Blue Origin New Glenn NG-1: rinviato il lancio del razzo di Amazon
Fumata nera per il razzo New Glenn di Blue Origin, compagnia spaziale del fondatore di Amazon Jeff Bezos: il lancio è stato rinviato per problemi tecnici
La missione NG-1 è stata rinviata per problemi tecnici, il lancio del razzo New Glenn sarà effettuato nella prossima finestra disponibile, ma Blue Origin non sa ancora quando ciò avverrà.
Non è stato dunque il meteo, questa volta, a causare il rinvio di quello che secondo molti osservatori sarà un evento storico per l’industria aerospaziale, il primo test sul campo delle capacità reali di Blue Origin, la società fondata dal capo di Amazon Jeff Bezos, di fare reale concorrenza a Elon Musk e alla sua SpaceX.
Razzo New Glenn: come è fatto e cosa può fare
New Glenn è un enorme vettore per portare i satelliti o altri "payload" nello spazio. Si tratta di una gigantesca struttura da 98 metri di altezza e 7 di diametro, formato da tre stadi: un primo motore, un secondo motore e la parte con il carico vero e proprio.
Il primo stadio ha 7 motori a alimentati ad ossigeno liquido e gas naturale liquefatto ed è il primo a staccarsi, a 3 minuti e 12 secondi dal lancio. Il secondo stadio ha 2 motori a ossigeno liquido e idrogeno liquido, che si accendono a 3 minuti e 23 secondi dal lancio.
Il primo stadio di New Glenn è riutilizzabile ed è destinato a ritornare quasi subito sulla terra: dopo 8 minuti e 52 secondi dal lancio, infatti, i motori si riaccendono per frenare la caduta e indirizzare il modulo verso l’aera di atterraggio, che altro non è se non una chiatta galleggiante posizionata nell’oceano.
La missione NG-1
La missione NG-1, al momento rinviata a data da destinarsi, prevede il lancio del razzo New Glenn dal Launch Complex 36 di Cape Canaveral, in florida. All’interno del terzo stadio di New Glenn c’è "Blue Ring", un "trasportatore spaziale" (space tug, in inglese) definito da Blue Origin "multi-missione" e "multi-orbita".
Blue Ring, una volta a regime, avrà il compito di trasportare nello spazio altri oggetti, per un carico totale massimo di 3 tonnellate. Principalmente si tratta di satelliti per le comunicazioni, Internet incluso, facenti parte del Project Kuiper di Amazon.
Questo space tug è stato ingegnerizzato per massimizzare la flessibilità: può infatti essere portato in orbita non solo tramite il razzo New Glenn di Blue Origin, ma anche tramite i razzi Falcon 9 di SpaceX e gli Atlas V di ULA, la United Launch Alliance, una joint venture tra Lockheed Martin e Boeing.
Bezos sfida Musk
Al momento Elon Musk, con la sua SpaceX che si occupa di lanci spaziali e costruzioni di satelliti e veicoli, con il servizio commerciale di internet satellitare Starlink e con il corrispettivo militare Starshield, è di fatto un monopolista privato dell’industria aerospaziale delle telecomunicazioni.
La svolta di Musk è stata quella di riuscire a costruire e ad usare razzi riutilizzabili: quelli della serie Falcon, attualmente in esercizio, e il nuovo Starship, un vettore ancora più grande e capace di New Glenn che probabilmente verrà lanciato entro la metà di gennaio.
Bezos, con Blue Origin, è nettamente in ritardo e deve ancora riuscire a mandare in orbita il primo Blue Ring. Non è nemmeno sicuro di riuscire a farlo tramite il proprio razzo New Glenn, motivo per cui il Blue Ring è compatibile anche con altri razzi vettori.
L’obiettivo di Bezos è il Project Kuiper, un sistema di telecomunicazioni satellitari simile e alternativo a Starlink che trasformerebbe il monopolio di Musk in un duopolio Musk-Bezos.