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SCIENZA

Spazio, scoperto un esopianeta simile alla Terra: ma è invivibile

Ha un'atmosfera a strati simile a quella terrestre ma le temperature arrivano a 3200 gradi: è molto simile alla Terra ma invivibile, il nuovo esopianeta scoperto dagli scienziati

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Spazio, scoperto un esopianeta simile alla Terra: ma è invivibile Fonte foto: iStock

Da sempre l’uomo è affascinato dallo spazio profondo: perché pensa, spera o teme di trovarci un altro mondo simile al nostro, popolato di creature intelligenti. Sappiamo che una forma di vita avanzata non esiste nel nostro Sistema Solare: e allora perché non cercarla su pianeti fuori dal Sistema Solare?

Si chiamano esopianeti, e sono moltissimi. C’è per esempio questo, che ha un campo magnetico – una condizione fondamentale per l’abitabilità. Recentemente, ne è stato individuato un molto interessante: avrebbe delle caratteristiche che lo rendono molto simile alla nostra Terra. Con una sola, piccola, differenza: è assolutamente invivibile.

L’esopianeta simile alla Terra

L’esopianeta si chiama WASP-189b, e si trova nella costellazione della Bilancia, a 322 anni luce dalla Terra. Il motivo che ha fatto sobbalzare gli scienziati è la sua atmosfera a strati, molto simile a quella terrestre. La scoperta è stata pubblicata sulla rivista scientifica Nature Astronomy  da un team internazionale di ricercatori.

Le osservazioni sono state fatte con il telescopio spaziale Cheops e da HARP, il telescopio cacciatore di esopianeti, e hanno misurato la luce proveniente dalla stella intorno cui ruota WASP-189b. La luce passa attraverso l’atmosfera del pianeta e viene in parte assorbita, come lo strato di ozono fa sulla Terra.

La luce passa attraverso i gas presenti nell’atmosfera dell’esopianeta, che assorbendola rilasciano una sorta di impronta digitale. Da queste impronte, una di seguito all’altra, i ricercatori hanno potuto identificare le sostanze di cui ogni strato è composto. Il ruolo più importante ce l’ha l’ossido di titanio, che potremmo dire essere l’ozono di WASP-189b.

“Nella nostra analisi abbiamo visto che le impronte digitali dei diversi gas erano leggermente alterate”, ha spiegato la dottoressa Bibiana Prinoth, dell’Università di Lund, che è a capo del progetto. “Crediamo che forti venti possano generare queste alterazioni. E poiché le impronte digitali dei diversi gas sono state alterate in modi diversi, pensiamo che questo indichi che essi esistono in strati diversi”.

L’atmosfera degli esopianeti rimane un mistero per gli scienziati, soprattutto per quelli giganteschi come WASP-189b. Questa scoperta getta nuova luce su un mistero dello spazio, ma serviranno comunque tecnologie avanzate per approfondirla: data analysis, modelli generati a computer e telescopi spaziali sempre più potenti.

Perché questo esopianeta è invivibile

Nonostante l’atmosfera stratificata e la forma schiacciata ai poli come la Terra, WASP-189b però ha anche molte differenze con il nostro pianeta. Prima di tutto, è molto più grande: ha due volte le dimensioni di Giove. E poi è estremamente caldo: parliamo di temperature da migliaia di gradi3200, in particolare, è quello che dicono le analisi del telescopio spaziale Cheops. E questo lo rende, ovviamente, invivibile.

Il motivo per cui è così caldo è l’estrema vicinanza alla stella intorno a cui ruota, che è venti volte minore rispetto alla distanza tra Terra e Sole: su WASP-189b un anno dura solo 2.7 giorni. Per capirci: un anno su Venere, che è un inferno di temperature record e atmosfera acida (che abbiamo comunque deciso di andare a esplorare), dura 224.5 giorni. Su Mercurio, il pianeta del Sistema Solare più vicino al Sole, 88 giorni.