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Twitter ora si chiama X: cosa ha in mente Elon Musk?

Dai documenti di un processo, in cui Twitter è accusata di estorsione, salta fuori che Twitter Inc non esiste più da mesi e che il social, ora, appartiene a X Corp

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Il primo passo per cambiare qualcosa in modo radicale è quello di cambiargli il nome: a questa regola vecchia come il mondo si sarà certamente ispirato Elon Musk quando, dopo l’acquisizione di Twitter Inc per 44 miliardi di dollari a fine ottobre 2022, ha anche cambiato il nome della società. Da alcune carte emerse in uno dei processi in cui è impegnata l’azienda è saltato fuori il nuovo nome: X Corp.

Da Twitter Inc a X Corp

Il processo in questione è quello derivato dalla denuncia dell’attivista politica di estrema destra americana Laura Loomer, di molto precedente all’inizio dell’era Musk: nel 2019 la Loomer è stata bannata da Twitter e ha sporto denuncia per estorsione.

Il processo va avanti e, in uno dei documenti recenti, è comparsa una dichiarazione da parte degli avvocati di Twitter: “Twitter Inc è stata inglobata in X Corp e non esiste più“. Poi il documento aggiunge che X Corp fa a sua volta parte di X Holdings Corp.

Il nome del servizio, invece, resta Twitter e non ci sono al momento segnali di cambiamento, cambia solo la società che possiede e gestisce la piattaforma.

X Holdings I, II, e III

Anche se la notizia dell’incorporamento di Twitter dentro X Corp è di poche ore fa, ma i fatti risalgono all’anno scorso.

Come ricostruisce in modo assai preciso Slate.com, infatti, ad aprile 2022 Musk ha creato in Delaware (considerato a tutti gli effetti un paradiso fiscale) tre società: X Holdings I, II e III. Già a marzo 2022, però, Musk aveva registrato in Nevada (altro paradiso fiscale) altre due società: X Holdings Corp e X Corp.

Tutte queste società sono servite a Musk per finalizzare la maxi operazione di acquisto di Twitter che, lo ricordiamo, è stato pagato 44 miliardi di dollari. Ma, dopo diversi movimenti societari, oggi Twitter Inc non esiste più, è stata inglobata in X Corp, la cui società madre è X Holdings Corp.

Tutte società con sede in Nevada, Stato americano già scelto da Musk come sede della Gigafactory di batterie per le sue auto elettriche Tesla.

Cosa cambia per Twitter

La domanda, legittima, per l’utente medio di Twitter è: cosa cambia ora che Twitter Inc non esiste più. La risposta è: in pratica, niente. I cambiamenti arriveranno, e saranno anche grandi, ma non a causa dei cambiamenti societari.

Le intenzioni di Elon Musk, infatti, sono note già da parecchio tempo: trasformare Twitter in una “super app” simile, per funzioni e potenzialità, all’app cinese WeChat. Questa app nasce come servizio di messaggistica ma, nel corso degli anni, inizia ad offrire sempre più funzioni ai suoi utenti.

Proprio come sta facendo, adesso, WhatsApp con il suo WhatsApp Pay anche WeChat, e da ben prima, offre servizi di pagamento ai suoi utenti. In più permette ai suoi utenti di scambiarsi denaro, oltre che messaggi di testo, foto, audio e video.

Ma in Cina WeChat serve anche per ricaricare l’abbonamento alla metro e ai servizi pubblici, per avere sconti e promozioni, per cercare un amico tramite la condivisione reciproca della posizione.

Per questioni legali Twitter non potrà offrire tutto questo su tutti i mercati in cui è presente, ma l’idea di Musk è quella di allargare il più possibile le potenzialità dell’app e, in questo senso, aver pagato 44 miliardi un’app social acquista un senso completamente diverso: più che l’app, infatti, con quesi soldi Musk ha pagato i gli oltre 350 milioni di utenti della piattaforma.

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