Avvistato asteroide dalla forma unica: "Donaldjohanson ha una geologia sorprendentemente complessa"
L'asteroide 52246 Donaldjohanson ha sorpreso i ricercatori della NASA: cosa hanno scoperto grazie alle prime immagini della missione Lucy.
Ha un nome particolare, ma la forma non è da meno. Gli astronomi avevano già individuato l’asteroide Donaldjohanson, ma con le immagini della sonda Lucy è tutta un’altra storia. La missione della NASA si è avvicinata come mai prima d’ora all’oggetto celeste proprio nel giorno di Pasqua, lo scorso 20 aprile, consentendo ai suoi ricercatori di scavare più a fondo nelle sue caratteristiche. E qualcosa di interessante è, in effetti, emerso.
L’asteroide Donaldjohanson nelle prime immagini di Lucy
Dicevamo del suo nome particolare, perciò non possiamo che iniziare da questo. L’asteroide 52246 Donaldjohanson prende il nome dal paleoantropologo statunitense Donald Johanson, che nel 1974 ha scoperto in Etiopia il fossile di una Australopithecus afarensis di sesso femminile conosciuto come Lucy. Vien da dire, guarda un po’ che coincidenza!
La missione Lucy della NASA lo ha avvicinato per la prima volta, tanto da inviare sulla terra le prime immagini dettagliate di questo corpo celeste dal diametro di circa 4 chilometri. Secondo gli astronomi, 52246 Donaldjohanson avrebbe avuto origine dalla violentissima collisione tra l’asteroide “genitore” 163 Erigone e un altro corpo celeste, circa 150 milioni di anni fa.
I ricercatori avevano già dedotto dalle variazioni di luminosità osservate in precedenza che 52246 Donaldjohanson avesse una forma particolare, cosa che è stata confermata proprio grazie alle immagini di Lucy. La NASA stessa parla di un “binario di contatto allungato (un oggetto che si forma dalla collisione di due corpi più piccoli)”, ma anche della “strana forma dello stretto collo che collega i due lobi, che ricorda due coni gelato annidati”.
“L’asteroide Donaldjohanson ha una geologia sorprendentemente complessa – ha affermato Hal Levison, ricercatore principale di Lucy presso il Southwest Research Institute di Boulder, nel Colorado -. Studiando in dettaglio le sue complesse strutture, scopriremo informazioni importanti sui mattoni fondamentali e sui processi collisionali che hanno formato i pianeti del nostro Sistema Solare”.
Le analisi preliminari delle immagini ad alta risoluzione raccolte dal sensore L’LORRI della sonda, l’asteroide sembra essere più grande di quanto inizialmente stimato, circa 8 km di lunghezza e 3,5 km di larghezza nel punto più ampio. Attualmente non è visibile per intero e ci vorrà fino a una settimana prima che il team scarichi e analizzi tutti i dati disponibili, così da avere un quadro completo della forma complessiva dell’asteroide.
La missione Lucy della NASA
L’asteroide 52246 Donaldjohanson non è l’obiettivo primario della missione Lucy, ma si può dire sia stata come una “prova generale” per i futuri viaggi della sonda. Il primo era avvenuto tra il 2022 e il 2023, quando Lucy aveva incontrato per la prima volta l’asteroide Dinkinesh con la sua piccola luna, Selam. Poi nel 2024 il secondo obiettivo, raggiunto ad aprile 2024. L’asteroide 52246 Donaldjohanson, appunto.
La sonda Lucy trascorrerà la maggior parte del resto dell’anno viaggiando attraverso la fascia principale degli asteroidi e si prevede che incontrerà il primo obiettivo principale della missione, l‘asteroide troiano di Giove Eurybates, nell’agosto del 2027.
“Queste prime immagini di Donaldjohanson dimostrano ancora una volta le straordinarie capacità della sonda Lucy come motore di scoperta. Il potenziale di aprire una nuova finestra sulla storia del nostro Sistema Solare quando Lucy raggiungerà gli asteroidi troiani è immenso”, ha affermato Tom Statler, scienziato del programma Lucy presso la sede centrale della NASA a Washington.
“Ogni asteroide ha una storia diversa da raccontare. Queste storie si intrecciano, delineando il racconto dell’origine del Sistema solare. Il fatto che ogni nuovo asteroide che visitiamo riesca a sorprenderci dimostra che stiamo solo agli inizi della comprensione di questa storia. Le osservazioni con i telescopi lasciano intendere che l’asteroide Donaldjohanson abbia molto da raccontare. Per questo, mi aspetto di restare ancora una volta sorpreso”, aveva detto in precedenza. E le aspettative non sono state deluse.