Sarà prodotto un "burro senza burro" a partire da anidride carbonica e acqua
Gli chef assicurano che il nuovo burro sintetico e sostenibile è buonissimo, sarà utile anche contro il cambiamento climatico: cosa sappiamo del "burro senza burro"?
Sarà prodotto un “burro senza burro” a partire da anidride carbonica e acqua. No, non è fantascienza. Una startup americana ha sviluppato una tecnologia capace di trasformare aria e molecole in un ingrediente simile al burro, ma privo di qualunque derivato animale o vegetale. Il risultato? Un burro sintetico sostenibile, gustoso e a bassissimo impatto ambientale. Questo nuovo prodotto alimentare promette di rivoluzionare l’industria del cibo, in particolare nel campo della pasticceria, della panificazione e della cucina gourmet.
Un “grasso” nato dall’aria: il miracolo della scienza alimentare
Il progetto nasce in California, dove la startup Savor, fondata nel 2022, ha messo a punto una tecnologia all’avanguardia per produrre grassi sintetici sostenibili utilizzando semplicemente anidride carbonica, idrogeno e acqua. Grazie a processi biochimici simili a quelli della fotosintesi, gli scienziati riescono a ottenere catene di acidi grassi che danno vita a un vero e proprio burro prodotto in laboratorio.
Questo burro senza ingredienti animali o vegetali non contiene allergeni comuni ed è quindi adatto anche a chi soffre di intolleranze alimentari. Inoltre, viene personalizzato in laboratorio per adattarsi a diversi usi culinari, dagli impasti da forno ai prodotti di alta pasticceria.
Un’alternativa gustosa e sostenibile al burro tradizionale
Nonostante non contenga latte o panna, il nuovo burro sostenibile ha conquistato anche gli chef stellati americani. Alcuni pasticceri hanno dichiarato di non riuscire a distinguerlo dal classico burro, sia per consistenza che per sapore. E il vantaggio è enorme: per produrre un chilo di burro tradizionale servono fino a 14 kg di CO₂, mentre il burro sintetico di Savor ne emette appena 0,8 grammi. Una riduzione del 99%.
Questa innovazione s’inserisce nel movimento globale per un’alimentazione del futuro più rispettosa dell’ambiente, con particolare attenzione alla produzione alimentare a basse emissioni. In un’era in cui il settore agricolo è responsabile di gran parte delle emissioni globali, trovare nuove soluzioni diventa urgente.
Bill Gates e la scommessa sul burro sintetico
A credere nel progetto è stato anche il fondo Breakthrough Energy Ventures, sostenuto da Bill Gates, che ha investito oltre 30 milioni di dollari per finanziare il primo impianto produttivo di Savor a Batavia, in Illinois. L’obiettivo è rendere il prodotto scalabile, economico e accessibile. In un contesto globale segnato da instabilità geopolitica e aumento dei costi delle materie prime, un ingrediente stabile, sicuro e senza stagionalità, come questo, potrebbe rappresentare una svolta per la food tech.
La missione dell’azienda è chiara: ridurre la dipendenza da coltivazioni intensive e offrire un’alternativa concreta alla filiera del burro tradizionale. In questo modo si contribuisce attivamente alla lotta al cambiamento climatico, senza rinunciare al gusto.
Cosa ci aspetta: rivoluzione o moda passeggera?
Quello che fino a pochi anni fa poteva sembrare un sogno da romanzo di fantascienza sta diventando realtà. Il “burro d’aria“, come viene chiamato, rappresenta solo la punta dell’iceberg di un cambiamento epocale: dalla carne coltivata ai latticini artificiali, sempre più aziende investono in biotecnologie alimentari per creare una alimentazione più sostenibile.
Il successo di Savor dimostra che la domanda di prodotti innovativi, etici e green, è in forte crescita. Sarà questo burro vegano innovativo il primo di una lunga serie di “alimenti impossibili” destinati a diventare la nuova normalità sulle nostre tavole?