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Zanzara Aedes Aegypti: come riconoscere l'insetto che trasmette la febbre Dengue

La febbre Dengue viene causata principalmente dalla puntura di una zanzara africana, l'Aedes Aegypti, tra le specie più aggressive in assoluto

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Dengue, la zanzara responsabile Fonte foto: 123RF

Nelle ultime ore è stato lanciato un allarme da non sottovalutare che riguarda la febbre Dengue. L’aumento dei casi a Singapore è stato favorito da una serie di fattori climatici non meglio precisati che hanno accelerato la riproduzione delle zanzare, vettori principali del virus. Per il momento la situazione è circoscritta e riguarda il solo paese asiatico, mentre non è coinvolto in alcun modo il continente europeo.

Saperne di più sulla zanzara responsabile dell’infezione è comunque utile. Si tratta dell’Aedes Aegypti, esemplare originario dell’Africa e diffuso nelle regioni tropicali. Questo insetto, inoltre, è noto anche con nomi diversi, vale a dire “zanzara tigre egiziana” e “zanzara della febbre gialla”. Alle nostre latitudini non c’è da preoccuparsi sulla sua eventuale presenza, in primis per motivi meteorologici.

Questa zanzara, infatti, non è in grado di sopravvivere alle temperature invernali, dunque si può ben capire come la febbre Dengue sia limitata a una sola zona del mondo come sta avvenendo in questi giorni. Spesso ci si chiede cosa succederebbe se si eliminassero tutte le zanzare del pianeta, e la risposta non è così scontata, visto che persino queste specie sono fondamentali per la catena alimentare. Lo stesso discorso vale per l’Aedes Aegypti che ha delle dimensioni comprese fra i 3 e i 7 millimetri. Il suo aspetto, inoltre, ricorda quello delle zanzare tigre che tormentano puntualmente ogni estate.

Attenzione alle acque stagnanti

La distinzione rispetto alla zanzara a cui si è maggiormente abituati in Europa sta tutta in un disegno molto particolare che si trova nella parte superiore del torace dell’Aedes Aegypti, nello specifico una lira. Le striature bianche, inoltre, sono meno visibili rispetto alle altre zanzare. Tra l’altro, l’insetto responsabile della febbre Dengue ha una caratteristica da cui stare volentieri alla larga. Si tratta infatti di un animale molto aggressivo, in grado di rimanere attivo sia di giorno che nelle prime ore della sera. Come avviene per tutte le altre zanzare, poi, le acque stagnanti sono un’attrazione irresistibile per questi insetti che depositano proprio in prossimità di pozzetti e sottovasi le loro uova.

Periodo di diffusione

Oltre all’Africa, anche l’Asia è il continente che desta maggiori preoccupazioni quando si parla di queste specie.

Di recente, ad esempio, la zanzara coreana è arrivata in Italia, mentre invece il nostro paese è decisamente al sicuro in questo momento per quel che riguarda l’Aedes Aegypti. Quest’ultima si riproduce principalmente tra aprile e ottobre, con un ciclo di sviluppo completo che può andare dai 10 giorni a poche settimane. Le uova fanno sviluppare delle larve e, al termine di quattro fasi di crescita, le zanzare in questione cominciano ad assumere le forme che tutti conoscono.

Bastano pochi giorni di vita, tra l’altro, per l’accoppiamento. Sono le femmine a rappresentare il maggior pericolo, in quanto hanno bisogno di sangue per nutrirsi e produrre le uova. Oltre alla febbre Dengue, caratterizzata da dolori articolari molto forti e mal di testa cronici, la zanzara Aedes Aegypti può provocare con la sua puntura altri due virus. Il primo è il Chicungunya (la cui prima epidemia è stata descritta in Tanzania 70 anni fa) e lo Zika di cui si è sentito parlare non molto tempo fa per i possibili rischi per la salute.