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Cos’è e come funziona Bluesky, caratteristiche e funzionalità

Bluesky è il nuovo social decentralizzato nato da Twitter: più controllo, privacy e libertà per utenti e creators in un ambiente aperto e innovativo

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Fonte: Bangla press / Shutterstock.com

Bluesky è un social network innovativo lanciato ufficialmente nel 2023, che sta attirando sempre più attenzione tra chi cerca un’alternativa alle piattaforme tradizionali come Twitter e Facebook. Nato da un’idea incubata all’interno di Twitter stesso, il progetto ha preso vita nel 2019 su iniziativa di Jack Dorsey, co-fondatore ed ex CEO di Twitter. L’obiettivo era quello di esplorare un nuovo paradigma per i social media: più aperto, decentralizzato e controllato dagli utenti. Come funziona questo social network, come ci si iscrive e quali sono le funzionalità da conoscere? Ecco la guida completa.

Cos’è e come funziona Bluesky

Bluesky è una piattaforma di microblogging che, a prima vista, può ricordare Twitter (ora X) o Threads: gli utenti possono infatti pubblicare brevi messaggi testuali, immagini, link e interagire tra loro attraverso risposte, menzioni e repost. Ma dietro l’apparenza familiare si nasconde una struttura completamente diversa.

Ideato originariamente nel 2019, negli anni successivi Bluesky si è evoluto in un progetto indipendente, con una propria identità e una visione chiara. Dopo una fase iniziale di sviluppo e test, l’app è stata resa disponibile al pubblico nel 2023 suscitando curiosità soprattutto tra chi è deluso dalle dinamiche dei social network più consolidati.

Bluesky si basa su un protocollo decentralizzato chiamato AT Protocol (Authenticated Transfer Protocol), che consente a chiunque di creare un proprio server e partecipare all’ecosistema, mantenendo la piena proprietà dei propri dati e del proprio profilo. Questo significa che l’identità dell’utente non è legata a una singola piattaforma, ma può essere portata da un servizio all’altro compatibile con il protocollo.

L’approccio decentralizzato punta a restituire agli utenti un maggiore controllo sui contenuti che vedono e sulle regole della community, aprendo la strada a una nuova generazione di social media più trasparenti e modulabili.

Che vuol dire “piattaforma decentralizzata”

Quando si parla di piattaforma decentralizzata, si intende un sistema che non è controllato da una singola azienda o autorità centrale. Al contrario, è distribuito tra più soggetti indipendenti che collaborano attraverso regole comuni.

Nel caso di Bluesky, come accennato, la decentralizzazione è resa possibile dall’AT Protocol, che permette di separare l’infrastruttura tecnica dal singolo servizio. In pratica, ogni utente può scegliere il proprio “provider”, ovvero il server a cui affidarsi, oppure persino crearne uno personale, mantenendo comunque la possibilità di interagire con altri utenti su server diversi.

Questo approccio rappresenta un cambiamento significativo rispetto ai social tradizionali, dove tipicamente l’azienda che gestisce la piattaforma ha il pieno controllo sui contenuti, sui dati degli utenti e sulle regole del gioco. Su Bluesky, invece, è l’utente a decidere da chi farsi ospitare, quali algoritmi di moderazione adottare e che tipo di esperienza vivere.

La decentralizzazione consente anche una maggiore portabilità dell’identità digitale: se un giorno si decidesse di cambiare server, come detto, si potrebbe farlo senza perdere il proprio profilo, i follower o i post.

Come creare un account su Bluesky

Come iscriversi a Bluesky? Creare un account sul social network è diventato un processo semplice e alla portata di tutti da quando l’accesso non è più limitato. Inizialmente, infatti, la piattaforma era accessibile solo tramite invito, ma questo sistema è stato abbandonato a febbraio 2024.

Per iniziare, basta scaricare l’app di Bluesky dal proprio store (è disponibile per iOS e Android) oppure collegarsi al sito web di Bluesky e cliccare su “Sign up”, che vuol dire “Iscriviti”. Durante la registrazione, l’utente può scegliere se affidarsi al provider predefinito di Bluesky o indicarne uno alternativo, nel caso voglia appoggiarsi a un server diverso.

Una volta scelto il provider, il passaggio successivo è la creazione dell’identità digitale: si seleziona un nome utente, si imposta una password e si inserisce un indirizzo e-mail per la verifica. In questa fase si può anche personalizzare il profilo con un’immagine e una breve biografia. Da lì, si è subito pronti per iniziare a usare le principali funzionalità del social.

Le principali funzioni di questo social

Bluesky offre una serie di funzionalità che ricorda da vicino quello dei social network più conosciuti, rendendo familiare l’esperienza d’uso anche a chi si avvicina per la prima volta alla piattaforma.

Gli utenti possono pubblicare post, ovvero brevi messaggi testuali, che possono contenere anche immagini o link. Ogni post può riceve risposte, essere condiviso (attraverso la funzione di repost) o essere messo tra i preferiti, creando così dinamiche di conversazione molto simili a quelle di X (ex Twitter) o Threads.

È possibile seguire altri profili per vedere i loro contenuti nel proprio feed, che può essere ulteriormente personalizzato scegliendo tra diversi algoritmi o addirittura utilizzando filtri creati dalla community. Questo significa che l’utente ha un maggiore controllo su cosa vede, con la libertà di selezionare flussi di contenuti più pertinenti ai propri interessi.

Bluesky permette anche di gestire più identità in modo flessibile e offre strumenti avanzati per la moderazione, sia a livello individuale che collettivo.

Come funziona la moderazione dei contenuti

Su Bluesky la moderazione viene gestita in modo innovativo e multilivello. Esiste innanzitutto una moderazione automatizzata di base gestita dall’app ufficiale, che applica etichette (o “label”) per identificare contenuti illegali o problematici, ad esempio spam, nudità o incitamento all’odio.

Poi intervengono i server (o PDS) che, in qualità di amministratori, possono rimuovere contenuti o account che violano le linee guida standard di Bluesky. Ci sono poi i servizi di labeling modulari: chiunque – sviluppatori, organizzazioni o singoli utenti – può creare un proprio sistema di etichettatura, che può essere automatico o manuale. Questi servizi assegnano label definite dagli utenti e permettono a chi li utilizza di decidere se visualizzare, oscurare o semplicemente filtrare specifici contenuti. Gli utenti possono quindi iscriversi a più servizi di labeling, oltre a quello di default, creando una moderazione personalizzata in base alle proprie preferenze.

Oltre a questo, ogni utente – come accade anche su altri social più noti – può silenziare o bloccare singoli account o thread, e scegliere a chi permettere di rispondere ai propri post. In caso di violazioni gravi, è possibile segnalare contenuti agli operatori del server, i quali possono rimuoverli completamente dalla piattaforma.

Le principali differenze tra Bluesky e gli altri social

Ricapitolando, Bluesky si distingue dai social network tradizionali sotto diversi aspetti fondamentali, sia tecnici che riguardanti la “filosofia” dietro la piattaforma.

La differenza più evidente è la sua struttura decentralizzata: mentre piattaforme come Twitter (ora X), Facebook o Instagram sono centralizzate e controllate da un’unica azienda, Bluesky si basa su un protocollo aperto che consente la coesistenza di più server indipendenti, tutti interconnessi.

Un altro elemento distintivo chiave, come già detto, è la portabilità dell’identità. Su Bluesky, il profilo di un utente non è legato indissolubilmente a un’app o a un’azienda: si può spostare da un server all’altro mantenendo username, contatti e contenuti. Nei social tradizionali, invece, cambiare piattaforma significa quasi sempre ricominciare da zero.

Infine, c’è una differenza significativa nel modo in cui viene gestita la moderazione e il feed dei contenuti. Invece di affidarsi a un algoritmo opaco che decide automaticamente cosa mostrare, Bluesky consente agli utenti di scegliere tra diversi filtri e algoritmi, anche creati dalla community.

Come funziona Bluesky per i creators

Bluesky offre potenzialmente un ambiente interessante per i creators, con un’impostazione che punta a restituire maggiore autonomia e controllo su contenuti, pubblico e visibilità.

A differenza delle piattaforme centralizzate, dove l’algoritmo decide chi vede cosa e dove le regole cambiano spesso senza preavviso, Bluesky permette ai creators di scegliere – o addirittura creare – i propri algoritmi di distribuzione. Questo apre la strada a una relazione più diretta e trasparente con il proprio pubblico. Un altro degli aspetti più interessanti per i creators è la possibilità di mantenere la propria identità e i propri follower anche se si cambia server.

Per quanto riguarda la monetizzazione, invece: sebbene ancora non esista un sistema interno strutturato per guadagnare, la filosofia aperta del protocollo consente a sviluppatori terzi di costruire strumenti e modelli economici indipendenti. Ciò potrebbe tradursi, nel tempo, in soluzioni personalizzate per abbonamenti, donazioni o contenuti premium, con una maggiore libertà rispetto agli schemi rigidi imposti dalle piattaforme più grandi.

Come sta cambiando questa piattaforma

Bluesky è in continua evoluzione, e il cambiamento è parte integrante della sua identità. Fin dal suo lancio pubblico, infatti, la piattaforma ha mostrato un approccio dinamico, ascoltando attivamente la community e introducendo novità a ritmo costante.

Inizialmente l’accesso era limitato solo tramite invito, ad esempio, ma oggi chiunque può iscriversi liberamente. Nel tempo sono stati introdotti nuovi strumenti per la personalizzazione dell’esperienza, come la possibilità di scegliere tra feed alternativi creati dagli utenti stessi o di aderire a servizi di moderazione esterni. Una novità è anche la possibilità di verificare gli account.

Un altro grande cambiamento in corso riguarda l’espansione dell’ecosistema. Bluesky non è solo un’app, ma una rete di app compatibili che condividono lo stesso protocollo. Questo significa che in futuro potremmo vedere nascere altre piattaforme, diverse per stile e funzionalità, ma tutte collegate tra loro. La direzione verso cui si sta andando è insomma quella di un social network “federato”, dove l’utente ha il potere di scegliere non solo cosa vedere, ma anche dove stare e a quali regole aderire.

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