SCIENZA

Qui è nascosto un giacimento incredibile di diamanti

C'è un pianeta a 40 milioni di anni luce dalla Terra che dicono sia fatto di diamanti: cosa sappiamo di 55 Cancri e perché ossessiona gli scienziati.

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Un pianeta simile alla Terra che racchiude al suo interno un incredibile giacimento di diamanti. Quando gli astronomi hanno scoperto 55 Cancri non potevano credere ai propri occhi: conosciuto anche come pianeta Janssen, si tratta di un esopianeta che orbita attorno alla sua stella in 18 ore e con un nucleo composto principalmente di carbonio (diamanti e grafite), ferro, carburo di silicio e possibili silicati. Eppure dalla prima analisi pubblicata nel 2012, questa descrizione ha subito delle variazioni. La Super-Terra 55 Cancri ancora oggi ossessiona gli scienziati per via delle sue “stranezze”.

La scoperta della Super-Terra 55 Cancri

55 Cancri è un esopianeta, o meglio una Super-Terra: sebbene siano evidenti le somiglianze con il nostro Pianeta, ha un diametro del 60% più grande rispetto a quello terrestre ed è 8 volte più massiccio. La sua densità è talmente alta da esserlo quasi più del piombo.

La sua scoperta risale al 2004 ed è stata una vera sorpresa per la comunità scientifica. “Gli astronomi hanno scoperto il pianeta nel 2004 dopo aver osservato lo spettro della sua stella madre, 55 Cancri A, una delle due stelle in un sistema binario a circa 40 anni luce dalla Terra nella costellazione del Cancro -spiega Space.com-. Ci sono almeno altri quattro pianeti nello stesso sistema, per lo più scoperti prima del 55 Cancri. Il team (guidato da Barbara McArthur dell’Università del Texas ad Austin) ha scoperto sottili rimorchiatori sulla stella madre che potrebbero essere spiegati con la presenza di un altro pianeta. Mentre l’esistenza del pianeta è stata messa in discussione da un secondo gruppo di ricerca nel 2005, un gruppo separato nel 2006 l’ha confermata”.

Questo particolare e insolito esopianeta sin da subito ha diviso gli esperti ma, a una prima analisi, gli astronomi sono giunti alla conclusione che fosse composto principalmente da carbonio, ferro e carburo di silicio. Proprio per tale ragione qualcuno ha avanzato l’ipotesi che fosse interamente fatto di diamanti.

Janssen è davvero fatto di diamanti?

Ma questa ipotesi è davvero plausibile? La definizione di “pianeta di diamanti” risale al 2012, ma nel corso del tempo la ricerca astronomica non si è mai fermata proprio per trovare una conferma (o una smentita) a tale ipotesi. In particolare questa idea è stata contestata da una astronoma dell’Università dell’Arizona, Johanna Teske, secondo la quale lo studio del 2012 sarebbe inesatto.

La Teske ha scoperto in una nuova ricerca che la stella ospite di 55 Cancri ha il 25% in più di ossigeno rispetto al carbonio: “In teoria, 55 Cancri e potrebbe ancora avere un alto rapporto carbonio-ossigeno ed essere un pianeta diamante, ma la stella ospite non ha un rapporto così alto. Quindi, in termini di due blocchi di informazioni utilizzati per la proposta iniziale del ‘pianeta-diamante’ – le misurazioni dell’esopianeta e le misurazioni della stella – le misurazioni della stella non lo confermano più”.

Gli ultimi studi e le ipotesi degli astronomi

Gli studi sul pianeta Janssen sono ancora in corso e gli astronomi non hanno mai smesso di indagare circa la sua strana natura. Negli ultimi anni hanno osservato 55 Cancri utilizzando i telescopi spaziali Hubble e Spitzer, pubblicando nuovi dati tra il 2013 1 il 2016 secondo i quali sulla superficie della Super-Terra vi sarebbe attività vulcanica con una massiccia presenza di lava, cosa che spiegherebbe gli ingenti sbalzi di temperatura tra il giorno e la notte.

L’analisi dell’atmosfera ha suggerito, inoltre, che 55 Cancri avrebbe un involucro costituito principalmente da idrogeno ed elio, quindi che sarebbe più simile a un gigante gassoso rispetto alla Terra. In ultimo, c’è un altro interessante studio pubblicato nel dicembre 2022 su Nature Astronomy.

Questa nuova ricerca ha misurato l’oscillazione del pianeta (la sua velocità radiale) mentre si muoveva attorno alla sua stella ospite, chiamata Copernicus, provocando una leggera eclissi. Utilizzando uno strumento chiamato EXtreme PREcision Spectrometer (EXPRES) presso il Lowell Discovery Telescope dell’Osservatorio Lowell in Arizona hanno scoperto che il pianeta Janssen orbita attorno a Copernicus lungo l’equatore della stella e ciò suggerisce che si sia formato lontano da essa, salvo poi subire l’effetto della forte attrazione gravitazionale della stella che, nel frattempo, alterava l’orbita del pianeta.

Alcuni studiosi hanno anche cercato di capire se potrebbe esserci vita su Janssen, ma la risposta è più che negativa: “Probabilmente fa così caldo che nulla di cui siamo a conoscenza sarebbe in grado di sopravvivere in superficie – ha affermato l’autrice principale dello studio Lily Zhao, ricercatrice presso il Center for Computational Astrophysics (CCA) del Flatiron Institute di New York City -. Speriamo di trovare sistemi planetari simili al nostro e di comprendere meglio i sistemi che conosciamo”.

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