TECH NEWS

Blue Origin: missione compiuta e Musk si complimenta con Bezos

Il primo lancio di test del razzo New Glenn è riuscito, anche se il rientro del primo stadio sulla piattaforma Jacklyn non è andato a buon fine

Pubblicato:

Il razzo New Glenn di Blue Origin ha compiuto il suo primo volo orbitale, segnando un traguardo significativo per l’azienda spaziale fondata da Jeff Bezos, il fondatore di Amazon. Dopo diversi rinvii, il lancio è avvenuto oggi 16 gennaio da Cape Canaveral, in Florida.

L’obiettivo principale della missione era testare il vettore New Glenn, i sistemi di terra e le capacità operative del Blue Ring, un trasportatore di satelliti progettato per la futura costellazione Kuiper, la rete internet satellitare con cui Bezos vuole fare concorrenza a Starlink di Elon Musk.

La prima fase del lancio ha seguito i piani, con il razzo che ha raggiunto l’orbita terrestre per la prima volta. Nonostante il primo stadio (quello riutilizzabile) non sia atterrato come previsto sulla piattaforma Jacklyn, l’azienda prevede di recuperarlo per futuri utilizzi. Il vicepresidente Jarrett Jones ha sottolineato l’importanza del volo reale, affermando che nessun test o simulazione può sostituirlo. Elon Musk si è congratulato con Jeff Bezos per il successo del lancio.

Come è fatto il razzo New Glenn

Il New Glenn è un razzo riutilizzabile, con il primo stadio recuperabile per almeno 25 missioni. Questo approccio mira a ridurre i costi dei lanci spaziali.

Il razzo è alto 98 metri, ha un diametro di sette metri ed è composto da tre stadi. I propulsori del primo stadio utilizzano metano e ossigeno liquidi, il secondo stadio utilizza idrogeno e ossigeno liquidi, il terzo stadio contiene il "payload", cioè il carico da inviare in orbita.

Il primo stadio si separa dagli altri due dopo 3 minuti e 12 secondi dal lancio, iniziando la sua discesa verso il mare. Dopo 8 minuti e 52 secondi dal lancio, i motori del primo stadio si riaccendono per frenare la caduta e indirizzare il modulo verso una chiatta galleggiante nell’oceano.

Come anticipato, nella missione di oggi questa manovra non è riuscita e ora il primo stadio di New Glenn andrà recuperato in mare.

All’interno del terzo stadio di New Glenn si trova il "Blue Ring", un trasportatore spaziale multi-missione e multi-orbita, progettato per trasportare fino a 3 tonnellate di carico, principalmente satelliti per le comunicazioni e Internet, inclusi quelli del Project Kuiper di Amazon.

Il Blue Ring può essere lanciato non solo con New Glenn, ma anche con i razzi Falcon 9 di SpaceX e Atlas V di ULA, proprio perché il corretto funzionamento di New Glenn non poteva essere dato per scontato.

Missione NG-1: la nascita di Project Kuiper

La missione di test, denominata NG-1, è stata lanciata dal Launch Complex 36 di Cape Canaveral. L’obiettivo principale è portare New Glenn in orbita e farlo rientrare in modo controllato sulla chiatta "Jacklyn".

New Glenn, nelle intenzioni di Blue Origin, sarà il vettore che porterà in orbita la maggior parte dei satelliti della costellazione del Project Kuiper, un sistema di comunicazione satellitare che in molti hanno definito un "copia e incolla" del progetto Starlink.

Elon Musk, però, è molto più avanti con il cronoprogramma e ha già inviato in orbita quasi 7.000 satelliti, mentre quelli della prima fase di Kuiper saranno circa 3.200.

Bezos lo sa e, per questo, ha già "prenotato" alcuni lanci nel 2025 con i razzi di Starlink. Bezos, quindi, prima ancora di diventare un concorrente di Musk sarà suo cliente, motivo per cui lo stesso Musk si è complimentato per il successo, seppur parziale, della missione NG-1.

↓ Espandi ↓
TAG:

© Italiaonline S.p.A. 2025Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963