SCIENZA

C'è vita su Europa, la luna di Giove? L'intuizione che cambia tutto

Europa è tra i pochi candidati del Sistema Solare a poter sostenere forme di vita: ecco come l’ossigeno raggiunge l’oceano liquido della luna di Giove

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Fonte: NASA/JPL-Caltech

La superficie di Europa è tra le più lisce dell’intero Sistema Solare: completamente ricoperto da uno spesso strato di ghiaccio, il satellite mediceo appare attraversato da lunghe striature incrociate simili a fratture, che formano i cosiddetti “terreni caotici”, in cui si confondono crepe e pianure. Non ci sono crateri da impatto né montagne su Europa, il che lascia pensare ad un processo di continuo rinnovamento del suo guscio ghiacciato.

La quarta luna di Giove è appena più piccola della nostra, e secondo gli scienziati è insieme a Marte e Titano, uno dei satelliti di Saturno, l’unico serio candidato del Sistema Solare a poter ospitare la vita oltre la Terra. Un nuovo studio appena pubblicato sulla rivista Geophysical Research Letters rivela che è proprio dai terreni caotici che potrebbe venire la soluzione al grande interrogativo sulla possibilità di vita sulla luna di Giove.

La ricerca di vita su Europa

La strada che ha condotto alle incredibili immagini della sonda Juno è una storia lunga secoli. Europa fu osservata per la prima volta nel 1610 da Galileo Galilei grazie ad un telescopio a rifrazione. Fu poi avvicinata negli anni 70 dalle sonde Pioneer 10 e Pioneer 11, e a qualche anno di distanza dalle sonde sorelle Voyager – che di passaggio nel sistema di Giove hanno inviato nel 1979 le prime immagini dettagliate della superficie del satellite.

È più o meno a partire dagli stessi anni che la comunità scientifica si interroga sulla possibilità che Europa possa ospitare la vita: non soltanto perché potrebbe esistere un oceano liquido sotto la superficie ghiacciata della luna, ma potrebbe esserci su Europa anche un’intensa attività vulcanica. L’acqua allo stato liquido è essenziale per la vita anche oltre l’atmosfera terrestre, e l’attività vulcanica è tra i pochi fenomeni in grado di generare il calore necessario per impedirne il congelamento.

Nel 1995 è stata lanciata la sonda Galileo, che ha inviato sulla Terra alcune immagini molto dettagliate della superficie di Europa, lasciando intendere che esista davvero uno strato di acqua liquida sotto la superficie ghiacciata della luna medicea. Fu Hubble a dare la conferma definitiva della presenza di acqua nelle profondità di Europa, quando osservò sulla superficie del satellite dei getti d’acqua liquida alti fino a 200 chilometri.

Se sulla liscia superficie di ghiaccio di Europa le temperature raggiungono i -150°C, nel sottosuolo della luna si nasconde un mondo diverso, ancora tutto da esplorare.

Ossigeno nell’Oceano di Europa?

Un gruppo di ricercatori dell’Università del Texas ha recentemente pubblicato i risultati di una simulazione che sembrano provare un’affascinante ipotesi: gli oceani sotterranei di Europa potrebbero ottenere dalla crosta ghiacciata l’ossigeno necessario a sostenere la vita.

L’atmosfera di Europa contiene ossigeno molecolare, che si forma a causa delle radiazioni ionizzanti provenienti dalla magnetosfera Giove. Con un processo noto come radiolisi, queste “disgregano” il ghiaccio superficiale separando idrogeno ed ossigeno: mentre l’idrogeno è abbastanza leggero da sfuggire all’attrazione gravitazionale per essere disperso nello spazio, però, l’ossigeno rimane nell’atmosfera di Europa.

Ma c’è di più: l’ossigeno di Europa potrebbe interagire con l’oceano liquido sottostante, che quindi potrebbe essere davvero in grado di sostenere la vita.

L’ipotesi più probabile è che l’ossigeno venga trasportato in profondità dall’acqua salata, spiega Marc Hesse della UT Jackson School of Geosciences, tra gli autori dello studio. Tutto ciò avverrebbe proprio sfruttando i passaggi offerti dalle crepe dei “chaos terrains”. I risultati della simulazione mostrano che non soltanto il trasporto è possibile, ma che la quantità di ossigeno trasportata “facendo l’autostop” sulla salamoia attraverso i terreni caotici potrebbe essere simile a quella degli oceani della Terra.

Il nuovo studio, conclude Hesse, “fornisce una soluzione a quello che è considerato uno dei problemi in sospeso dell’abitabilità dell’oceano sotterraneo Europa”. Sarà la missione della NASA Europa Clipper, il cui lancio è previsto per il 2024, a darci nuovi indizi sui misteri di Europa.

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