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In Venezuela le coste sono state invase da un insolito sciame di meduse: cosa è successo?

Invasione di meduse in Venezuela: il mare cambia colore e l'intero settore della pesce è in crisi: cosa sta accadendo e perché

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È scattato un grave allarme sulle coste del Venezuela. Si registra infatti una vera e propria invasione. Insolita e a dir poco considerevole la presenza di uno sciame di meduse, che sta generando una gran preoccupazione tra gli abitanti. A ciò si aggiunge anche una problematica gravosa in termini economici, considerando l’influenza sulla pesca.

Allarme in Venezuela

L’invasione di meduse è stata segnalata nelle acque di numerose regioni turistiche del Venezuela. Parliamo ad esempio di Aragua, dove questo sciame insolito e inatteso ha trasformato radicalmente il paesaggio marino. Si è generato infatti uno scenario che ha dell’irreale.

I ricercatori e ambientalisti sono impegnati in una ricerca che possa garantire delle risposte concrete. L’invasione è in atto e non accenna a terminare, come confermato anche dall’Istituto di zoologia ed ecologia tropicale.

Si segnala nello specifico la presenza della medusa “palla di cannone”, che non ha preso di mira la sola Aragua, anzi. All’elenco delle zone travolte si aggiungono infatti località sulle coste centrali e occidentali del Venezuela, come La Guaira, Carabodo, Falcón e Zulia.

Ad oggi le ipotesi degli esperti sono varie. La più accreditata fa riferimento a delle variazioni notevoli della temperatura del mare. Questo tipo di alterazione, però, potrebbe derivare anche dall’alterazione della popolazione di predatori in queste aree. Non è però da escludere l’ipotesi di un aumento della disponibilità di cibo. Il tutto a causa dell’inquinamento da rifiuti industriali e domestici in atto.

Pesca in crisi

Di colpo le acque turchesi del Venezuela sono divenute variopinte. Un fenomeno impressionante, che sembra quasi frutto di effetti speciali cinematografici. Qualcosa di mai visto prima, considerando come a prima vista si può pensare che il mare sia di colpo fiorito.

Le immagini, per quanto intriganti, sono purtroppo profondamente disturbanti per i locali. I principali soggetti a essere danneggiati da tutto ciò sono i pescatori. Come detto, infatti, si tratta di un’invasione di meduse, che vantano corpi gelatinosi di differenti colori: viola, giallo, marrone, blu e trasparente.

Galleggiano principalmente nella parte settentrionale del Venezuela, dove il settore della pesca ha subito un durissimo colpo. Il quotidiano francese La Croix ha ascoltato un esperto pescatore del luogo, Elvis Morillo, di 59 anni. Ha spiegato come le meduse ci siano sempre state, ma capitava di vederne una ogni tanto, e solitamente alquanto piccole. Ora invece dominano le acque, il che rappresenta un grave problema per la fauna ittica.

Le reti dei pescatori sono stracolme di meduse palla di cannone, che avevano già invaso il Golfo del Messico. Sono scomparse le sardine e altri pesci di piccola taglia, come ha raccontato Gustavo Carrasquel, della Ong Azul Ambientalistas, creature che fungono da esche per la pesca.

Sul fronte politico si parla di cambiamenti climatici e inquinamenti connessi a perdite di idrocarburi e scarichi fognari. Una combinazione che avrebbe modificato la temperatura delle acque e allontanato i naturali predatori del territorio.

Alle meduse si aggiunge poi un corallo invasivo, che rappresenta il colpo di grazia per la pesca locale. A Chuao, ad esempio, si catturavano tra i 3mila e i 5mila chili di pesce a settimana. Ora la cifra varia tra 500 e 1000. L’unica soluzione, al momento, sarebbe quella di trovare una destinazione commerciale per le meduse, come fatto in Messico. Nel Golfo le si cattura per destinarle al mercato asiatico, con impieghi sia alimentari che farmaceutici.

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