Cos'è e come funziona una VPN
La VPN è uno strumento fondamentale per navigare in rete in modo sicuro: è una rete personale con accesso remoto o site-to-site.
Sempre più spesso sentiamo parlare di sicurezza in rete, di come sia labile e di come i nostri dati sensibili possano viaggiare ed essere incanalati in ambiti a noi poco graditi. Il rischio che questo possa accadere si verifica quando siamo fuori dal nostro ambito domestico, soprattutto se capita di connettersi ad una rete Wi-Fi esterna: che sia quella di una caffetteria, di uno studio o di un’altra attività commerciale, i controlli spesso sono davvero minimi. In casi come questo, però, non c’è da preoccuparsi: la VPN è una soluzione incredibilmente valida per far sì che ciò non accada!
Ma come si usa la VPN, e cos’è esattamente? Come abbiamo anticipato poco sopra, la VPN è uno strumento capace di proteggere la propria connessione, camuffando l’indirizzo IP e nascondendo la vostra identità sia nel traffico in entrata dei dati che nel traffico di uscita. In questo articolo di Libero Tecnologia vedremo insieme nello specifico come funziona una VPN, a cosa serve una VPN e i suoi scopi principali. Sembra un sistema complicato, ma grazie a queste indicazioni potrete comprendere agevolmente l’utilizzo e il pregio di una VPN.
VPN: Virtual Private Network
La Virtual Private Network (VPN) è una rivoluzione nell’ambito della protezione virtuale. È una rete personale capace di mascherare il proprio indirizzo IP una volta che si effettua l’accesso a Internet. Cosa significa, in poche parole? Significa che il vostro traffico di dati e informazioni personali sarà protetto da attacchi esterni, criminalità informatica e sistemi poco chiari. Sfruttando il sistema del tunneling, una rete VPN ha caratteristiche particolari e diversificante a seconda della tipologia, non necessita di cavi o collegamenti – essendo un sistema completamente virtuale – e comporta notevoli vantaggi a chi la utilizza.
Un ponte protetto di connessione
Sostanzialmente quindi, una rete VPN crea una sorta di collegamento o ponte virtuale, attraverso il quale è possibile accedere con delle proprie credenziali private (nome utente e password). Perché si parla di ponte? Perché la vostra connessione protetta si connetterà ad uno dei server VPN principali, che farà poi da filtro e da tramite permettendovi di connettervi alla connessione che desiderate. Una rete VPN è sempre riservata, anonima e accessibile.
Quando si usa una rete VPN
Una VPN può essere utilizzata in vari ambiti. Il più comune probabilmente è quello degli uffici, dove che permette ai dipendenti di poter lavorare ovunque senza che siano fisicamente in ufficio (utile in caso di trasferte o lavoro da casa), connettendosi però agli stessi file e cartelle che sono presenti nel luogo di lavoro. Inoltre, una connessione VPN abbatte le cosiddette “barriere geografiche”, permettendovi di accedere a qualsiasi contenuto senza la restrizione legata al paese di provenienza. Un esempio? Qualora desideriate sfogliare l’intero catalogo di Netflix (non solo quello italiano), una rete VPN può permettermelo. Allo stesso modo, i residenti all’estero che desiderano vedere in streaming dei contenuti riservati esclusivamente al mercato italiano, potranno farlo agevolmente: tutto questo, grazie alle reti VPN.
Utilizzare una VPN: gratis o a pagamento?
Iniziamo con le (poche) note dolenti: quali VPN scegliere? Ebbene sì, tante sono le reti alle quali è possibile rivolgersi per essere certi di navigare in maniera sicura. Iniziamo subito con il dire che ogni VPN ha delle specifiche diverse, e che quindi vi ritroverete a scegliere in base all’utilizzo che dovete farne. È importante però sottolineare e mettervi in guardia rispetto alle VPN free (gratuite) nelle quali potrete incappare. Queste ultime, infatti, non hanno garanzia di sicurezza e anzi, talvolta sono “specchietti per le allodole” che mirano proprio a rubare i vostri dati personali. Ne consegue che un’ottima VPN è difficile trovarla con un sistema gratuito.
Come vengono protetti i dati
Come funziona una VPN in termini semplici? Abbiamo già accennato al tunnelling, che possiede questo nome non casuale. Il tunneling è infatti un vero e proprio “tunnel” di comunicazione fra i due nodi della rete, che in alcune VPN si trova pure e in altre adotta invece un sistema ibrido, ancora più sicuro. Perché, però, abbiamo bisogno di questo tunnel? I dati sulla rete viaggiano in pacchetti di informazioni definite da un punto ad un altro utilizzando un modo cifrato, ma questi pacchetti sono visibili a chiunque e – di conseguenza – accessibili.
Immaginate i vostri pacchetti percorrere una strada che però non è dritta, ma possiede diramazioni e svincoli: da quelle aperture possono arrivare occhi indiscreti, che potrebbero rubare i vostri dati. Ecco spiegata l’importanza del tunneling: un percorso lineare, dritto e chiuso, senza diramazioni, che porta il vostro pacchetto dal punto A al punto B rendendo il transito delle informazioni invisibile.
Perché sono nate le VPN
È davvero così importante proteggere questi dati, in fondo? La risposta è ovviamente sì, ed è il motivo per il quale sono nate per la prima volta le VPN. Queste connessioni criptate consentono di proteggervi da spionaggi di qualsiasi tipo, e si rivelano particolarmente efficaci in una realtà aziendale che ha bisogno di trasmettere informazioni di un certo peso tramite la rete. Utilizzare una VPN, inoltre, significa anche garantire a sé stessi un livello di privacy davvero alto, dal momento che il vostro indirizzo IP non sarà mai visibile. Verrà visualizzato al suo posto l’indirizzo IP del server della VPN, che verosimilmente potrebbe trovarsi anche dalla parte opposta del vostro paese di provenienza.
I protocolli di una VPN
La VPN fa uso di diversi protocolli di cifratura, alcuni molto comuni e altri più particolari. Generalmente i maggiori protocolli della VPN si individuano in:
- PPTP, protocollo by Microsoft, probabilmente il più conosciuto nel mondo delle VPN. Per quanto conosciuto, oggi ci sono scelte decisamente più sicure da poter effettuare;
- OPENVPN, un protocollo open source tra i più complessi ma, al contempo, anche fra i più sicuri. Supporta diversi algoritmi di cifratura e permette di scaricare anche programmi pre-configurati atti a supportare l’utente nell’installazione;
- SSTP, un protocollo buono e affidabile basato su Windows;
- IPsec;
- IKEv2.
I vari tipi di connessione VPN
Ora che abbiamo incamerato molte informazioni sulle VPN, passiamo a parlare della divisione di reti ad accesso remoto e reti con accesso site-to-site. Le connessioni VPN ad accesso remoto consentono di entrare in un server di una rete privata semplicemente attraverso la rete di internet. È possibile quindi, come accennavamo prima, utilizzare il proprio PC di casa per connettersi con il server della propria azienda e ritrovarsi quindi tutti i dati, file e cartelle che si avrebbero sul luogo di lavoro. Una sorta di collegamento privato e sicuro, che vi permetterà di lavorare ovunque in sicurezza.
Diversamente dalla connessione VPN ad accesso remoto, la connessione VPN site-to-site vi permette di connettervi ad una rete privata tramite un router personalizzato e privato. In poche parole, posizionando il router VPN nelle sedi che desiderate, sarete certi di avere una connessione sicura in più punti nel mondo.
Come accedere alla VPN
Passiamo quindi alla pratica: come si accede ad una rete VPN? In realtà il processo è molto semplice, anche se molto dipende dal tipo di protocollo adottato. Diciamo che genericamente bisogna autorizzare l’accesso e assicurare la trasmissione, che avviene più o meno in questo modo: il client contatta il server, che a sua volta notifica la presenza. A questo punto il client chiede al server l’identificazione, e il server verifica il tentativo di connessione autorizzata. Successivamente, il server risponde positivamente autorizzando il client alla comunicazione, e a questo punto di ha il vero e proprio “dialogo” fra i due poli.