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Truffe telefoniche, occhio alle risposte. Ecco come difendersi

Il numero di utenti vittima della cosiddetta "truffa del sì" sembra essere in crescita esponenziale. Ecco come difendersi da questa truffa telefonica

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Vi capita di ricevere, su telefono fisso o telefono cellulare, chiamate da prefisso 02 o prefisso 06 e vi chiedete a chi appartiene questo numero? Nella stragrande maggioranza dei casi la risposta è una: call center di telemarketing pronti a proporvi la solita offerta irrinunciabile. Se così dovesse essere, fate attenzione a come rispondete: come si sente dire spesso in TV “quello che direte potrebbe essere usato contro di voi”. Non in tribunale, però, ma in fase di sottoscrizione di un nuovo contratto.

Attenzione alla truffa del sì

Stando a diverse testimonianze di utenti non propriamente soddisfatti del trattamento loro riservato, capita spesso che in seguito alle chiamate di uno di questi call center ci si ritrovi con una richiesta di cambio di operatore, sia esso telefonico, energetico o gas. Il tutto, a detta degli utenti, non voluto né richiesto. A loro dire, sarebbero rimasti vittima della cosiddetta truffa del sì (da non confondere con i numeri telefonici che svuotano il credito telefonico), un fenomeno apparentemente in crescita e che causa non pochi problemi e disservizi a chi ne cade vittima.

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Come funziona la truffa del sì

Il funzionamento di questa truffa telefonica è piuttosto semplice. Si riceve una chiamata – sia su linea fissa sia su telefono cellulare – da un prefisso 02 o prefisso 06 (ma anche da un altro prefisso telefonico italiano) e l’operatore dall’altra parte ci chiede se siamo il signor “nome e cognome”. Secondo le testimonianze delle vittime, se rispondete “Sì” a questa domanda, siete caduti nella loro trappola: tramite un abile lavoro di montaggio audio, quel “Sì” viene aggiunto a domande mai ricevute in una conversazione mai avvenuta. E, anche se chiederete la registrazione della chiamata, ricevereste un file poco comprensibile e di fatto inutilizzabile. Insomma, avendo confermato il proprio nome e cognome ci si ritrova con un nuovo contratto sottoscritto.

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Come rispondere ai call center per non cadere nella truffa

Nel caso in cui abbiate attivato il servizio per il riconoscimento dei numeri telefonici (o se vi chiamano sullo smartphone) potete sapere – o quanto meno immaginare – in anticipo chi vi sta cercando. A quel punto potete decidere di non rispondere o, eventualmente, preparare mentalmente delle risposte che non includano un “sì”. Se, ad esempio, vi dovessero chiedere “Siete voi il signor nome cognome”, la risposta più adatta è “Sono io”; in caso vi chiedessero “Voi avete già un contratto di fornitura per…” è consigliabile dire “Ho già un contratto con…” oppure “Esattamente”; nel caso continuassero con “Le posso descrivere la nostra proposta” dovrete replicare, ad esempio, con un “Faccia pure” (o “No grazie” se non siete interessati). Insomma, il segreto per non cadere vittima delle truffe telefonico è solo uno: non dire mai sì.

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