Zecche, perché mordono e i trucchi per tenerle alla larga
Le zecche sono responsabili di malattie di vario tipo, ma è possibile tenerle lontane sfruttando una serie di trucchi e consigli utili
Piccole, ma potenzialmente pericolose. A cadenza regolare si torna a parlare delle zecche, parassiti che spesso occupano la cronaca locale con notizie allarmanti. Nei giorni scorsi, ad esempio, una 70enne è morta in Sardegna proprio a causa di una di queste punture, scatenando un certo allarmismo. C’è davvero da preoccuparsi?
Le specie conosciute in tutto il mondo sono quasi mille: tutte sono accomunate dalla “passione” per il sangue, la loro principale fonte di nutrimento. In seguito a questi morsi, si possono diffondere agenti patogeni negli organismi dell’uomo o di un altro animale, con conseguenti malattie. L’estate è il loro periodo ideale, un po’ come succede nel caso delle zanzare.
Le zecche non sono altro che artropodi e le loro dimensioni possono variare da pochi millimetri fino a un centimetro, a seconda della specie di appartenenza. Corpo e capo non sono facilmente distinguibili, inoltre hanno una bocca in grado di penetrare nella pelle e succhiare il sangue. Sono diffuse anche in Europa, inoltre il loro ciclo biologico è caratterizzato da quattro stadi, vale a dire uovo, larva, ninfa e adulto. Il sangue serve proprio a completare il passaggio da uno stadio all’altro. Possono provocare molte malattie, più o meno pericolose, tra cui l’encefalite e la malattia di Lyme di cui si sente parlare sempre più di frequente.
Trucchi per tenere lontane le zecche
Prevenire è meglio che curare, come diceva un vecchio spot, valido come non mai nel caso delle zecche. Esistono degli stratagemmi per tenerle lontane, ci si può affidare con fiducia a quanto spiegato dall’Istituto Superiore di Sanità. In particolare è consigliabile coprire le gambe quando si frequentano luoghi a rischio come boschi o prati, utilizzando pantaloni preferibilmente lunghi. Addentrarsi nelle zone in cui l’erba è più alta, poi, non è affatto un bene perché le zecche si trovano nascoste proprio in questa vegetazione. Quando si frequentano i sentieri durante le escursioni, inoltre, si dovrebbe controllare con attenzione la pelle per capire se uno di questi parassiti è entrato in azione.
Comportamenti da evitare
Normalmente le zecche tendono a localizzarsi sulla testa, sul collo, le ginocchia e sui fianchi. Nel caso di cani e gatti, invece, esistono appositi prodotti che prevengono la comparsa dei pericolosi animali. In caso di puntura sull’uomo, sempre in base ai consigli dell’ISS, non si deve mai rimuovere la zecca con violenza oppure con fiammiferi o accendini come avviene spesso quando si è poco prudenti: bruciare il parassita non serve a nulla, anzi si rischia di fargli iniettare ancora più liquido infetto. È preferibile utilizzare una pinzetta, rimuovendo la zecca con delicatezza, con una leggera rotazione. Altra accortezza è quella di non schiacciare il corpo dell’animale, sempre per non trasmettere altri agenti patogeni.
Insetti e parassiti sono minacciosi come non mai in estate e una conferma in tal senso si è avuta nell’ultima settimana in cui hanno destato preoccupazione le zanzare responsabili della febbre Dengue. Nel caso delle zecche, la minaccia non è inferiore. Caldo e umidità sono le condizioni ideali per la loro comparsa: l’attenzione deve rimanere alta in maniera costante, anche se gli esperti hanno consigliato di non lasciarsi andare a inutili allarmismi. Questi animali esistono da sempre e la gestione delle loro punture può essere affrontata senza grossi problemi.