L’antica Abbazia di Westminster nascondeva un segreto: ora è stato rivelato
Qualcosa si nascondeva nell'abbazia di Westminster: a rivelarlo sono degli studi che dimostrano l'antica presenza di una cappella dedicata a Sant'Erasmo, che si trovava sul lato sud della Cappella della Madonna. E che è stata distrutta
Chi ha visto, almeno una volta nella vita, l’Abbazia di Westminster, non può che ricordarla con stupore: non è un caso che faccia parte del patrimonio dell’umanità UNESCO, né che sia sede sia delle incoronazioni dei sovrani d’Inghilterra sia delle sepolture dei più importanti esponenti della storia inglese. Come tutti i monumenti più antichi del mondo, però, l’Abbazia nasconde dei segreti che solo con il tempo stanno venendo alla luce.
D’altronde, il più importante luogo di culto londinese ha una storia lunghissima e sarebbe davvero strano se non celasse qualcosa anche a chi si occupa di studiarla attivamente. La buona notizia è che ogni mistero nasce per essere risolto e che, proprio negli ultimi giorni, alcuni studiosi hanno ricostruito una parte molto enigmatica della storia dell’Abbazia.
La storia dell’Abbazia di Westminster e i suoi misteri
Prima di svelare nel dettaglio di cosa si tratta, facciamo un piccolo ripasso per capire quanto è lunga la storia dell’Abbazia. Partiamo da lontano: fu costruita tra il 1045 e il 1050, dapprima in stile romanico, per essere consacrata il 28 dicembre 1065. Fu poi modificata e ricostruita in stile gotico nel 1245 e poi nel 1376 la sua navata venne completamente rifatta. Ancora, fra il 1503 e il 1519, venne costruita la Lady Chapel.
Proprio attorno alla Lady Chapel ruota il mistero su cui stavano lavorando alcuni studiosi: la cappella, (nota oggi come cappella Enrico VII), fu influenzata nella sua costruzione da diversi artisti italiani e prese in realtà il posto di una cappella che esisteva già prima, posta all’estremità orientale dell’Abbazia di Westminster. In base a quanto si poteva comprendere dai vari studi e dai vari documenti in possesso degli scienziati, la cappella in questione era piccola ma importante, eppure non ci si pensò due volte prima di abbatterla. Come mai?
La cappella misteriosa nell’Abbazia di Westminster
Per venire a capo del mistero sono stati chiamati diversi archeologi, che hanno cercato di ricostruire passo per passo ciò che era accaduto. Il lavoro però è stato davvero difficile: nella costruzione della nuova Lady Chapel, come abbiamo già detto, sono stati coinvolti diversi artisti e architetti italiani, noti al tempo per essere straordinariamente precisi. È stato necessario analizzare ogni anfratto e raccogliere tutte le prove documentali per arrivare a svelare l’enigma e, in verità, un documento fra tutti ha fatto luce sulla cappella misteriosa.
Si trattava di una serie di appunti che documenta come Elizabeth Woodville, nota come Regina Bianca d’Inghilterra, moglie di Edoardo IV, abbia fortemente voluto un luogo dedicato al culto di Sant’Erasmo, patrono dei marinai, intercessore e, soprattutto, responsabile del benessere di tutti i bambini, cosa che toccava fortemente la Regina. Questo documento è stato poi comparato con una serie di antiche lettere e annotazioni ed effettivamente, gli studiosi hanno notato che la Regina Bianca faceva spesso riferimento a una cappella dove pregava il Santo, con fervore.
La cornice in pietra e la cappella misteriosa
Una volta ottenute queste informazioni, sono state effettuate delle analisi su quelli che si pensava già fossero dei resti di una vecchia costruzione, poiché non proprio compatibili con l’aspetto della nuova Lady Chapel. In particolare, è stata presa in analisi un’intricata cornice in pietra che rivelerebbe una sorta di apertura verso l’esterno. Si può dunque dedurre che la la cappella di Sant’Erasmo si aprisse su un giardino per poi portare a uno spazio chiuso e raccolto, dove la Regina poteva pregare in tutta tranquillità.
Sempre in base agli studi, che sono ancora in corso, e alle analisi delle varie testimonianze scritte, la misteriosa cappella di Sant’Erasmo era decorata, probabilmente, con le immagini (raccapriccianti) del suo martirio e conteneva anche delle reliquie. Ciò si desume da alcune annotazioni degli addetti ai lavori, che cercavano un modo per occultare gli ornamenti.
Matthew Payne e John Goodall, che si sono occupati delle ricerche e sono ufficialmente gli autori della scoperta, hanno precisato che nonostante il mistero della cappella misteriosa sia stato svelato, c’è ancora tanto lavoro da fare: occorre ora scoprire dove sono le reliquie e cosa ne è stato di parte dei dipinti che, sempre in base ai documenti, erano contenuti nella cappella. Non resta, dunque, che attendere nuovi risvolti.