Dopo gli incendi in California, a Los Angeles c'è un problema con l'acqua
L'acqua non è più sicura a Los Angeles: dopo i vasti incendi che hanno colpito la California lo stress della rete idrica ha portato anche contaminazioni chimiche
Negli Stati Uniti si sta manifestando un grande problema nella “città degli angeli”: dopo gli incendi l’acqua non è più sicura.
È allarme per gli impianti idrici a secco, per le perdite e i cali di pressione, oltre che per il rischio di contaminazione.
L’acqua non è più sicura a Los Angeles
Gli incendi che hanno devastato l’area di Los Angeles lasciano uno scenario drammatico: migliaia di edifici distrutti, comunità come Pacific Palisades, Altadena e Pasadena profondamente trasformate e molte famiglie sfollate. Tuttavia, una delle problematiche più urgenti sembra essere meno visibile ma altrettanto pericolosa: la contaminazione dell’acqua potabile.
I vasti incendi, oltre a devastare case, infrastrutture e sviluppare fenomeni pericolosi come i tornado di fuoco, possono rendere insicuri gli impianti idrici. Questo accade per una serie di motivi, a cominciare dall’enorme quantità di acqua necessaria per spegnere le fiamme, che spesso prosciuga le riserve disponibili. I sistemi idrici non sono progettati per sostenere l’intensa pressione dovuta a interventi massicci dei vigili del fuoco e ciò può provocare perdite incontrollate e cali di pressione. Inoltre, l’interruzione dell’energia elettrica rallenta il reintegro dell’acqua nei serbatoi, esponendo il sistema a rischi di contaminazione chimica.
Un altro aspetto critico è rappresentato dai danni fisici subiti dalle infrastrutture idriche. Il calore intenso degli incendi può deformare i tubi di plastica e i contatori dell’acqua, rilasciando sostanze tossiche pericolose nell’acqua. Inoltre, il fumo e altre particelle presenti nell’aria possono infiltrarsi negli impianti, mentre le rotture nelle condutture favoriscono l’ingresso di contaminanti.
Tra i composti identificati in casi simili figurano sostanze cancerogene come il benzene, in grado di causare sintomi immediati quali nausea, mal di testa e irritazioni cutanee. Alcuni materiali plastici, poi, assorbono tali sostanze come spugne, rilasciandole gradualmente nell’acqua anche dopo mesi dall’incendio.
Le possibili soluzioni
Gli avvisi emessi dalle autorità locali avvertono: l’acqua non è più sicura. Così si accendono i riflettori su un problema che, purtroppo, non è nuovo. Eventi simili sono stati osservati in passato, come nel caso degli incendi di Maui nel 2023 e del devastante Camp Fire a Paradise, in California, nel 2018. Tuttavia, nonostante l’esperienza maturata, il recupero dei sistemi idrici contaminati richiede tempo e un’attenta pianificazione.
È fondamentale che i residenti prestino attenzione agli annunci delle autorità sanitarie e dei fornitori di acqua potabile. Il primo passo è eseguire test chimici accurati per determinare il livello di contaminazione. Fortunatamente, nel 2024 è stata pubblicata la prima guida specifica per aiutare i sistemi idrici a rispondere agli incendi e a recuperare in sicurezza. Questa guida fornisce indicazioni importanti su come testare e trattare l’acqua, evitando sprechi di risorse o analisi inefficaci.
Uno degli errori più comuni commessi dai residenti è affidarsi a test privati che, spesso, non rispettano gli standard necessari. In molti casi, i campioni d’acqua vengono prelevati in modo scorretto o analizzati per sostanze non pertinenti, portando a risultati inutilizzabili. Inoltre, trattare l’acqua senza conoscere i livelli esatti di contaminazione può essere pericoloso, poiché i dispositivi domestici di filtrazione non sono progettati per gestire livelli elevati di sostanze chimiche tossiche.
Le autorità devono agire rapidamente per esaminare l’acqua e condividere i risultati con il pubblico. Solo dopo che i rischi saranno chiariti, i proprietari degli impianti potranno valutare se commissionare ulteriori analisi specifiche, specialmente se le tubature domestiche sono state danneggiate o penetrate da acqua contaminata.
Nonostante la comunità californiana si trovi alle prese con un problema difficile, c’è speranza. Grazie al supporto degli esperti e una collaborazione tra cittadini e autorità, il recupero dei sistemi idrici è possibile. Le esperienze passate dimostrano che il ripristino di una situazione di sicurezza è raggiungibile, anche se richiede pazienza e coordinamento.