Twitter: Elon Musk sta licenziando migliaia di dipendenti
Elon Musk, dopo aver estromesso il top management di Twitter, ha fatto partire le lettere di licenziamento per oltre 3700 dipendenti
La notizia dei licenziamenti di massa che riguardano Twitter sta facendo il giro del mondo. D’altronde sia i tagli di personale massicci, sia la modalità con cui sono stati predisposti , stanno seminando molte perplessità. La decisione arriva a una settimana dall’acquisto del social dell’uccellino da parte del multimiliardario Elon Musk, che non aveva mai fatto mistero delle sue intenzioni rispetto ai tagli di personale. Ma, tuttavia, il rumore dei licenziamenti di Elon è persino più forte di quello dei suoi tweet.
Twitter licenzia la metà dei dipendenti
Secondo le prime indiscrezioni pubblicate da Bloomberg, Musk starebbe licenziando 3.700 dipendenti su 7.500 sparsi negli uffici di tutto il mondo, offrendo come buonuscita una retribuzione pari a 60 giorni lavorativi.
La nuova linea di Musk rientra nella strategia di ridimensionamento, a livello globale, dei costi di Twitter. Strategia, peraltro, ampiamente anticipata lo scorso giugno, quando, nelle concitate fasi di acquisto aveva anticipato che i costi del social superano le entrate.
Musk all’epoca dichiarò: “Dovrebbe esserci una razionalizzazione dell’organico e delle spese per far sì che le entrate siano superiori ai costi. Altrimenti Twitter, non essendo redditizio, non potrà crescere“.
Il licenziamento è stato comunicato ai dipendenti via email, in un modo molto strano: se la mail viene inviata all’indirizzo personale, allora indica che non si è stati licenziati, mentre se viene inviata all’indirizzo aziendale, allora significa che si è stati licenziati. Potete immaginare l’ansia di tutti i dipendenti Twitter in queste ore.
Altra decisione di Musk, che verrà comunicata nelle prossime ore, sarà la stretta sullo smart working: si torna in ufficio.
Twitter ha già licenziato i manager
I dipendenti di Twitter erano pronti ai licenziamenti di massa poiché la scorsa settimana Musk, appena entrato nell’ufficio centrale a San Francisco, ha provveduto a liquidare su due piedi buona parte del top management tra cui l’amministratore delegato Parag Agrawal, il responsabile finanziario Ned Segal e i funzionari legali Vijaya Gadde e Sean Edgett.
Nei giorni successivi ha licenziato anche Leslie Berland, Chief Marketing Officer, la Chief Customer Officer Sarah Personette e Jean-Philippe Maheu, vicepresidente delle soluzioni globali per i clienti.
Twitter costerà di più
Infine Elon Musk ha già comunicato a tutti, su Twitter, il suo piano per rendere redditizio Twitter: aumentare il prezzo dell’abbonamento premium, Twitter Blue, che al momento è disponibile solo in Usa, Canada, Australia e Nuova Zelanda: passerà dagli attuali 4,99 dollari a 8 dollari al mese.
Con tale cifra gli utenti pagheranno alcuni vantaggi, come la verifica del profilo (che prima era gratis) e una maggiore visibilità del proprio profilo e dei propri contenuti rispetto a quelli degli account free.