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Apple chiede a Disney di produrre contenuti per il suo visore

Apple avrebbe contattato diverse aziende che realizzano contenuti multimediali, tra cui Disney, per produrre contenuti per i suoi futuri visori

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Fonte: Shutterstock

Secondo quando riferisce Reuters, Apple si è messa a scandagliare il terreno alla ricerca di un partner che sia in grado di offrire contenuti in realtà virtuale di alto livello per i suoi prossimi visori VR. Tra questa “mezza dozzina di media partner” ci sarebbe anche la Disney, anche se chiaramente ancora nulla è ufficiale. Insieme alla fantomatica Apple Car, infatti, il visore VR (che forse sarà AR, o forse ancora MR) è uno dei progetti più segreti di Apple negli ultimi dieci anni.

Il visore Apple si chiamerà Reality Pro

Nel frattempo, il solito ben informato Mark Gurman di Bloomberg ha svelato altre novità che riguardano il visore VR di Apple. Innanzitutto il dispositivo dovrebbe chiamarsi “Reality Pro” e nel suo sviluppo pare sia coinvolta anche Sony che è l’azienda a cu sono stati commissionati i due display in altissima risoluzione.

Saranno presenti anche una serie di videocamere esterne che consentiranno di visualizzare in tempo reale sui display del visore quello che c’è all’esterno come se si stesse guardando con i propri occhi.

Secondo Gurman il visore di Apple sarà totalmente diverso e ancora più completo di quello attualmente offerto da Meta. Questo visore, ad esempio, consentirà riunioni virtuali basate su FaceTime e video immersivi.

Dovrebbe anche avere la capacità di diventare un vero e proprio display esterno per un Mac connesso e, allo stesso tempo essere in grado di replicare molte funzioni che sono disponibili su iPhone e iPad.

Il visore Apple traccerà occhi e mani

Ma la carta vincente che Apple metterà sul piatto saranno le tecnologie di tracciamento degli occhi e delle mani che il dispositivo sarà in grado di offrire.

Ad esempio, chi indosserà i Realty Pro, solo guardando un pulsante, un’icona di un app o altri elementi, potrà selezionarlo. Per attivare il pulsante o l’app scelta con lo sguardo, basterà unire pollice e indice, quindi senza tenere nessun altro controller tra le mani. Cosa che invece hanno tutti gli altri visori attualmente sul mercato.

Come già evidenziato in altre indiscrezioni il visore Apple sarà un modello a realtà mista (MR), ovvero offrirà sia la realtà virtuale sia quella aumentata. E il passaggio da una all’altra avverrà tramite un corona digitale come quella che attualmente è disponibile sull’Apple Watch. Il passaggio dalla realtà virtuale a quella aumentata sarà, secondo Apple da “effetto wow“.

E per venire incontro a tutti gli utenti, Apple, agli utenti che indossano occhiali da vista correttivi offrirà dei modelli specifici con lenti personalizzate direttamente installate nel visore.

Con FaceTime ogni chiamata diventerà come una conversazione dal vivo come se ci si trovasse al tavolino di un bar. I due utenti che indosseranno il visore vedranno il loro interlocutore nella sua interezza, con viso e corpo reali. Questo è un enorme passo avanti rispetto ai visori di Meta che nelle videochiamate replicano le persone con degli avatar simili a un cartone animato.

Questa funzione di visualizzazione reale della persona sarà disponibile solo nelle chiamate one-to-one, mentre in quelle di gruppo, a causa della potenza di calcolo necessaria per riprodurre una persona virtuale come se fosse reale, verranno visualizzati i partecipanti sotto forma di Memoji.

Reality Pro, quando arriva?

Secondo Gurman il visore di Apple potrebbe debuttare questa primavera, ma solo negli Stati Uniti. Apple infatti potrebbe valutarne l’impatto nel suo mercato interno prima di esportarlo. Il suo costo dovrebbe essere, come già detto in altre circostanze, intorno ai 3.000 dollari.

Apple è però consapevole che con un prezzo del genere non potrà diventare un prodotto per le masse, e pare stia lavorando a un visore più economico da 1.500 dollari, che poi è quasi lo stesso prezzo del visore migliore di Meta, cioè il Meta Quest Pro (in Italia costa 1.799 euro) che dovrebbe essere aggiornato con un nuovo modello a fine 2024 o al più tardi a inizio 2025.

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