Nuova e incredibile scoperta in Piazza San Marco a Venezia durante cantieri per il restauro dei masegni
Un tesoro è tornato alla luce in Piazza San Marco a Venezia. L'opera di restauro dei masegni ha dato il via a degli scavi archeologici
Un nuovo tesoro scoperto nella splendida cornice di Piazza San Marco, a Venezia. Uno dei luoghi di maggior attrazione per i turisti che giungono in Italia, attualmente in parte sottoposta a un’operazione di restauro dei masegni. Proprio questo intervento ha però riportato alla luce un tesoro, che di certo prolungherà la presenza del cantiere ma per un’ottima ragione.
Scoperta in Piazza San Marco
Da un lavoro di restauro si è passati a degli scavi archeologici in Piazza San Marco a Venezia. Questi proseguono a ritmo serrato, come avverte la Soprintendenza. Al lavoro c’è la ditta Semper s.r.l., con le operazioni dirette dalla Dottoressa Sara Bini. Gli scavi sono in corso nel cantiere sotto le Procuratie Vecchie. Si è riusciti ad oggi a intercettare una serie di murature e livelli pavimentali, che vengono presumibilmente attribuiti all’antica chiesa di San Gemignano.
Un salto nei secoli dell’Alto Medioevo, dunque, fino a scoprire un tesoro celato di una struttura di cui si era perduta la memoria, per quanto concerne la sua precisa locazione all’interno dell’area Marciana. Come detto, la Soprintendenza tiene aggiornati sullo stato dei lavori e offre alla popolazione, così come ai turisti, informazioni dettagliate molto interessanti. Si spiega ad esempio come si è arrivati all’ipotesi di connessione con la chiesa di San Gemignano.
Lo si deve alle fonti archivistiche, che nominano la struttura in questo punto della piazza. A ciò si aggiunge poi il ritrovamento di una sepoltura con spallette in laterizi, oltre alle murature già citate. All’interno di questo tesoro rinvenuto erano presenti almeno quattro individui. In antichità era pratica comune seppellire a fianco o all’interno degli edifici di culto. Lo stesso dicasi per l’inserimento di più defunti all’interno della stessa tomba (spesso in momenti differenti).
I resti di un’antica chiesa
Le fonti storiche riportano in questo punto la presenza della sola chiesa di San Gemignano. Nei suoi pressi è facile pensare come vi fossero dei cimiteri, che generalmente si sviluppavano vicini a edifici di culto. Si può dunque ipotizzare, con elevata probabilità, che siano stati intercettati strutture e pavimenti della chiesa stessa. Per quanto in maniera parziale, limitatamente alle fondamenta e alla pavimentazione, si potrà dunque indagare su una delle strutture di culto più antiche di Venezia.
Per comprenderne il valore storico, basti pensare che la sua datazione precede la costruzione della Basilica di San Marco, simbolo cittadino. Questa chiesa era lì ancor prima che la celebre piazza assumesse la conformazione attuale, attorniata dalle Procuratie. A distanza di più di un secolo, la Soprintendenza ringrazia l’opera di Federico Berchet e Giacomo Boni, che avevano condotto scavi simili tra il 1885 e il 1889. Al tempo intercettarono alcune murature proprio in quest’area della Piazza. Non erano però riusciti a inquadrare il tutto da un punto di vista storico.
La pianta di quei lavori, però, è risultata essere estremamente precisa. Un primo passo risultato di enorme importanza per l’applicazione delle moderne metodologie di scavo: “Piazza San Marco non è sempre stata così come la vediamo oggi, era molto diversa e ora non è facile immaginarla con canali che la attraversavano e con chiese che la caratterizzavano”.