Libero
SCIENZA

Una sonda spaziale sovietica potrebbe precipitare sulla Terra: cosa sappiamo di Kosmos 482

Kosmos 482 era stata lanciata in orbita durante la Guerra Fredda, costruita per esplorare Venere, con il suo clima "infernale". Oggi è diretta verso di noi: cosa rischiamo?

Pubblicato:

Sonda Kosmos 482 Fonte foto: 123RF

Una misteriosa reliquia dell’era spaziale sovietica sta facendo ritorno verso il nostro pianeta dopo oltre mezzo secolo trascorso nello Spazio. Si tratta della sonda spaziale Kosmos 482, un oggetto che, pur dimenticato per decenni, oggi è di nuovo al centro dell’attenzione degli astronomi, e non solo. La sua discesa potrebbe trasformarsi in uno spettacolo celeste… o in una curiosità ingegneristica da manuale.

Le origini di Kosmos 482: un viaggio mancato verso Venere

Nel cuore della Guerra Fredda, il programma spaziale sovietico era in pieno fermento. Tra i progetti più ambiziosi figurava la missione Venera, volta a esplorare Venere. La Kosmos 482 era una sonda gemella della celebre Venera 8, lanciata nel 1972 per atterrare sul pianeta dal clima infernale. Ma qualcosa andò storto. A causa di un malfunzionamento del razzo vettore, la sonda non riuscì a liberarsi completamente dall’orbita terrestre. Mentre parte della navicella precipitò sulla Terra nel 1981, il modulo destinato all’atterraggio rimase bloccato nello Spazio, divenendo un satellite sovietico fuori controllo.

Un paracadute nello Spazio? Le immagini che fanno discutere

Di recente, la storia di Kosmos 482 è tornata sotto i riflettori grazie alle immagini catturate dall’astro-fotografo olandese Ralf Vandebergh. Le fotografie, realizzate tra il 2014 e il 2024, mostrano un oggetto compatto accompagnato da una struttura allungata e poco definita. Secondo l’interpretazione più accreditata, potrebbe trattarsi del paracadute della sonda, un elemento tecnico che doveva entrare in funzione nell’atmosfera venusiana, ma che oggi si trova potenzialmente dispiegato nello Spazio. La domanda che ora si pongono in molti è: il paracadute potrà influenzare in qualche modo il rientro di Kosmos 482 nell’atmosfera terrestre?

Un rientro imminente: cosa potrebbe accadere

Secondo le previsioni, il rientro sulla Terra avverrà attorno al 10 maggio 2025. Essendo stata costruita per resistere alle condizioni estreme di Venere, la sonda sovietica in caduta è molto più robusta di un satellite comune. Con un peso di circa 495 kg e una forma sferica di un metro di diametro, si ipotizza che possa sopravvivere quasi interamente all’impatto con l’atmosfera.

Tuttavia, anche se la struttura non dovesse disintegrarsi, è improbabile che il paracadute – se davvero ancora collegato – possa avere un ruolo utile: secondo gli esperti, si sarebbe aperto troppo tempo fa e con ogni probabilità brucerà al contatto con l’aria ad alta velocità, senza contribuire a rallentare il veicolo.

Dove potrebbe cadere Kosmos 482? Cosa rischiamo?

Al momento non esistono proiezioni certe su dove cadrà Kosmos 482. Il suo movimento viene attentamente monitorato da diversi centri di osservazione, ma la previsione esatta del punto d’impatto è estremamente complessa. La maggior parte dei detriti spaziali finisce negli oceani o in aree disabitate, ma finché non ci saranno dati più precisi, l’interesse rimane alto.

La questione dei rientri di oggetti spaziali è ormai un tema discusso, poiché i satelliti e altre navette continuano a tornare sulla Terra. In futuro, però, potrebbe essere necessario migliorare le tecnologie di gestione del rientro per garantire maggiore sicurezza.

Tra storia e attualità: perché ci interessa ancora

L’interesse verso Kosmos 482 non è solo tecnico, ma anche simbolico. È una testimonianza tangibile dell’epoca delle grandi esplorazioni spaziali, dei successi e degli errori che hanno segnato la corsa verso i pianeti del Sistema Solare. La possibilità che un oggetto lanciato più di 50 anni fa possa ancora raggiungere la Terra intatto è affascinante e ci ricorda quanto duraturi possano essere gli artefatti umani nello Spazio.