Libero
TECH NEWS

New Glenn, cosa sappiamo del nuovo razzo di Blue Origin

Blue Origin ha concluso con successo un test statico per il suo nuovo razzo New Glenn, sempre più vicino al suo primo lancio

Pubblicato:

new-glenn Fonte foto: Blue Origin

Blue Origin si prepara a lanciare la sfida a SpaceX, rinnovando l’eterna sfida tra Jeff Bezos e Elon Musk, imprenditori che, oramai da diversi anni, hanno dato una forte spinta al settore, anche dal punto di vista commerciale e del turismo spaziale. Nelle prossime settimane, Blue Origin ha in programma il lancio inaugurale (dopo una lunga attesa e uno sviluppo complicato) del suo nuovo razzo, chiamato New Glenn. Si tratta di un progetto chiave per il futuro dell’azienda di Bezos.

Cosa sappiamo su New Glenn

New Glenn è un razzo di classe heavy-lift. Il progetto ha l’obiettivo di trasportare carichi molto pesanti fino all’orbita terrestre bassa e anche oltre, semplificando i voli spaziali. Il razzo è in grado di portare fino all’orbita terrestre bassa un carico di circa 45.000 chilogrammi, superando, di quasi tre volte, la capacità di Falcon 9, realizzato da SpaceX.

Il progetto di Blue Origin è dotato di un sistema di sette motori BE-4 (che funzionano con ossigeno liquido e GNL) ed ha un’altezza di circa 98 metri, a fronte di un diametro di ben 7 metri. New Glenn potrà essere utilizzato per il trasporto in orbita di satelliti ma anche di astronauti.

In caso di successo del lancio inaugurale, quindi, Blue Origin potrà contare su un’arma in più, diventando sempre più un punto di riferimento per i voli spaziali. Il primo volo di New Glenn era, inizialmente, previsto per il 2020. Lo sviluppo, però, è stato molto più complicato del previsto e i tempi per completare il progetto si sono allungati in modo significativo.

Test statico superato

In attesa del primo lancio, che potrebbe avvenire già nel corso della prima metà di gennaio, Blue Origin ha completato con successo un test statico per New Glenn. Il test in questione si è svolto a Cape Canaveral, in Florida. Si è trattato di una vera e propria prova generale.

Il razzo ha accesso i sette motori del primo stadio per un totale di 24 secondi ed è riuscito a mantenere la piena potenza per circa 13 secondi, senza alcun problema. Nel comunicato ufficiale, pubblicato sul sito di Blue Origin, si legge che la campagna di test “ha raggiunto tutti gli obiettivi e rappresenta l’ultimo importante test prima del lancio“.

L’azienda ha già confermato di avere “diversi New Glenn in produzione” e che ci sono già molti clienti pronti a utilizzare il razzo come la Nasa, il Progetto Kupier di Amazon, AST Space Mobile e vari enti del Governo americano.

Blue Origin, inoltre, sta anche certificando New Glenn con la US Space Force per la partecipazione al programma National Security Space Launch (NSSL).

Libero Shopping