SCIENZA

C'è vita nei luoghi più impensabili: il mondo "alternativo" che cambia tutto quello che sappiamo

Un nuovo mondo, sì, ma dove? Semplicemente sul pianeta Terra. Gli scienziati hanno scoperto che potrebbe esserci vita anche nelle zone più "inospitali" del nostro pianeta

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Fonte: 123rf

La Terra è davvero il pianeta più ospitale dell’Universo? E davvero è così ricco di vita così sembra? Colpo di scena: stando agli scienziati, non sarebbe così. O meglio, nonostante il nostro pianeta sia, a conti fatti, perfettamente abitabile, le cose potrebbero andare addirittura meglio con un sistema solare alternativo.

Sì, è vero, si tratta solo di ipotesi e teorie, ma questa particolare ricerca sta stimolando moltissimi esperti. Conduce infatti a porci una domanda: cosa sarebbe successo al nostro mondo se tutte, proprio tutte, le sue aree fossero state abitabili?

L’inospitalità e le orbite dei pianeti

Ma andiamo per ordine. Finora siamo sempre stati convinti che di tutti i pianeti conosciuti, la Terra sia quella più life-friendly, naturalmente portata ad abbracciare e ospitare la vita. Fin qui, niente da eccepire. Tuttavia, sappiamo bene che vaste aree del globo sono inabitabili, per diverse ragioni. E che, per di più, anche l’interno della nostra Terra è troppo caldo per poter essere anche soltanto esplorato.

Partendo proprio dall’inospitalità di queste aree, gli scienziati hanno iniziato a fare delle ipotesi e sono arrivati alla creazione di un sistema solare alternativo. Per farlo hanno mosso i primi passi dal fatto che anche se sappiamo che quando un pianeta ha un’orbita perfettamente circolare attorno alla sua stella, la distanza tra la stella e il pianeta non cambia mai, molti pianeti hanno delle orbite particolari, definite “eccentriche”, che ruotano in maniera ovale intorno alle loro stelle madri.

Ciò fa sì che questi pianeti, avvicinandosi alle loro stelle, vedano il loro clima cambiare in modo più o meno drastico. Gli scienziati hanno così ipotizzato che se una di queste orbite in particolare cambiasse, ci sarebbero dei cambiamenti anche nell’orbita terrestre. Di quale orbita parliamo? Di quella di Giove.

Giove, la Terra e il clima

A fare questa ipotesi è stato un team di ricercatori dell’Università della California. La squadra ha sfruttato i modelli più dettagliati basati sui dati aggiornati del sistema solare per stabilire che se la posizione di Giove rimanesse la stessa, ma la forma della sua orbita cambiasse, l’abitabilità del pianeta Terra subirebbe dei profondi cambiamenti, aumentando in maniera netta e sensibile.

In breve, se l’orbita di Giove spingesse l’orbita terrestre a diventare più eccentrica, parti della Terra si avvicinerebbero al Sole in specifici momenti. Così, per esempio, le parti della superficie terrestre che ora sono sotto lo zero si scalderebbero, aumentando le temperature nell’intervallo abitabile. Chiaramente, in questo ipotetico sistema solare alternativo, l’avvicinamento non sarebbe drastico o drammatico: avrebbe lo stesso effetto delle stagioni, rendendo ospitali le zone attualmente ostili in modo piacevole e graduale.

I movimenti dei pianeti e le nuove scoperte

Si tratta, di teorie, sì, lo abbiamo già detto. Ma attenzione a non dare per scontati questi studi. Grazie a questa ipotesi e alle relative valutazioni, gli scienziati sono infatti stati in grado di concludere che il movimento di un pianeta gigante è importante nella ricerca per fare previsioni sull’abitabilità dei pianeti in altri sistemi.

Ciò significa che per trovare nuovi mondi abitabili occorre valutare l’influenza di ogni corpo celeste nei dintorni e fare delle ricerche per comprendere ogni tipo di influenza. Solo così, un giorno, troveremo davvero dei nuovi mondi.

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