dalla tonalità, spesso tendente all’azzurro. Ecco perché il campo magnetico verrebbe influenzato in maniera significativa, rendendo le osservazioni e le misurazioni ancora più complesse. Gli appassionati di questa materia non attendono altro che nuovi aggiornamenti su questa notizia nel corso dei prossimi mesi.

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