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SCIENZA

Rischio incendi e caldo record, a causa del cambiamento climatico individuata la "Los Angeles italiana"

La Sicilia in fiamme come la California: responsabilità umane enormi nella gestione dell'acqua dolce

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In questo periodo, inevitabilmente, si fa un gran parlare della critica condizione della California. Leggiamo analisi dettagliate di ciò che è successo e da oltreoceano critichiamo aspramente la cattiva gestione del territorio e delle risorse idriche. Lo stesso però accade in Italia, dove la Sicilia è stata di fatto indicata come la nostra California. Disastri ambientali annunciati e ignorati, fino alla prossima estate rovente.

Crisi climatica in Sicilia

Il Wwf Italia ci ricorda che nell’arco degli ultimi dodici mesi, riconosciuti ufficialmente come i più caldi mai registrati, la Sicilia abbia subito ingenti danni a causa del cambiamento climatico. L’isola è caratterizzata da una condizione difficoltosa di partenza, essendo nel cuore del Mediterraneo, ovvero di un hot spot climatico. La vulnerabilità naturale, però, va a sommarsi a una lunga lista di responsabilità umane, cui non si pone alcun freno.

Un elenco nel quale trovano spazio elementi di stampo globale, come l’uso allarmante di combustibili fossili, l’innalzamento delle temperature e l’effetto serra. Un mix che sta mettendo in ginocchio il nostro mondo e fa gridare gli scienziati all’allarme da decenni ormai.

Al tempo stesso, però, in Sicilia occorre evidenziare delle responsabilità totalmente locali. In cima troviamo senza dubbio il modo fallimentare con il quale è stata tutelata, gestita e monitorata l’acqua dolce.

Sicilia, l’estate 2024

Ricordiamo tutti come la siccità abbia avvolto e danneggiato la Sicilia nell’estate 2024. Un vero e proprio disastro, provocato però non soltanto dalla mancanza di precipitazioni. Si era ben a conoscenza del trend meteo e idrologico, eppure si è rimasti a guardare, o quasi.

Le statistiche parlano chiaro e il deficit idrico era di -81,7% già nel 2022 rispetto al 1991-2000. Sarebbero stati benefici degli interventi sulle infrastrutture idriche, però mai portati a termine e, in alcuni casi, mai avviati.

Parlare di Los Angeles italiana per la Sicilia ha dunque senso. La Regione vanta 47 invasi, le cui capacità arrivano a circa 1,1 miliardi di metri cubi d’acqua. Appena 30 però sono in esercizio e alcuni di questi soltanto parzialmente.

Il Wwf Italia evidenzia come “il volume complessivo autorizzato era di 997 milioni, di cui 289 non utilizzabili per mancata manutenzione ed inefficienze varie. L’Autorità di bacino ha previsto 12 interventi da realizzare su altrettanti invasi, per un totale di 55.405.000 euro, che consentirebbero di rimuovere 903.270 metri cubi di sedimenti”.

In questa condizione, non è difficile capirlo, la siccità ha tremendamente aggravato lo stato delle cose, favorendo gli incendi. Ne sono stati registrati 1.288 nel solo 2024. Un aumento notevole, a dir poco, rispetto ai 509 dello stesso periodo nel 2023. Ecco le cause principali:

  • cambiamenti climatici;
  • ondate di calore;
  • siccità;
  • incendi dolosi.

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