Amazon vuole azzerare i detriti dei suoi satelliti
Project Kuiper si prepara al dispiegamento su vasta scala della sua costellazione di satelliti e annuncia l'adesione alla Carta Zero Detriti dell'ESA
Project Kuiper è uno dei progetti più ambiziosi su cui è al lavoro Amazon. Si tratta di un’infrastruttura per la creazione di una rete per Internet satellitare in grado di offrire servizi di connettività ad alta velocità per i clienti finali, che, una volta completata la rete, saranno in grado di accedere a Internet via satellite con una velocità fino a 400 Megabit in download.
Il lancio dei primi satelliti di Project Kuiper è avvenuto lo scorso mese di ottobre, con l’obiettivo di avviare i primi progetti pilota entro la fine del 2024. Nel frattempo, per la realizzazione del progetto, la sostenibilità della rete rappresenta un elemento centrale per le telecomunicazioni satellitari, per via del problema rappresentato dai detriti.
La conferma di quanto detto arriva dall’adesione alla Carta Zero Detriti, un progetto dell’Agenzia Spaziale Europea che punta a promuovere le soluzioni giuste per l’esplorazione stellare e le tecnologie satellitari con un occhio consapevole alla questione dei rifiuti spaziali.
Project Kuiper aderisce alla Carta Zero Detriti
In questi mesi, lo sviluppo di Project Kuiper si è concentrato, in particolare su aspetti legati alla sicurezza e alla sostenibilità, elementi centrali per la realizzazione di un’infrastruttura satellitare in grado di garantire l’accesso a Internet su scala globale. Sulla base di questi obiettivi, Project Kuiper ha aderito alla Carta Zero Detriti (Zero Debris Charter), promossa dall’Agenzia Spaziale Europea, che punta ad azzerare i detriti nello spazio entro il 2030, prevenendo un problema che, nel corso dei prossimi decenni, potrebbe diventare sempre più rilevante. La scelta di Amazon segue quella fatta da molte altre aziende del settore.
Un progetto condiviso
Alla Carta hanno già aderito oltre 100 organizzazioni e Project Kuiper, come evidenziato da Amazon, già dalla sua nascita ha scelto di seguire i principi evidenziati dall’iniziativa, per affrontare nel miglior modo possibile la questione legata ai detriti spaziali. Il progetto prevede l’utilizzo di satelliti operanti a bassa quota, tra i 590 e i 630 chilometri, in modo da poter gestire con semplicità la procedura di deorbit dei satelliti a termine della loro missione.
Sul finire del mese di maggio, Amazon ha confermato la deorbita di KuiperSat-1 e KuiperSat-2, i due prototipi lanciati lo scorso mese di ottobre e protagonisti di una serie di test conclusi in modo positivo. Il prossimo passo di Project Kuiper è il dispiegamento su vasta scala del sistema satellitare che darà il via al lancio del servizio di connettività nel corso dei prossimi mesi. Si tratta di una decisa accelerazione da parte dell’azienda che arriva a meno di un anno dall’annuncio del programma.