Twitter addio: alla fine Elon Musk lo ha fatto
Elon Musk ha cambiato nome a Twitter: la nota piattaforma da oggi in poi si chiamerà X, un passo in più verso la “everything app” sognata dal patron di Tesla
Grandi cambiamenti in casa Twitter: con un annuncio sul suo profilo ufficiale Elon Musk, ormai padrone del ben noto social network, ha dato il via a quella che potrebbe essere una delle più grandi operazioni di rebranding della storia. E così il CEO di Tesla e di SpaceX ha dato l’addio ufficiale a Twitter, dando il benvenuto a X, che nelle intenzioni di Musk sarà la nuova “applicazione universale”.
Musk, infatti, che vorrebbe trasformare il social network (oggi in forti difficoltà) in una piattaforma polivalente, che dovrebbe racchiudere al suo interno servizi molto differenti: dalla comunicazione (pubblica e privata) ai pagamenti digitali.
Addio Twitter e benvenuto X
Già dalla giornata di ieri Elon Musk ha twittato (più e più volte) che nelle ore successive Twitter avrebbe subito un’operazione di rebranding, condividendo una prima ipotesi del logo X che, alla fine, si è rivelata quella definitiva. Subito dopo si è rivolto agli utenti, nel tentativo di ricevere un loro feedback sul futuro della piattaforma, partecipando addirittura a una sessione su Twitter Space chiamata “Nessuno parli finché non convochiamo Elon Musk“, dove ha confermato il cambio di nome del suo social.
Al momento, quindi, fisicamente è stato rimosso il celebre uccellino dalla facciata della sede centrale, sostituito con una X proiettata sull’edificio. Sono cambiate le immagini dei profili ufficiali sulla piattaforma e sui vari account di Elon Musk e, a breve, potrebbe cambiare anche il logo dell’applicazione sugli smartphone che l’hanno già installata, ma oltre a questo non ci sono altre certezze sul futuro della piattaforma.
Cosa cambia per gli utenti di Twitter
Da quando Elon Musk ha acquistato Twitter ha stravolto la piattaforma, cambiando le regole del gioco con una serie di novità che non sempre hanno fatto felici gli utenti. Dalla spunta blu a pagamento (tramite abbonamento mensile) fino ad arrivare al limite di tweet che gli utenti potevano leggere giornalmente, il patron di Tesla ha fatto il buono e il cattivo tempo sulla sua piattaforma, con stravolgimenti radicali che hanno avuto un impatto fortissimo sugli utenti e sul social stesso.
Secondo alcuni analisti, Twitter avrebbe perso oltre il 90% del suo valore dall’acquisto a oggi, dati parzialmente confermati dallo stesso Musk che ha ammesso (con non poco risentimento) che da ottobre a oggi la piattaforma ha registrato un calo drastico del 50% dei guadagni provenienti dalle pubblicità.
La modifica del nome da Twitter a X, nei piani di Musk, è solo l’inizio di un cambio di passo dell’azienda tanto che, molto probabilmente, i cambiamenti già arrivati non sono che l’antipasto di una cena molto più complessa.
Il modello è quello di WeChat, app cinese sviluppata dal gigante Tencent, nata come app di chat pura nel 2007 e poi, anno dopo anno, trasformatasi in social network e, infine, in vera e propria identità digitale dell’utente il quale, tramite l’app, può persino pagare i biglietti della metropolitana in moltissime città cinesi.
Di tutto questo, però, ancora non c’è nulla: al momento, infatti, la rivoluzione si ferma al cambio di nome della piattaforma.