SCIENZA

Cambiamento climatico, la NASA mappa le aree urbane a rischio ustioni da calore

Attraverso lo strumento ECOSTRESS, la NASA ha monitorato le alte temperature che possono raggiungere le strade asfaltate con il cambiamento climatico

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Fonte: credit NASA’s ECOSTRESS - NASA/JPL-Caltech

Il clima, sempre più estremo, fa registrare un nuovo fenomeno preoccupante: durante l’estate, in alcune zone le strade e i marciapiedi possono diventare talmente caldi che, a contatto con la pelle, provocherebbero ustioni di secondo grado. Ciò accadrebbe, ad esempio, nel caso di una caduta accidentale mentre si cammina in città.

Ecco gli studi della NASA sull’argomento e la strumentazione impiegata per la ricerca.

Cosa ha scoperto la NASA

I ricercatori del Jet Propulsion Laboratory della NASA, situato nel sud della California, hanno mappato la pavimentazione rovente della città di Phoenix, la quinta più popolosa degli USA. L’immagine ottenuta mostra una griglia di strade e marciapiedi adiacenti, monitorati il giorno 19 giugno 2024 alle ore 13:02 (ora locale), con uno strumento chiamato ECOSTRESS (acronimo di Ecosystem Spaceborne Thermal Radiometer Experiment on Space Station). L’apparecchio si trova a bordo della Stazione Spaziale Internazionale e misura le emissioni infrarosse termiche dalla superficie terrestre.

Come si è visto dalle immagini, i numerosi chilometri di asfalto e cemento intrappolano letteralmente il calore, arrivando a registrare fino a 49 gradi Celsius. Si comprende, quindi, come semplicemente sfiorando la superficie stradale ci si possa procurare in pochi istanti un’ustione.

I grafici prodotti dalla NASA e di facile consultazione per qualsiasi utente mostrano anche gli effetti positivi di raffreddamento generati degli spazi verdi presso comunità americane quali Encanto e Camelback East, in contrasto con le temperature superficiali più infuocate osservate a Maryvale e Central City, dove ci sono meno parchi e alberi. Il ricercatore climatico del JPL Glynn Hulley ha dichiarato, in merito a questi esperimenti, che possono essere utili proprio per pianificare interventi di piantumazione in grado di abbassare il calore in corrispondenza delle strade e dei marciapiedi più roventi durante la stagione calda.

L’utilità dello strumento ECOSTRESS

La NASA specifica che la temperatura dell’aria, anche se misurata nelle ore di punta del caldo, può differire significativamente da quella della superficie terrestre e, ancor più, da quella delle strade. L’asfalto scuro, infatti, assorbe più luce solare rispetto alle superfici chiare, come possono essere i muri delle abitazioni. Si è calcolato che il bitume assimila fino al 95% delle radiazioni solari, arrivando a temperature che vanno dai 40 ai 60 gradi, come accaduto presso l’aeroporto internazionale di Sky Harbor di Phoenix.

Questi dati, ricavati soprattutto con l’impiego del dispositivo ECOSTRESS, permettono di capire come intervenire per affrontare il cambiamento climatico, ad esempio aumentando le superfici verdi e allentando lo stress idrico. Non solo: lo strumento è in grado anche di documentare i modelli di assorbimento del calore. Gli scienziati, a tale scopo, hanno messo a punto un sistema che utilizza un algoritmo di apprendimento automatico in grado d’incorporare dati captati anche da altri satelliti, come NASA/USGS Landsat e Sentinel-2. Queste misurazioni combinate, poi, sono state utilizzate per “affinare” i risultati.

La missione ECOSTRESS è realizzata e gestita da JPL per la Earth Science Division, nella Science Mission Directorate presso il quartier generale della NASA a Washington. ECOSTRESS è un mandato dell’Earth Venture Instrument e il programma è coordinato dall’Earth System Science Pathfinder della NASA, presso il Langley Research Center a Hampton, in Virginia. Per maggiori informazioni su test ECOSTRESS, vi rimandiamo alla pagina ufficiale.

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